Al vertice UE del 13 dicembre scorso e a quello successivo del 21 gennaio, non è stato trovato alcun accordo circa la risposta da dare a Cipro che da nove mesi aspetta di sapere se la sua richiesta di un prestito per uscire dalla crisi verrà accolta dagli egoisti di Bruxelles.
Il prodotto nazionale lordo di Cipro pesa per lo 0,2% ( zerovirgoladuepercento) di quello europeo e quindi non se ne fa una questione di denaro, ma di principio o se preferite, di razzismo anti mediterraneo, mascherato da anticomunismo.
Il presidente della Repubblica, Demetris Christophias, è il capo del partito comunista dell’isola e verrà sostituito domani per scadenza del mandato. Continua a leggere