Archivi Categorie: Magistratura

PAKISTAN: LA CORTE SUPREMA ORDINA DI ARRESTARE IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA IMPUTATO DI CORRUZIONE IN PUBBLICI APPALTI.

La Corte suprema del Pakistan ha emesso , il 15 gennaio scorso, un ordine di cattura nei confronti del Presidente della Repubblica Rajavi Pervez Ashraf, con l’accusa di corruzione.
Quando era ministro dell’Energia, avrebbe intascato

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LA CREDIBILITÀ ITALIANA, UN MINISTRO DI TERZ’ORDINE E UN GUARDASIGILLI POCO SEVERINO

In un’epoca di militari ammazza-tutto, i soli che vengono arrestati e sottoposti a procedimento penale all’estero sono i due graduati della Marina e già questo non depone benissimo circa il nostro prestigio in Asia – dove è accaduto il fattaccio – e in Russia e America – donde avrebbe potuto giungere una sola parola all’orecchio giusto per farli liberare.
Pazienza, anche noi cittadini non abbiamo una grande considerazione per i governi dell’ultimo mezzo secolo.
Quel che non riesco proprio a mandare giù Continua a leggere

PESCA MIRACOLOSA AL MINISTERO DELL’AGRICOLTURA E DELLA PESCA

Proprio una bella retata: undici arrestati – di cui cinque ai domiciliari – e altri ventisette signori , si fa per dire, incriminati.
Ho raccontato in qualche post della mia esperienza all’URI ( ufficio relazioni internazionali) del Ministero dell’Agricoltura e come segretario generale al “Comitato Nazionale Italiano per il Collegamento tra il Governo Italiano e l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’agricoltura”( FAO, IFAD, PAM).

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GRECIA: DUE AUTO DI PROPRIETÀ DELL’EX MINISTRO DELLA DIFESA PAPANTONIOU SALTANO IN ARIA DOPO LA RIVELAZIONE CHE LA BOEING HA SOVRAFFATTURATO 12 ELICOTTERI APACHE. MA C’È DI PEGGIO… di Antonio de Martini

Due automobili di proprietà di Yiannos Papantoniou – sotto inchiesta per una tangente di settanta milioni di dollari su una fornitura di 12 elicotteri militari – sono stati oggetto di un attentato secondo quanto riferito dalla polizia.
La transazione , avvenuta nel 2003 , fu conclusa con la Boeing e trattata per la parte finanziaria dalla Deutsche Bank. L’importo di 593 milioni di dollari fu portato a 663 milioni al momento del pagamento.

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ANTICORRUZIONE: LA RUSSIA DEDICA UN SITO AI CORROTTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. UN ESEMPIO DA SEGUIRE ANCHE SE OCCUPERÀ TANTO SPAZIO.

Avrete avuto modo di vedere negli atri degli alberghi le foto degli ” impiegati del mese”.
L’iniziativa , nata per contrastare l’assenteismo, ha ottenuto l’effetto collaterale di dare l’impressione ai clienti di un luogo ben gestito con dipendenti ben pettinati e ha avuto l’effetto di stimolare i narcisisti .
In Russia, hanno realizzato un sito che mette in luce le malefatte dei pubblici amministratori con foto, reato e pena comminata.
Insomma una efficace gogna moderna.
I corrotti russi fanno tenerezza per la modestia delle cifre incassate rispetto a noi italiani.
Anche se corriamo il rischio di dover scaricare un centinaio di Gigabyte al momento del download, credo che varrebbe la pena di provarci qui in Italia: in breve si raggiungerebbero le visite del blog di Beppe Grillo.
Dateci un’occhiata e passate la voce.

http://rapsinews.com/anticorruption_mm/20120406/262714258_8.html

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI FRONTE A DUE STORTURE DELLA MAGISTRATURA ( SALLUSTI E MORI) IMBOCCA LA DEMAGOGICA STRADA DELLA TELEPOPOLARITÀ A BUON MERCATO. UN’OCCASIONE PERSA E NON GLIENE RESTANO MOLTE ALTRE. di Antonio de Martini

