SE IL CAPO DELLA CIA NON RIESCE AD AVERE UNA SUA PRIVACY, FIGURIAMOCI NOI…..di Antonio de Martini

La vicenda del generale Petraeus inizia ad assumere contorni boccacceschi.
Le donne cominciano ad essere due – quindi la confessione-dimissioni é falsa o almeno incompleta, ma il punto saliente non é la parte trasgressiva e nemmeno la carriera bluff di un ufficiale con in testa un riportino , alla Cesare Ragazzi, che lascia dire alle amiche – é il solo a crederci – di aver vinto la guerra in Irak.

Anche il generale Westmoreland era un ” conterraneo” di Lyndon Johnson, che lo aveva nominato e che perse rovinosamente il confronto coi vietnamiti e coi giornalisti occidentali.

Il punto chiave va visto a livello planetario: in Cina, la moglie del candidato più probabile alla segreteria del partito é stata inquisita e condannata affondando la candidatura del marito alla massima carica della seconda potenza mondiale.
In Italia il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, é stato intercettato da uno ” sbarbatello” ( non fisico) che ha ritenuto di poterlo fare impunemente, mettendo in crisi le istituzioni.
In Francia, l’ex Presidente Chirac é imputato , ma la Francia é un paese serio e aspettano che muoia per condannarlo.
In America, il capo della CIA é stato segretamente inquisito – e poi defenestrato – da una polizia rivale, così come il vice capo della Polizia in Italia.
Il Papa, persino il Papa, é stato spiato nella intimità per ragioni politiche.

In tutto questo baillamme nessuno ha identificato il problema della invasivitá degli apparati polizieschi nella vita privata dei cittadini – anche illustri – di tutto il mondo.
Nessuno ha elencato gli Osanna innalzati dai mezzi di comunicazione di massa nelle serie TV dove siamo abituati ad ammirare ormai polizia, carabinieri, guardia costiera, forestali. mai un insegnante, un assistente sociale. Abbiamo anche un prete poliziotto e abbiamo avuto una suora ( tedesca) indagatrice.
Altri ” scemeggiati” TV trattano di due poliziotti tedeschi, due francesi ( se omettiamo Maigret) , uno belga ( Poirot) una mezza dozzina di detective e magistrati americani di vari apparati.
Il sogno di molti, ormai, é fare il poliziotto e si applaude se viola la legge per colpire i cattivi.
Il comprimario ideale e ” la Mafia” ormai trasformata in una categoria dello spirito.

In realtà, ad onta di stanziamenti sempre crescenti, la sicurezza generale non é migliorata, anzi.

Ormai non si può viaggiare senza essere perquisiti, si ritiene normale intercettare una mail o una telefonata , se si ha un’amante si da per scontato che qualcuno ne faccia un fascicolo.
Se si ha una scorta diamo per certo che riferiscano ” al superiore comando.”
Con la scusa della lotta all’evasione, ti chiedono lo scontrino del caffè, mentre nessuno si meraviglia che il milione e mezzo di badanti non presenti la dichiarazione dei redditi e nessuno gliela chieda, é normale che le onlus e le associazioni sportive non siano tenute a pagare nemmeno l’IVA.
Nessuno si meraviglia che la guardia di finanza non ispezioni le banche che eccezionalmente, o si chiede perché la stampa e il governo consideri un eroe un funzionario che recupera solo il 7% di quanto la corte dei conti calcola venga evaso annualmente invece di cacciar lo a pedate.
La privacy non é mai stata tanto violata come da quando é stata tutelata da una legge e nessuno si indigna se non in presenza delle telecamere.
I poteri degli organi di polizia sono esorbitanti, i loro stanziamenti abnormi, coloro che difendono le libertà individuali inesistenti.
Almeno in URSS c’era Solgenitzin e i Samiszat, da noi la stampa é sovvenzionata senza scandalo.
L’organismo di sicurezza cresce, ma il servizio che é chiamato a svolgere peggiora.
Hanno tutti paura di avere un fascicolo in questura e, conoscendo i propri peccati e la propria ignoranza, tacciono.
La libertà langue ed é impossibile far fiorire l’economia di un paese quando le persone si sentono oppresse da apparati burocratici boriosi e fatiscenti .

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Commenti

  • ettore  Il novembre 12, 2012 alle 11:22 PM

    veramente magnifica messa a punto!!!!!!

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  • piero laporta  Il novembre 12, 2012 alle 11:45 PM

    Sottoscrivo sillaba per sillaba.
    L’anno scorso, pubblicai su Il Mondo, settimanale economico del Corsera, quindi non un giornale parrocchiale, un’inchiesta sulle spese miliardarie per i 500mila agenti italiani. ( si può scaricare da http://www.pierolaporta.it/polveri-bagnate/).
    Ne avevo pubblicata un’analoga nel 1997 su Limes e le cifre, già allora scandalose, erano la metà delle attuali. Mi aspettavo che giunto Il Mondo in edicola cascasse il mondo per interrogazioni e proposte di legge. Protestò Roberto Castelli, ex guardasigilli, avendolo chiamato in causa per aver raddoppiato il numero dei secondini.
    Berlusconi protesta sempre perché la sinistra ci descrive come un paese di mafia. Le sue tivvù però ci intossicano con questi scemeggiati di squadre speciali e mafiosi cretini, persino più di lui.

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  • Luca  Il novembre 13, 2012 alle 8:03 am

    Trovo centratissime le considerazioni sulla quantità di sceneggiati, informazioni, film, che hanno a oggetto la lotta delle forze del bene contro le forze del male. È impressionante confrontare i palinsesti televisivi di 40 anni fa con uno di oggi.
    Chi riesce a imporre il pensiero egemone – qui l’istanza securitaria – domina la lotta politica ed economica senza combattere.

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    • antoniochedice  Il novembre 13, 2012 alle 8:32 am

      Il grave e’ che i produttori spesso lo fanno per disporre gratuitamente di uomini e mezzi delle forze dell’ordine. A spese del contribuente. Basterebbe farli pagare per arginare il fenomeno.

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  • Frank  Il novembre 13, 2012 alle 1:35 PM

    Tali scemeggiati vengono fatti, come sapete, per controbilanciare immagine di corpi altamente fascistizzati a causa della situazione politica passata. Provate a informarvi sul caso “uva” o “bianzino” o “aldrovandi” che sono solo la punta di un iceberg enorme , e non vi sara’ difficile comprendere il perché di tali scemeggiati televisivi.

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  • antoniochedice  Il luglio 13, 2013 alle 4:18 am

    L’ha ribloggato su IL CORRIERE DELLA COLLERAe ha commentato:

    Data: 12 Novembre 2012: je ne savais pas si bien dire.

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  • Anafesto  Il luglio 13, 2013 alle 12:47 PM

    Come in “Never ending story” c’era il nulla che avanzava inesorabile, oggi abbiamo il “pensiero unico” che pervade ogni “umana” attività, dalla scienza, all’economia … figuriamoci poi quello che è oggi il ventre molle della società, ovvero la “politica” quanto ne possa essere infetta.
    Non meravigliamoci che ci venga imposto come modello indiscusso in ogni sfacettatura della nostra vita.
    Come giustamente affermava il prof. Nando Ioppolo, il pensiero unico trova i suoi più strenui difensori nei “dotti” e nei soloni: è da quelli che ci si deve guardare.

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