Archivi del mese: settembre 2013

GRECIA: LA FITCH SVALUTA IL VALORE DEGLI IMMOBILI E PREVEDE PROFITTI PER LE BANCHE. di Antonio de Martini

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L’Agenzia di rating Fitch ha appena stilato un rapporto calcolando che nel triennio hanno chiuso i battenti 110.000 imprese piccole e grandi e che i negozi svuotati restano senza offerte anche se vengono ridotti i prezzi di acquisto e di locazione.
l’Agenzia ha calcolato il ribasso medio offerto al 42% dei prezzi precedenti la crisi, mentre in un primo tempo aveva calcolato il decremento di valore al 33%.

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ALLA PROCESSIONE DEL GIOVEDÌ IN MONDOVISIONE, IL NUOVO PAPA HA DATO LA PAROLA AI CRISTIANI D’ORIENTE ED AL LORO CALVARIO. MA QUANTI SONO? DOVE SONO? È L’INIZIO DI UNA CENTRALITÀ DEL RAPPORTO CON L’ISLAM PER BLOCCARE L’ABBANDONO DELLA TERRASANTA?

I CRISTIANI D’Oriente sono un importante fattore di equilibrio anche culturale in tutto il Levante mediterraneo. La Siria ne è l’epicentro.

Avatar di antoniochediceIL CORRIERE DELLA COLLERA

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Quando si parla di “mondo cristiano” nei paesi arabi, noi italiani tendiamo a pensare ai cattolici. E’ un altro residuo di provincialismo, questa volta in campo religioso.

Nel Mondo Arabo, la confessioni cristiane principali sono tredici: nascono dalle varie eresie ( etimo:”scelte”) avvenute nei vari concili che costellarono i primi secoli del cristiasnesimo: Nicea, Efeso, Calcedonia .
Assiri ( 110.000 e 130.000 nella diaspora); Caldei ( 400/500.000 e 120.000 nella diaspora); Siriani ortodossi ( 146.000 e 150.000 nella diaspora); Siriani cattolici (101.000 e circa 50.000 nella diaspora); Maroniti ( 550/700.000 e circa 2 milioni nella diaspora); Copti ortodossi da tre a sei milioni e 400.000 nella diaspora); Copti cattolici ( 150.000 e nella diaspora imprecisati) Greci ortodossi (959.000 e 400.000 nella diaspora); Greci cattolici Melkiti (442.000 e 500.000 nella diaspora); Armeni apostolici (348.000 e “alcuni milioni nella diaspora”); Armeni cattolici ( 51.000 e 100.000 nella diaspora); Latini (86.300 )…

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DALLA FRANCIA ARRIVA LA CIRCONCISIONE PER TUTTI. MA NON HO CAPITO COSA TAGLIANO. di Antonio de Martini

Ogni volta che vado al mercato di piazza Vittorio ( a Roma) a comprare il pesce e respirare un po’ di oriente, mi fermo al bancone del pesce di un commerciante dello Sri Lanka che offre buoni prezzi e qualità.
È dotato ( il pescivendolo) di una barba rada e lunga, come quelle che i frati cappuccini e altre sottospecie monoteiste usano portare a testimonianza della loro pietas, nel senso latino del termine.
Ovviamente lo prendo garbatamente in giro chiedendogli il motivo dell’utilizzo di questo ornamento pilifero anche in estate e in climi torridi.

L’astuto commerciante, per non parlare di religione argomento che potrebbe mettere gli affari a repentaglio, usava spiegarmi che si tratta di una buona pratica ( best practise) che fortifica denti e gengive ed a riprova esibisce una ortopanoramica da far invidia alla pubblicità di un dentifricio.

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TUTTI I CRISTIANI DI SIRIA CONTRO I RIBELLI. NESSUNO A FAVORE. ASPETTANO UN AIUTO. di Antonio de Martini

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uno degli assunti di base del conflitto siriano che la politica dell’amministrazione Obama ha propagandato, è stato l’assioma utilizzato anche in Irak: poiché in Siria i sunniti sono maggioranza, essi devono esprimere il governo.

È falso e gli ho dedicato più di un post per dimostrarlo, numeri alla mano. Innanzitutto il discrimine politico del paese non è mai stata la religione: ce ne sono sedici in zona e in duemila anni non hanno mai litigato, se non quando sono venuti dei fanatici dall’Occidente.

Il blocco di governo oggi al potere in Siria è costituito da un cartello di minoranze di cui fanno parte anche una gran fetta di sunniti ( lo è il vice presidente) , cristiani delle varie confessioni, gli sciiti e, ovviamente gli alawiti. La somma delle minoranze ha prodotto un blocco politico coeso, laico e nazionale.