Grottesco. Il giornalista Alessandro Sallusti ha deliberatamente violato la legge sulla stampa, ha diffamato un cittadino consentendo a un collaboratore di scrivere un articolo contro il querelante, ha evitato ostinatamente di rettificare , ha evitato di cercare di comporre la lite e adesso si offre in olocausto come ” il primo giornalista a finire in galera” per un reato di opinione.
Il collaboratore per cui si è sacrificato, è il famoso ” Agente Betulla” del SISMI del generale della GDF Nicolò Pollari. All’anagrafe Renato Farina. Continua a leggere

SE IL CAPO DELLA CIA NON RIESCE AD AVERE UNA SUA PRIVACY, FIGURIAMOCI NOI…..di Antonio de Martini

La vicenda del generale Petraeus inizia ad assumere contorni boccacceschi.
Le donne cominciano ad essere due – quindi la confessione-dimissioni é falsa o almeno incompleta, ma il punto saliente non é la parte trasgressiva e nemmeno la carriera bluff di un ufficiale con in testa un riportino , alla Cesare Ragazzi, che lascia dire alle amiche – é il solo a crederci – di aver vinto la guerra in Irak.

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SE DENUNZI CHE UN POSTINO BUTTA VIA LA POSTA E I CARABINIERI LO PIZZICANO, LA REPUBBLICA TI NOMINA CAVALIERE E LE POSTE…TI LICENZIANO. di Roberto Fantoni

Anselmo è un impiegato delle poste italiane con una vita tranquilla da classico travet. La sua soddisfazione più grande è l’imminente promozione all’area quadri che permetterà a lui di realizzare il grande sogno della sua vita. Questo lo rende orgoglioso: è un cittadino a tutto tondo con responsabilità pubbliche importanti.

Cosa non da poco per coloro i quali sono stati educati al dovere ed al senso dello stato.

Un giorno maledetto, Anselmo si accorge che un postino getta via la posta anziché consegnarla. Va dal direttore e lo informa. Il postino continua a buttare la posta. Anselmo torna dal direttore e lo avverte nuovamente. Non succede nulla. Continua a leggere

ANNIE BELL ADAMS, PENSIONATA, CITA PER DANNI LE BANCHE CHE HANNO TRUCCATO IL LIBOR FACENDO AUMENTARE I COSTI DEL SUO MUTUO. IL GIUDICE DI NEW YORK DECIDERA’ ENTRO DICEMBRE. IN BALLO MUTUI PER 350 MILIARDI DI DOLLARI NEL MONDO INTERO.di Antonio de Martini .

La causa e tutte quelle con questa identica motivazione, è stata affidata a un singolo magistrato del Southern District di New York che deciderà entro dicembre sulla ammissibilità del caso.
Finora le cause di risarcimento erano state intentate solo da investitori istituzionali e da Municipi e la signora in questione rischia di passare alla storia come Erin brockovich del film omonimo con Julia Roberts, ma la dimensione del caso copre il mondo intero, non solo uno stato americano. Continua a leggere

15 maggio 2012. Anche qui nessuna risposta. Le Banche hanno l’Impunità qualsiasi cosa facciano.

SE LE BANCHE NON POSSONO FALLIRE E UNA SANZIONE COMUNQUE CI VUOLE, PERCHÈ NON DARE IL POTERE DI CACCIARE IL TOP MANAGEMENT? di Antonio de Martini

Un’altra banca che ci ha riprovato. La JP Morgan ha fatto una altra mossa azzardata fidando nel fatto che se non fosse andata bene, comunque era ” troppo grande per fallire”.
Oggi, al solito, ci dicono che ” il responsabile ” è stato licenziato e FORSE ci sono tre altri dipendenti che ” rischiano” , non sappiamo se un licenziamento o un rimprovero verbale, i media non lo dicono.

Nelle attività finanziarie la perdita e l’utile si bilanciano per definizione, quindi se il colpo fosse riuscito, JP Morgan avrebbe incassato due miliardi …. Continua a leggere