Archivi del mese: novembre 2012

L’EURO È COME ANGELA MERKEL SEMPRE MENO ATTRAENTE. IL CASO ROMANIA FA PENSARE . di Antonio de Martini

Colossi come Microsoft e Oracle hanno investito in Romania a Timisoara, seguendo le orme dell’associazione industriali di Treviso che lo faceva già dieci anni fa.
La Renault ha acquistato la fabbrica di automobili DACIA dando lavoro a ottomila persone e sta continuando ad investire. Seimila imprese italiane stanno lavorando in tutta la Romania.
Morta l’epopea del Western, nasce quella dell’ ” Eastern”? Continua a leggere

ANGELA MERKEL ENTRO IL 22 NOVEMBRE VUOLE ROMPERE IL FRONTE CHE L’HA SCONFITTA A GIUGNO E MONTI LA AIUTA ROMPENDO L’INTESA CON FRANCIA E INGHILTERRA SUL BILANCIO U.E. di Antonio de Martini

Il bombardamento mediatico sulla rielezione, scontata, di Barak Hussein Obama alla Presidenza degli Stati Uniti, è dovuta, nei media italiani, alla esigenza di non attirare l’attenzione sulla polemica del progetto di bilancio del prossimo settennio della Unione Europea al quale Francia e Inghilterra hanno già dichiarato che opporranno il veto.
Il bilancio infatti, prevede un forte aumento della contribuzione degli Stati Membri, tra cui un aumento abnorme delle pensioni dei funzionari, gli stessi che hanno firmato le varie lettere di tagli dei bilanci di Grecia, Italia, Spagna, Eire, Portogallo. ( vedi mio post del 1 novembre).
Il Presidente del Consiglio si è assunto – oltre alla responsabilità di distrarre da questo dibattito la TV e i giornali che segnano comunque un ulteriore calo dell’8-9% nelle vendite – anche la responsabilità di TRADIRE il fronte dei paesi che bloccarono la Cancelliera Merkel nella notte di SS. Pietro e Paolo al vertice UE e che si andava consolidando con l’arrivo nel gruppo della Gran Bretagna. Continua a leggere

AFGANISTAN. NUOVE MINE FATTE CON LEGNO E FERTILIZZANTI SEMINANO STRAGE. I CERCAMINE MAGNETICI NON LI TROVANO. LA U.S. NAVVY CORRE AI RIPARI. NOI NO. di Antonio de Martini

La guerra in Afganistan sta assumendo i contorni di una guerra classica con tanto di nuove armi e parate da entrambe le parti.
All’inizio della ” guerra asimmetrica” gli Afgani, impossibilitati ad affrontare la potenza di fuoco della N.A.T.O., iniziarono a riempire di esplosivi dei vecchi bossoli di artiglieria residuati della guerra precedente contro i russi e a farli detonare a distanza con congegni elettronici.
Errore. Gli americani in elettronica sono imbattibili. Continua a leggere

SIRIA: NEGOZIATI IN CORSO A DOHA E SPUNTA IL NOME DI UN SUCCESSORE ACCETTABILE A TUTTI. SI CHIAMA RIAD SEIF. di Antonio de Martini

Nei giorni scorsi si è tenuta a DOHA, in Katar, una riunione di circa 400 dissidenti siriani mirante a rifondare in qualche modo l’opposizione a Bashar el Assad ed al regime Baathista.
La riunione é la prova più evidente del ripensamento americano che, alle prese con la situazione siriana interna ai ribelli sempre più controllata dai fanatici religiosi , sembra essersi reso conto di quel che è evidente da sempre ad ogni persona di buon senso: quando la parola passa alle armi, i fanatici hanno sempre la meglio.

La riunione è stata affiancata idealmente da un’altra riunione più ristretta

Continua a leggere

SIRIA: IL RISCHIO DI ALLARGAMENTO DELLA CRISI SPINGE GLI USA AD ACCETTARE IL PIANO DI KOFI ANNAN E FORSE PERSINO L’INTERVENTO RUSSO DI PEACEKEEPING. di Antonio de Martini

L’occidente aspetta l’elezione del nuovo Presidente per suonare la ritirata dalla Siria in cui si è impantanato credendo di poter riuscire a realizzare facilmente il ” regime change” .

