L’ing. Armando Sportelli ( all’epoca colonnello) è il mitico artefice dell’accordo con l’OLP

Shimon Peres ( a sin) attuale presidente dellaRepubblica in Israele e Yasser Arafat capo dell'OLP con cui l'Italia stipulò un'intesa.
che ha assicurato oltre un ventennio di pace – per quanto riguarda l’OLP – sul territorio italiano.
In quel periodo Sportelli guidava l’ufficio “R” del nostro servizio segreto, incaricato dei rapporti con l’estero.
Per la prima volta Sportelli esce dall’ultraventennale riserbo per fare una precisazione attinente al mio articolo sugli arabi apparso ieri sul blog dal titolo “L’Europa e gli arabi tra rinascita e il rinnegare”.
Lo ringrazio per la precisazione e ritengo di ribadirla in forma di articolo principale piuttosto che lasciarla relegata nel “post” a piè di pagina. Non tutti gli amici vanno a rilegere e sarebbe un peccato perdere un intervento tanto rivelatore.
Impegno dell’OLP a non fare attentati sul territoro italiano.
“Da più “esperti” è stato più volte affermato che in cambio di detto impegno il Governo italiano assunse l’impegno di permettere che il nostro territorio potesse essere usato per il trasporto/trasferimento di armi da parte delle organizzazioni palestinesi.
Lo stesso Cossiga si rese autore di tale affermazione in più di una occasione, e lo fece anche durante la conferenza internazionale sul terrorismo che l’amico Giano Accame organizzò con la regione Lazio qualche anno fa a Palazzetto Venezia; io lo contestai avendo negli anni trattato la questione con la dirigenza OLP e con lo stesso Arafat.
L’ACCORDO ERA NEUTRALIZZAZIONE DEL TERRITORIO ITALIANO CONTRO IL SOSTEGNO POLITICO ALLA CAUSA PALESTINESE.
L’arresto (1979) di Pifano a Ortona, che trasportava i missili STRELA e il processo con condanne dei responsabili, nonostante l’intervento e le minacce di George Habbashe, nonché la dichiarazione di Venezia del 1980 (l’Europa si espresse a favore della causa palestinese) sono la prova del reale impegno assunto fra Moro e Arafat.
I successivi attentati (Fiumicino e Sinagoga di Roma) furono opera di ABU NIDAL, condannato a morte da Arafat e, quindi, interessato a contrastare la politica di quest’ultimo.”
Dunque – aggiungo io – la tesi di qualche magistrato che riteneva esistesse un accordo con l’OLP per il transito delle armi non destinate all’uso in Italia, è frutto di fantasia. Teniamolo a mente.
Commenti
Per carità, la tranquillità nazionale non ha prezzo (anche se comunque una strage a Fiumicino ci fu e qualche bombetta qua e là l’abbiamo avuta anche noi). Ma Moro si accorda coi terroristi di Monaco, Conso si accorda coi mafiosi sul 41 bis; non é che un pezzetto (piccolo piccolo) dello Stato se ne é andato ben prima che arrivasse B. ? GiC
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L’attacco a Fiumicino e alla Sinagoga l’ha fatti ABU NIDAL ( che non era l’OLP) e L’OLP era un ente riconosciuto da molti paesi. L’accordo con la Mafia non risulta, almeno per ora.
Antonio de Martini Senior Partner
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L’ha ribloggato su IL CORRIERE DELLA COLLERAe ha commentato:
Pare che il generale Manenti sia andato in missione diplomatica e non di intelligence a Damasco. L’intento è di ripetere l’operazione di “accordo con l’OLP” che tenne l’Italia immune da attentati per un trentennio. Circa le differenze e le possibilità di successo di questa missione faccio un post stasera, ma è necessario ricordare in cosa consistette l’accordo. Ecco qui l’intervista veridica dell’unico superstite di quella operazione.
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