Ieri l’interlocutore ” Francesco”, ahimè non meglio identificato, mi ha scritto un commento in coda al post dedicato a Gheddafi Junior, chiedendomi un commento – chiedo scusa per il bisticcio di parole – sul viaggio del generale Alberto Manenti a Damasco.
A conferma della notizia, un link del sito gulfnews.com ( di Dubai) che dava resoconto del viaggio attribuendolo a una iniziativa della U.E. o comunque finalizzato a una trattativa di provenienza UE.
Questo viaggio, non reso pubblico, ha un precedente operativo, due doppie possibili motivazioni e si poggia su un equivoco di base. Continua a leggere →
Di antoniochedice
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La notizia è di quelle che vengono definite “game changer” tra gli addetti ai lavori.
Saif el Islam Gheddafi, secondogenito e delfino politico del colonnello laureatosi alla London school of Economics, prigioniero da quasi cinque anni delle milizie di Zintan che non hanno mai voluto “cederlo” ai governi centrali che si sono succeduti a Tripoli, è a piede libero. Avete capito bene: non solo non è prigioniero e nemmeno posto in residenza sorvegliata. Continua a leggere →
Di antoniochedice
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La sorte degli USA e dell’ Obamacare è appesa al risultato della strategia da applicare in Libia.
Se prevale il sistema di delegare la guerra agli alleati teleguidandola ( Leading from behind), il nuovo modello di Difesa USA reggerà e ci saranno i fondi per la riforma sanitaria voluta da Obama. Altrimenti, tornerà il modello militare precedente ( 130.000 uomini in più per intervenire direttamente) e addio alle spese sanitarie gratuite per i meno abbienti e al voto democratico nel sud di colore.
Per l’Italia, la posta in gioco è il reingresso nel Consiglio di sicurezza dell’ONU a breve scadenza dall’ultimo turno, ma potrebbe essere una ripresa delle passate ambizioni di Francesco Paolo Fulci di occupare un seggio permanente nel Consiglio di sicurezza penalizzando le speranze tedesche in materia. Continua a leggere →
Di antoniochedice
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Sapete tutti ormai della annosa e pallosa questione dell’acquisto italiano degli aerei F 35, frutto di una collaborazione multinazionale che è stata rilanciata proprio oggi dal portavoce della impresa pilota costruttrice Joe Della Vedova, che ha smentito le dicerie italiane circa la riduzione del numero degli aerei da acquistare da parte dell’Italia.
Per cercare di mettere un punto fermo alla questione concreta ( e non alle logiche del dopo) ho chiesto al generale Alberto Zignani che ha lasciato il servizio dopo essere stato Segretario Generale della Difesa e Direttore Nazionale degli Armamenti, come ci si dovrebbe comportare in queste vicende e se è cambiato qualcosa dai tempi della guerra fredda ad oggi. Ecco la risposta depurata di alcune considerazioni personali che non interessano che il sottoscritto. Continua a leggere →