Ieri un gruppo di sessanta giovani israeliani, rappresentati da una diciassettenne ( Dafna Rothstein Landman), ha firmato una dichiarazione ufficiale di rifiuto di far parte dell’ “esercito di occupazione” israeliano.
Il rifiuto,in un momento delicato del “negoziato di pace” che sta giungendo alla fine dei nove mesi previsti dal Dipartimento di Stato americano per la conclusione della trattativa e all’obbligo recentissimo di servizio militare imposto agli ultraortodossi esonerati fino a pochi giorni fa.
Netanyahu, ha chiesto di riconoscere la giudaicità dello Stato di Israele: è un implicita ammissione che prima o poi ci sarà un solo Stato con due popoli e vuole avvantaggiarsi per la futura coabitazione?
Dopo 70 anni di imperium, gli Stati Uniti nelle sonnacchiose riunioni ONU hanno trovato l’equivalente del giovane Ottone di Bismark – inviato come rappresentante della Prussia – che accendendosi il sigaro in piena riunione, privilegio fino ad allora riservato al rappresentante dell’imperial regio governo, significò al rappresentante del governo austroungarico, che il suo predominio sugli stati tedeschi era finito.