Archivi del mese: febbraio 2013

DIZIONARIO ENCICLOPEDICO ELETTORALE. di Mario Nanni. (O. P.Q. R.)

OSSIMORO – Ce n’è più d’uno. Rivoluzione civile, per esempio, lo è, se pensiamo alla carica semantica della parola rivoluzione, che non evoca certo il festival delle buone maniere. Poi c’è il movimento di Samorì, l’imprenditore che ha fondato ‘’Moderati in rivoluzione’’ ( Mir), un partito che ricorda, quale ossimoro, la formazione politica che attualmente governa il Messico: il PRI; che non è il partito repubblicano di La Malfa redivivo, ma il ‘’partito rivoluzionario istituzionale’’.

PARIGI (VAL BENE UNA MESSA)
Candidare o no gli inquisiti? E se certi inquisiti eccellenti portano voti, si deve scegliere la moralizzazione , che porterebbe a escluderli dalle liste, o tenersi i voti imbarcando i candidati chiacchierati o indagati turandosi il naso? Continua a leggere

DIZIONARIO ENCICLOPEDICO ELETTORALE. di Mario Nanni. (L. M. N. )

LINGUAGGIO
Non solo i contenuti, ma anche il linguaggio ha determinato polemiche e impennate del contrasto elettorale. Certe espressioni, in particolare, non sono risultate gradite.
E’ accaduto quando Monti ha usato il termine ‘’silenziare’’ , giudicato allarmante ; ‘’silenziare’’ , cioè ridurre al silenzio, togliere la parola ( riferito alle ali estreme dello schieramento Pd-Sel, Vendola e Fassina).
Ma poi è toccato a Monti reagire alla frase di Bersani ‘’Non vorremmo trovare, una volta al governo, polvere sotto il tappeto’’( a proposito dei conti pubblici’’); e ha invitato il segretario del Pd per due volte con toni da ‘’avvertimento ‘’ a ‘’non usare certe espressioni che potrebbero allarmare i mercati’’.
Con ciò dimostrando, il premier, una certa allergia terminologica. Come quando, nel discorso alla Camera sulla fiducia al suo governo tecnico, pregò Berlusconi di non usare la frase ‘’staccare la spina’’ al governo. Perché non si sentiva un elettrodomestico.
E infatti Berlusconi per un po’ smise di usare questa formula ma poi ricominciò. Fino a quando a staccare la spina ci pensò Alfano con un discorso alla Camera, che segnò la fine del governo dei tecnici.

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DIZIONARIO ENCICLOPEDICO ELETTORALE di Mario Nanni ( G.H.I.)

GAFFE
‘’Fassina in Parlamento ha prodotto poco’’. Il responsabile economico del Pd, sempre molto critico verso Monti, è quasi un incubo per il premier che lo vede anche in Parlamento. Ma l’esponente Pd non è ancora parlamentare ( ora è candidato).
Ah non è deputato? Strano, perché contava così tanto. Però, questi bocconiani sono forti’’: e così Monti si è salvato in calcio d’angolo.
‘’ Il Quirinale? Non l’ho considerato tra le mie aspirazioni perché non considero quella carica incidente in modo decisivo sui destini del Paese ‘’
Non si è mai saputo quali possano essere stati i commenti del presidente Napolitano a questa osservazione del Premier, al limite di una gaffe istituzionale.

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DIZIONARIO ENCICLOPEDICO ELETTORALE. di Mario Nanni ( E;F)

ETEROGENESI DEI FINI
Casini si è speso per Monti come nessuno in Italia. Mentre Berlusconi era ancora al governo, il leader Udc già auspicava l’avvento del Professore. Quando è nato il governo tecnico, Casini ne è stato il più fideistico sostenitore, senza obiezioni, senza riserve. Poi Casini ha insistito perché Monti scendesse ( salisse) in politica. Ma dopo che Monti si è lasciato convincere, sono cominciati i primi screzi, e i primi dissensi politici, e poi vere e proprie divergenze: se fare una lista unica anche alla Camera, come chiedeva Monti e anche Passera ( che poi se n’è andato sbattendo la porta) o più liste, come chiedeva e ha ottenuto alla fine Casini; ma una volta decise le tre liste, per la Camera, Monti ha negato l’uso di un simbolo comune ( peraltro c’era una norma che non lo consentiva). Continua a leggere

DIZIONARIO ENCICLOPEDICO ELETTORALE. di Mario Nanni ( C;D)

CONGELAMENTO
‘’ La campagna elettorale è finita alle 10:46 dell’11 febbraio’’ (ora del flash dell’ANSA sull’annuncio delle dimissioni papali NdR): è il parere del sondaggista Luigi Crespi. Gli altri sondaggisti non sono così catastrofici e perentori, ma tutti prevedono quantomeno un certo ‘’oscuramento’’ mediatico della campagna elettorale, che – sostengono – potrebbe andare a danno soprattutto o di chi è impegnato nello sforzo di rimonta
( Berlusconi) o di chi è abituato ai toni urlati della campagna ( Grillo). Mentre- dicono sempre gli osservatori – potrebbe favorire Bersani, che ha sempre usato toni sobri e un profilo propagandistico moderato nei toni, e Monti. Sì, ma quale dei due Monti? Il Monti dell’inizio della campagna o quello consigliato dal guru di Obama?