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GRECIA : SQUILLI DI RIVOLTA FISCALE E STANCHEZZA. MEGLIO IL DEFAULT. di Antonio de Martini

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La raccolta fiscale in Grecia ammonta attualmente a circa un quarto di quanto previsto nel piano di salvataggio della Troika.
Mancano all’appello oltre sei miliardi degli incassi previsti, evidentemente calcolati con generosità.
Questo implicherebbe un ulteriore prestito di galleggiamento attorno ai quattro miliardi di euro nei primissimi mesi del 2014.
Fino al 22 settembre, data delle elezioni tedesche, l’argomento è tabù.
Si prevede che la Merkel abbia un successo personale, ma che la sua coalizione possa trovarsi in difficoltà sotto la pressione congiunta dell’opposizione, SPD e Die Linke, dei partiti minori – specie i verdi – e del nuovo partito anti euro.
Il governo Greco sta tentando di recuperare il gettito con le cattive, ma sembra destinato a fallire a causa della resistenza popolare che va coagulandosi.

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UNA SEQUEL DI SCONFITTE COCENTI: BARAK OBAMA CONTENDE A HOLLANDE IL TITOLO DI DILETTANTE DELL’ANNO PER GLI AFFARI ESTERI. di Antonio de Martini

Le polemiche ( e l’inchiesta) sull’attacco contro l’ambasciata di Bengasi e la conseguente morte dell’ambasciatore Chris Stevens e quattro agenti CIA; le intercettazioni illegali ai danni dell’Associated press e dei suoi giornalisti per individuarne le fonti confidenziali; le minacciose pressioni dell’ IRS ( internal Revenue Service), l’equivalente del fisco italiano, sugli attivisti repubblicani del Tea Party; l’agente CIA ( Ryan C. Fogle) bruciato a Mosca in una situazione da Vaudeville; la defezione di Snowden che ha fatto impallidire wikileaks ;
il primo ( a Aprile) e il secondo ( a Agosto) bluff sull’uso degli agenti chimici da parte di Assad; il raffreddamento dei rapporti col Brasile e con la Russia ( per via del solito Snowden) ; il voto contrario del Parlamento inglese all’intervento in Siria, l’elezione di Papa Francesco, tutto cospira a far ritenere che questo sarà l’Annus horribilis di Barak Hussein Obama.

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OBAMA E LA SIRIA: CRITICHE ANCHE DAI MILITARI USA. di Antonio de Martini

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http://www.washingtonpost.com/world/national-security/us-military-officers-have-deep-doubts-about-impact-wisdom-of-a-us-strike-on-syria/2013/08/29/825dd5d4-10ee-11e3-b4cb-fd7ce041d814_story.html

E` di tre giorni fa ma vale la pena leggerlo.
Il Washington post da voce ai militari – di ogni livello gerarchico – contrari all’intervento per ragioni squisitamente tecniche: Continua a leggere

TESTO SULLA SIRIA, GLI ATTACCHI ( I PRIMI) COL GAS, LE REAZIONI E LE PROVE ( insufficienti). LE NUOVE PROVE SONO LE VECCHIE RIGONFIATE. QUESTO POST È MIO, DEL 1 MAGGIO. di Antonio de Martini

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Più di un amico mi ha espresso dubbi circa la mia analisi della attuale fase della crisi siriana.
” Dici che i militari siriani hanno vinto la partita sul terreno e la tregua è vicina, ma i recenti attacchi dinamitardi a Damasco e le dichiarazioni di Obama di ieri, fanno pensare il contrario.
Se gli Americani intervengono in forma diretta, per la Siria è la fine.”
So per esperienza che se tre persone ti fanno una obiezione, gli obiettori sono cento.

Come sempre quando c’è uno scontro militare tra una forza armata che dispone di aerei ed una che non li ha, la prima prevale anche se la seconda dispone di importanti sponsors che non mettono ” The boots on the ground”.

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ECCO LA VERSIONE IN LINGUA INGLESE DELLO STESSO INCIDENTE.

e c’è anche la versione inglese dello stesso giornalista.
http://www.infowars.com/rebels-admit-responsibility-for-chemical-weapons-attack/

NASCE LA VERSIONE DELL’INCIDENTE DI TRASPORTO OCCORSO A RIBELLI INESPERTI.

Sui susseguono segnalazioni su internet circa un reportage di un giornalista americano che ha intervistato gli abitanti del sobborgo di Damasco colpito dall’attacco chimico.
La versione raccolta è che alcuni ribelli abbiano avuto un incidente nel trasportare questi agenti chimici per trasportare i quali non avevano addestramento.
Il media più credibile è ABC, in lingua spagnola.
Per una versione finale non ci resta che attendere dieci giorni.

http://www.abc.es/internacional/20130831/abci-siria-quimicas-rebeldes-201308311738.html