Archivio autore: antoniochedice

Vivo a Roma. Ho fatto un figlio, piantato un albero e non mi decido a scrivere un libro.
Detesto matrimonio e democrazia, ma non trovo di meglio.

ECCO PERCHÉ IN ITALIA CI SONO I BAMBOCCIONI E IN AMERICA NO. di Antonio de Martini

I bamboccioni e i bischeri

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Ricordiamo tutti un defunto ministro dell’economia – Tommaso Padoa Schioppa – che definì bamboccioni i giovani italiani che restavano a casa in famiglia, mentre nel nuovo mondo ci si tuffava con slancio nella vita e negli studi, abbandonando la mamma.
Peccato sia morto, perché vorrei poter essere

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TUNISIA 15 OTTOBRE 2012 . AVEVO AVVERTITO CHE NON ERA QUESTIONE DI DEMOCRAZIA, MA DI FAME. FAME. FAME.

Le cause delle rivolte della fame ora spacciate per sete di democrazia

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Avevo già ribloggato questo post. Adesso ha fatto il copia e incolla. Le rivolte scoppiano al salire dei prezzi cerealicoli oltre lo stesso limite. Leggere il testo. Grazie.

FINE DI UN EQUIVOCO: LA STATISTICA ECONOMICA DIMOSTRA CHE LA PRIMAVERA ARABA E NORD AFRICANA NON E’ FAME DI DEMOCRAZIA. E’ FAME E BASTA.
Chi segue le analisi di questo blog basate sull’esperienza diretta e su informazioni rigorosamente vagliate, non si meraviglierà della notizia e non si meraviglierà che nessun media l’abbia riportata.
Già nell’autunno del 2010 , quando statava per arrivare la prima ondata di ” tunisini democratici” assetati di diritti umani, avvertii che non di sete di democrazia si trattava, ma di fame tout court. A molti sarà sembrata una delle battute ciniche, per le quali finitò all’inferno risparmiando sulla bolletta.
Una panoramica più dettagliata su questi temi , l’ho scritta nei tre post del 18, 20 e 23 gennaio…

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IL CONFLITTO PER MOTIVI RELIGIOSI E’ UN PRETESTO IN ORIENTE E UNA REALTA’ IN OCCIDENTE di Antonio de Martini

La scusa religiosa non regge più !

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Pochi ricordano in questi giorni che il conflitto armato tra Iran e Irak durò ben otto anni, ma nessuno si sognò di qualificarlo come scontro tra sunniti ( al potere in Irak) e sciiti ( al potere in Iran). 

Era uno scontro armato ( ha provocato oltre un milione e mezzo di morti) voluto per ragioni geopolitiche dagli Stati Uniti, favoriti in questo da Saddam Hussein che – come tutti gli ingenui – credeva di acquisire meriti e gratitudine dall’amministrazione USA compiacendola a spese dei compatrioti.

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SIRIAN CONNECTIONS : LA PACE AVANZA IN SEGRETO: ISRAELE TEME I RUSSI E GLI USA LA TURCHIA. di Antonio de Martini

Con la ripresa del controllo di Palmira da parte delle truppe lealiste, la situazione, se non fosse tragicamente sanguinosa, giunge al culmine della comicità. L’ennesimo comandante americano in tour assieme ai giornalisti  – Joseph L.Votel,  sembra un sosia del comico Jerry Lewis ed è il capo dell’US central Command – aveva appena dichiarato ai reporter Continua a leggere

VERSIONE COMPLETA DI” ELEMENTI EGIZIANI DI GEOPOLITICA”. di Antonio de Martini

Ma guarda un po’ : il 18 febbraio 2015 avvertivo che l’Egitto mirava alla Cirenaica e al suo petrolio. Mi piacerebbe vedere quando l’ha capito il nostro governo.

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La Geopolitica studia la competizione che gli Stati o gli individui Ingaggiano per impadronirsi del potere o di un territorio o delle risorse in esso contenute.
La Libia è un territorio vastissimo, semivuoto, ricco di petrolio nella parte est del paese: la Cirenaica.

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Il mondo arabo , la politica occidentale nel mediterraneo e i giornalisti italiani : LOST IN TRANSLATION?

Medi italiani sul vicino oriente e l’Egitto all’indomani dell’addio a Mubarak ( gennaio 2011) . Nessuna meraviglia che non abbiano detto la verità anche nell’affare Regeni.

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La rivoluzione egiziana vista dai media italiani  assume  gli stessi toni epocali con cui viene trattato  l’affare Ruby.

El Baradei,  ex direttore dell’agenzia atomica che ha “tenuto sotto scopa ” con molto equilibrio l’Iran  negli scorsi anni, e attuale candidato presidenziale di USA e Gran Bretagna, viene presentato come  un incrocio tra Ghandi e Mandela . 

Anche se non pronunzia frasi  rivoluzionarie, i media italiani  gliele fanno pronunziare.

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UN INTERVENTO DEL GENERALE ALBERTO ZIGNANI SUGLI F 35 IN CUI SI CHIARISCONO ALCUNI ASPETTI CHIAVE.

Ora che Trump ha bocciato il programma dell’F35, può interessare leggere cosa diceva il generale Zignani ( segretario generale della Difesa all’epoca della scelta) al corriere della collera il 4 luglio 2013

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http://corrieredellacollera.com
“Caro Antonio, mi limito a fare un breve commento relativo agli F35.
Io sono stato contrario a quel programma fin dall’inizio, ma chi avrebbe dovuto non mi ha voluto ascoltare. Ora però è troppo tardi per uscirne. Perderemmo troppi soldi già spesi,vanificheremmo investimenti già fatti, annulleremmo posti di lavoro creati, rinunceremmo a programmi di ricerca già avviati. Senza alcuna contropartita.

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L’ENIGMA ERDOGAN È TALE SOLO PER CHI IGNORA LA REALTÀ . di Antonio de Martini

Intervista video di Antonio de Martini a ” L’Italia è il mondo” di Pino Germinario. È lunga, ma chiarisce molti punti .

COSA FARA’ TRUMP NEL MONDO. RAZIONALIZZERA’ O RIVOLUZIONERA’? di Antonio de Martini

Il Presidente è ora nella pienezza dei suoi poteri, ha nominato il governo e i capi del Consiglio di sicurezza nazionale assieme alla nuova capa della delegazione all’ONU.                                                                                                         I primi atti , c’era da aspettarselo, sono stati il mantenimento delle promesse elettorali più eclatanti. Il motto AMERICA FIRST comincia a risuonare nelle orecchie di tutti.

Israele è il più preoccupato, dato che il motto di Trump presuppone che il miglior piazzamento accessibile agli estranei sia il secondo posto, ma anche questo è stato occupato dall’Inghilterra. Continua a leggere

ALEPPO E DINTORNI: FINE DELLA GUERRA O FINE DEL PRIMO TEMPO? di Antonio de Martini

Questa notte, per la prima volta in cinque anni, il Vescovo di Aleppo Jeanbart potrà celebrare la messa in pubblico senza temere di fare la fine dei suoi due colleghi ortodossi scomparsi nel nulla da due anni e mezzo. Aleppo è in festa e l’UNICEF continua a piangere senza mai dire cosa fa dei soldi che riceve.

Chi dormirà male sarà certamente John Kerry , il segretario di Stato che ha condotto negoziati e guerra nell’ultimo quadriennio riuscendo a inanellare la serie di fiaschi più  notevoli degli ultimi cento anni della politica americana nel mondo. Continua a leggere