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DIZIONARIO ENCICLOPEDICO ELETTORALE di Mario Nanni. ( A;B)

Pubblico un dizionario elettorale scritto, mi assicura per divertimento, da un vecchio routier della politica, Mario Nanni che ha lasciato da poco il posto di redattore capo centrale dell’ ANSA ed ha creato una sua agenzia specializzata su temi parlamentari.
Si tratta quindi un esperto della materia e chissà che non ci diverta. Ogni due ore pubblicherò tre/quattro voci fino alla zeta.

“Una serie di istantanee, di spunti, di particolari messi in evidenza: così è nato questo dizionario ( diario) elettorale, scandito in ‘’voci’’, che tratteggiano, isolano e legano fatti, episodi figure, situazioni, curiosità di questa campagna elettorale un po’ sui generis, a partire dal periodo in cui si svolge.
Per la prima volta, infatti, dal 1948, si andrà a votare per il Parlamento e alcune Regioni in pieno inverno.

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IL POETA INGLESE MICHAEL EDWARDS COOPTATO ALL’ACCADEMIE FRANÇAISE .

INVIDIA . Rabbia. Ammirazione. Http://corrieredellacollera.com

Sono i sentimenti che si affollano alla mia mente apprendendo che il ” sistema Francia” ha segnato un altro punto con l’elevazione ( altro che salire in politica) di Michael Edwards – poeta e traduttore inglese – ad Accademico di Francia.
Così la Francia lotta per far sopravvivere la sua lingua e cultura.
Lo scorso anno ebbi parole di elogio per la scelta di Amin Maalouf, scrittore libanese e francofono.
Oggi per la scelta di un inglese.
Questo è il vero modo di essere Europei. Mi sarebbe piaciuto che Monti avesse cooptato un Nobel europeo per l’Economia per la sua équipe e ne avesse dato notizia.
Si vede che tedeschi col Nobel in Economia non ce ne sono.
Il massimo cui possiamo aspirare è che Berlusconi chiami a far parte del suo governo Dominique Strauss Khan. Ma dopo un paio di cene temo finirebbero per litigare…

VOTARE O NON VOTARE. QUESTO È IL PROBLEMA. di Antonio de Martini

Le civili contestazioni per il mio atteggiamento assenteista alle elezioni politiche nazionali mi hanno fatto riflettere.
Il figlio di un eroe del dovere cui il padre, medaglia d’oro al VM, ha sacrificato la vita, giustamente non può mancare all’appuntamento con il dovere del voto che costa infinitamente meno del prezzo pagato dal genitore.
Un nuovo italiano mi dice che si sentirebbe un disertore se non adempiesse al primo dovere che la nuova Patria gli chiede.
Un grande viaggiatore reduce dalla Cina mi ha detto che vuole votare per i tanti che non possono farlo.
Un neo maggiorenne mi ha detto che non vuole iniziare la sua vita associata con una assenza legata a momenti che non ha vissuto.
Confesso il mio imbarazzo pur confermando la fondatezza delle mie critiche.
Vivo con sofferenza questa contraddizione e questo ha aumentato il mio rancore verso una classe dirigente che spreca tanta dedizione. Continua a leggere

DIFFICOLTA’ POLITICHE DI UN ATTACCO ALL’IRAN: CHI E QUANDO. di Antonio de Martini

Sono anni che – a causa delle accuse di violazione non provata del Trattato di non Proliferazione – si parla di attaccare l’Iran e benché gli americani si dicano disgustati per aver subito l’attacco proditorio la domenica di Pearl Harbour nel 1941 ed abbiano impiccato a guerra finita qualche responsabile ( il responsabile primo, l’Ammiraglio Ysoroku Yamamoto lo abbatterono coi caccia P 38 mentre si stava trasferendo in aereo) , danno per scontato che attaccheranno di sorpresa.

Anche l’attacco alle due torri credo li abbia spinti a pensare che la miglior difesa è l’attacco…a tradimento

E‘ possibile che l’ incursione venga portata a termine dall’aeronautica israeliana che già tre o quattro anni fa

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QUEL PASTICCIACCIO BRUTTO DELLA SICUREZZA DELL’OCCIDENTE. di Antonio de Martini

Alcuni episodi, tra loro slegati, avvenuti nel mondo in questi giorni danno l’esatta percezione che l’occidente nel suo complesso ha posto la sua sicurezza in mani e metodi sbagliati, costosi e snervanti per i cittadini e controproducenti per l’economia.

A mio avviso il sistema di sicurezza basato sul l’elettronica e su procedure standardizzate assorbe enormi ricchezze, concentrate nelle mani di pochi, non risolve nemmeno le più semplici problematiche poste dalla situazione ed è in mano a persone incapaci. Continua a leggere