Di fronte al pericolo di collasso economico della Giordania , la sconfitta netta degli amici degli USA in Libano, il pericolo di guerra civile in Turchia dove la guerriglia curda ha raddoppiato gli effettivi e accelerato lo slittamento dell’Irak nell’area di influenza iraniana, la NATO comincia ad essere a corto di infelici iniziative e ha finalmente capito che il costo della guerra non è più sopportabile. Continua a leggere

USA E GERMANIA BEFFATI DAL CAPITANO ALIBABA’ E UN COMPARE. di Antonio de Martini

Due importanti capi dell’intelligence Afgana, sono scomparsi mentre erano a Washington dopo aver partecipato nelle scorse dieci settimane a un corso intensivo di intelligence organizzato negli USA e in Germania a beneficio di ufficiali N.A.T.O. scelti tra i più decisi, motivati e meritevoli.

Continua a leggere

2 NOVEMBRE. RICORDIAMO I MORTI NOSTRI E LI MORTACCI LORO. di Antonio de Martini

La notizia del 2 Novembre è, se possibile , peggiore di quella del giorno precedente, anche se c’è un barlume di speranza rappresentato dalla Giornalista Alessandra Ricciardi, che non conosco. Continua a leggere

AFRICA: LA LIBIA DA ALLA B.P. CONCESSIONE DI PERFORAZIONI PETROLIFERE IN MARE, SENZA GARANZIE DI ECOSOSTENIBILITÀ. MA NON SONO QUELLI CHE HANNO AVVELENATO IL GOLFO DEL MESSICO E NON HANNO ANCORA INDENNIZZATO GLI ABITANTI?

La notizia del 1 Novembre è buona solo per la BP ( British Petroleum) la compagnia petrolifera che – per chi non se lo ricordasse – ha impestato il Golfo del Messico col petrolio estratto da un suo pozzo che non è riuscita a controllare per mesi.
Si trattò del ” Deepwater Horizon” scoppiato il 20 aprile 2010 e affondato due giorni dopo.
Pare che il sistema di blocco automatico della fuoriuscita del petrolio non abbia funzionato e pare che il sistema non sia stato sostituito da uno più sicuro.
La zona interessata dalla catastrofe, copre gli Stati americani della Luisiana ed Alabama, oltre al Messico.
Si è trattato del disastro ambientale più grande mai occorso nella storia delle perforazioni off shore.

LA STORIA NON INSEGNA

In Libia, a parziale rimborso delle spese sostenute per la sovversione del legittimo governo in carica , non essendo evidentemente bastati i dieci milioni di euro passati dall’Unione Europea alla società britannica di sicurezza G4 ( che aveva tra i contratti la difesa del consolato USA di Bengazi) , la BP ha ottenuto la concessione di perforazione di 17, diconsi diciassette , pozzi di petrolio.

Fin qui, affari loro. Continua a leggere

AFRICA: DAL DESERTO DEL MALI A QUELLO LIBICO PIOVE SUL BAGNATO. ARRIVANO LE LOCUSTE. A MILIARDI. di Antonio de Martini

Keith Cressman, responsabile FAO per la lotta alle locuste ( senior locust forecasting officer) ha lanciato l’allarme attraverso una intervista telefonica al New York Times: nel Sahel , il deserto di pietrisco dell’Africa Occidentale, si sono formati stormi di locuste di dimensioni quadruple rispetto alla grande devastazione del 2003/2005 che crearono un ‘emergenza umanitaria che l’allora Direttore Generale FAO Jacques Djouf – proveniente da quelle zone ( Senegal) – combatté con allarmi accorati e aiutato dal fratello Presidente del Senegal.
La ragione per cui c’é tanta abbondanza di locuste, è dovuta Continua a leggere

NEL SOLITO SILENZIO DEI MEDIA, DOPO AVER CHIESTO A SINGOLI E GOVERNI GRANDI SACRIFICI, GLI IMPIEGATI U.E. SI RADDOPPIANO LA PENSIONE ! di Antonio de Martini

Caro, vecchio KGB! Sarà anche stato al servizio di una bieca dittatura, ma,ha certamente allevato gente in grado di leggere un bilancio pubblico.
Dobbiamo sicuramente a un ricercatore attento dell’agenzia ” Russia Today” del 16 ottobre – ripresa solo dal ” Guardian” – la notizia che, zitti zitti, i burocrati di Bruxelles, mentre premevano per far varare ai 27 paesi della U.E. una serie di feroci risparmi sui consumi, e di inasprimenti tributari che hanno prodotto una serie di suicidi ed un andamento recessivo dell’economia in Europa, zitti zitti, dicevo, si sono raddoppiati il trattamento pensionistico, con il più alto incremento della pur ricca storia di questa ricchissima istituzione. Continua a leggere