http://corrieredellacollera.com
Ho maturato il convincimento che alcuni circoli politici degli Stati Uniti che insidiano Barak Obama abbiano ormai deciso che tra i due avversari principali ( Russia e Cina) , quello da abbattere per primo – e presto – sia la Russia e desiderano farlo partendo dal teatro europeo e usando le armi che i russi padroneggiano meno e loro al meglio: la moneta e i Media.
In tre post consecutivi spiegherò su cosa fondo questa mia analisi e perché l’Europa, a rigore anche la sola Italia , debbano restare fuori dal conflitto, sia che assuma forma di “guerra senza limiti“, sia che volga allo confronto militare diretto o indiretto, come guerra civile vecchia maniera, in Ucraina o in Moldova. O entrambe. Continua a leggere →
Di antoniochedice
|
Pubblicato su banks and finance, economia internazionale, Politica Estera, religione, Storia
|
Contrassegnato dal tag Barak Obama, Boris Eltsin, Giuseppe Stalin, guerra di Cecenia 1992-96, guerra di georgia, Guerra di Siria, guerra russo finlandese, John Erickson, Mino Mini, Richard Sorge, tapering, Vladimir Putin
|
Ha fatto bene il Presidente Napolitano a non incontrare Steinbruck. Ci sarebbe voluto troppo tempo per spiegargli la situazione e in Italia lo aspettano entro il 15 Marzo.
I tedeschi amano l’Italia, ma non la stimano. Gli italiani stimano la Germania, ma non la amano.
Ogni sforzo collaborativo è destinato a fallire, come fallirebbe ogni matrimonio che poggiasse su basi analoghe.
Il primo contatto tra Latini e Germani, avvenne con Caio Giulio Cesare, un altro con un eccessivo carico di testosterone come direbbe Steinbruck; in questa definizione sta un’altra differenza antropologica importante che necessiterà, tra breve, di una illustrazione lampo.
Cesare, giunto in riva al Reno, ordinò di costruire un ponte.
Vista quella meraviglia sorta dal nulla , i Germani dell’altra sponda pronti al combattimento, fuggirono immediatamente ( cfr De bello gallico) . Non avevano mai immaginato che si potesse attraversare il fiume in modalità semplice.
Continua a leggere →
Di antoniochedice
|
Pubblicato su costume, Politica Estera, Storia
|
Contrassegnato dal tag Anfiteatro Flavio, Caio Giulio Cesare, Carlo Magno, de bello gallico, Gesù Cristo, Giorgio Napolitano, Repubblica Democratica Tedesca, Wolfgang Amedeus Mozart, Wolfgang Goethe
|
UNO CHE DIVENTA CINQUE
– E’ il destino subito da AN, il partito fondato a Fiuggi e poi confluito insieme a Forza Italia nel Pdl. Ora Fini considera quella fusione il suo più grave errore politico.
Quello che era stato un partito a due cifre si è scisso in cinque parti: quelli che sono rimasti con Berlusconi nel Pdl; la Destra di Storace, che fu la prima a staccarsi; quelli che si sono accasati con Monti; quelli che stanno con Fini; quelli che hanno fondato Fratelli d’Italia.
Continua a leggere →
Nel 1950 -51 Winston Churchill esclamó ” abbiamo ucciso il porco sbagliato”, ( “we killed the wrong pig”) ma si sa, era un depresso cronico.
All’epoca, la guerra fredda era al suo punto più “caldo” e Stalin sembrava immortale e minaccioso più che mai.
Sir Winston alludeva al dibattito durato per tutti gli anni trenta, tenutosi nell’impero e negli USA circa la necessità di eliminare le grandi dittature e quale per prima.
Continua a leggere →
41.907097
12.475005
Ricordiamo tutti Castellorizo, l’isola in cui fu girato il bel film di Gabriele Salvatores “Mediterraneo”. L’isola é vicinissima al continente anatolico, in mano turca dalla presa di Costantinopoli( 1453).
Il Mediterraneo unisce più che dividere. Il fatto é stato provato da un avvenimento più unico che raro: un abitante di , Castellorizo, Tsikos, ha sposato una cittadina turca – Hurigiour abitante a Kas sulla costa prospiciente. Continua a leggere →
Di antoniochedice
|
Pubblicato su costume politico, economia internazionale, Politica Estera, Storia
|
Contrassegnato dal tag Ali Babatzan, Angela Merkel, battaglia di Stalingrado, castelloroza, Dimitri Tsidras, Giorgio Papandreu, Karolos Papoulias, Konrad Adenauer, Matrimonio misto greco-turco, mito del ratto di Europa, politica turca verso la Grecia, presa di Costantinopoli
|
Di Nicolas Sarkozy , il finto gollista , ne hanno abbastanza anche i seguaci di Marine Le Pen, se il 53 % ha dichiarato che , al secondo turno, avrebbe votato per Hollande ( il 26%) o si sarebbe astenuto( il 27%).
I centristi di Bayrou voteranno Hollande al 36% ( contro il 41 per Sarkozy) mentre la sinistra di Melanchon voterà al 92% per Hollande ed al 2% per Sarkozy.
La destra europea commette un errore fatale a credere che si tratti di una vicenda che la riguarda solo marginalmente. Ha avuto un ventennio per pensare e creare la Nuova Europa e l’ha sprecato. Non avrà una seconda opportunità.
Il tempo dei Berlusconi, Sarkozy e delle Merkel è scaduto, sono stati pesati e trovati mancanti.
Continua a leggere →