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LE FALSE INFORMAZIONI E LE CONTINUE VISITE DEI GOVERNANTI ” AMICI” A KIEV RINCUORANO I MORITURI MA ALLUNGANO INUTILMENTE I TEMPI DELLA GUERRA.

UN ESEMPIO ECLATANTE E MOLTO GETTONATO E’ LA BATTAGLIA DEL GRANO. LEGGERE PER CREDERE.

Non un giornalista che controlli le notizie. Non un politico che si renda conto che le sue “visite al fronte” servono unicamente a far resistere gli ucraini alla paura e alla sofferenza e consentire forniture in esenzione delle regole d’appalto per quaranta miliardi USA e quasi altrettanti Europei.

Prendiamo in esame, oggi, le balle sull’approvvigionamento di dei poveri africani e mediorientali.

La prima balla è che il grano americano e canadese è insufficiente, la seconda e che il mercato africano e mediorientale è un mercato già divenuto americano dato che il grano made in USA gode di sovvenzioni doppie rispetto a quello prodotto in Europa ed è ultraconcorrenziale.

La terza balla è che l’Ucraina è il maggior produttore mondiale di grano e più in generale cereali.

Messe assieme , si crea la grande crisi alimentare mondiale destinata ad arricchire ulteriormente i satrapi della Continental grains e della Borsa Merci di Chicago.

Come prova che la verità è un’altra eccoti, caro lettore, le statistiche della FAO. L’ente delle Nazioni Unite per il rilevamento della produzione agricola mondiale che gli USA dichiarano nato a Hot Springs ( USA) nel secondo dopoguerra e che il resto del mondo sa essere nata a Roma come Istituto Internazionale d’Agricoltura nel 1905 a iniziativa del signor David Lubin ( un mecenate ebreo polacco naturalizzato americano) sotto gli auspici di re Vittorio Emanuele III di Savoia.

I dati reali sono reperibili sul web e se le ho rimediate io, può rimediarle qualsiasi giornalista che aspiri a meritarsi questo titolo senza arrossire.

https://www.fao.org/faostat/en/#country/185

https://www.fao.org/faostat/en/#country/230

Apri i link, soprastanti, ( uno riguarda la produzione russa e l’altro quella ucraina) vai in fondo dove vedi l’ultima tabella ( “production”); passaci sopra col mouse e trovi l’ipertesto con tutte le spiegazioni e dati anno per anno. Guardando l’anno più recente, ma anche altri anni a piacere, troverai che la Russia è il primo produttore mondiale e sforna più del doppio della produzione di cereali dell’Ucraina.

La narrativa occidentale accredita l’Ucraina come primo produttore e la colpa del rincaro dei cereali sarebbe dei russi…..Le colpe le ho spiegate nel 2011, in un post del 10 gennaio https://corrieredellacollera.com/2011/01/10/tornano-le-rivolte-della-fame-mediterraneo-in-fiamme-di-antonio-de-martini/

e nel 2012 https://corrieredellacollera.com/2012/07/31/medio-oriente-e-nord-africa-piove-sul-bagnato-la-siccita-in-u-s-a-provoca-aumenti-abnormi-dei-prezzi-dei-cereali-libia-egitto-siria-senegal-minacciati-di-penuria-grave-di-antonio-de-marti/

e nel 2014 https://corrieredellacollera.com/2014/10/19/rivolte-arabe-tanti-jihadisti-vanno-a-combattere-perche-lagricoltura-e-lallevamento-sono-stati-distrutti-dalle-economie-occidentali-ovvero-fin-che-ce-guerra-ce-speranza/

Se le false notizie di questi giorni circolano, provocano rialzi enormi dei prezzi e migliaia di persone moriranno. Ma agli strateghi del Dipartimento di Stato e del Foreign Office britannico non importa.

L’importante è che la notizia passi come una ennesima colpa dei russi.

Dopo una dozzina di balle coordinate di questa portata – tutte con esiti letali per migliaia di innocenti sparsi nel mondo – ogni paese sarà, pensano loro, pronto a fare e sostenere la guerra contri i cattivi russi che affamano e speculano. Diventerà una guerra di difesa, quindi accettabile ai palati delicati delle opinioni pubbliche.

Questa è la ragione per cui cerco, nel mio piccolo e coadiuvato da pochi amici, di sventare il castello di bugie nel quale vogliono imprigionarci per condurci a morire, chi per bombe, chi per fame, chi per fifa.

L’importante è che il manipolo di psicotici pazzi attorno al presidente Biden, continui ad arricchire e il mondo continui a credere allo zio Sam e ai suoi schiavetti che danno la colpa ai russi.

BEI TEMPI, GRANDI AFFARI, GRANDI INVIDIE.

Si dice – ma non si sa chi lo dice- che la neutralità non è più di moda. Due paesi sono stati indotti a fare richiesta di adesione alla NATO. Ebbene, vedrete che presto, smontato il castello di carte truccate, dovremo ringraziare Tajip Erdogan che ha dichiarato che “non vuole rompere né con Putin , né con Zelenski.” Ha aggiunto che “non vuole la terza guerra mondiale“. Si chiama “neutralità positiva” o “equipollenza strategica” che mira costruzione della pace. E non mi importa perché lo faccia. E’ il nuovo volto della neutralità.

Mediterraneo: tutti protagonisti, tranne l’Italia

Qualche  amico mi ha telefonato, esprimendo meraviglia  per  ” i ripetuti attacchi ” alla CIA, se non addirittura alla politica estera USA nel Mediteraneo. Rispondo a uno per chiarirmi con tutti.

La fregata ALVAND iraniana, naviga verso il mediterraneo orientale , dove abbiamo una squadra navale anti traffico di armi. La Alvand lancia missili e noi no.

Sono italiano – anche se a volte non sembrerebbe –  e suggerisco una linea di politica estera vantaggiosa per l’Italia.  Se gli Stati Uniti perseguono una politica buona per loro e cattiva per noi, sento il dovere di dirlo.

Il fatto che  io abbia “azzeccato” una serie di previsioni che sono sotto gli occhi di tutti coloro che hanno letto il blog  dimostra che non parlo a vanvera.

Ho scritto su questo blog  di “Mediterraneo in fiamme” il primo giorno della prima manifestazione,  nel generale scetticismo; ho scritto che tutto il Nord Africa se ne frega della democrazia e cerca pane e lavoro perché messo in ginocchio dalle speculazioni alimentari dei grandi complessi agroindustriali americani. Lo ha confermato il ministro Tremonti alle telecamere del G20 ieri sera, sia pure senza dire  che sono americani. Continua a leggere