Ieri un gruppo di sessanta giovani israeliani, rappresentati da una diciassettenne ( Dafna Rothstein Landman), ha firmato una dichiarazione ufficiale di rifiuto di far parte dell’ “esercito di occupazione” israeliano.
Il rifiuto,in un momento delicato del “negoziato di pace” che sta giungendo alla fine dei nove mesi previsti dal Dipartimento di Stato americano per la conclusione della trattativa e all’obbligo recentissimo di servizio militare imposto agli ultraortodossi esonerati fino a pochi giorni fa.
Netanyahu, ha chiesto di riconoscere la giudaicità dello Stato di Israele: è un implicita ammissione che prima o poi ci sarà un solo Stato con due popoli e vuole avvantaggiarsi per la futura coabitazione?
-
Unisciti a 1.130 altri iscritti
-
Accessi al Blog
- 1.195.201 visite
-
Articoli recenti
- Antonio de Martini ci ha lasciati
- STANNO IMPOSTANDO IL MERCATO DEL FUTURO: QUELLO DEI TRAPIANTI. ECCO UN MIO VECCHIO ARTICOLO CON PREZZI IMBATTIBILI
- NEL DECIMO ANNIVERSARIO DELL’AVVERTIMENTO DATO….
- SIAMO AL BIVIO DI UNA ESCALATION MOLTO PERICOLOSA TRA DUE ELEZIONI : MAGGIO 23 E GENNAIO 24. UNO POTREBBE PERDERE LA TESTA.
- ANCHE IL GIAPPONE FU CONVINTO AL LIBERO COMMERCIO CON LA FLOTTA E IL SUO SUPER SUCCESSO AL NUOVO GIOCO, SCHIACCIATO CON LE ATOMICHE.
-
Archivi
- luglio 2023
- marzo 2023
- febbraio 2023
- gennaio 2023
- dicembre 2022
- novembre 2022
- ottobre 2022
- settembre 2022
- agosto 2022
- luglio 2022
- giugno 2022
- Maggio 2022
- aprile 2022
- marzo 2022
- febbraio 2022
- gennaio 2022
- dicembre 2021
- novembre 2021
- ottobre 2021
- settembre 2021
- agosto 2021
- luglio 2021
- giugno 2021
- luglio 2020
- Maggio 2019
- settembre 2018
- agosto 2018
- giugno 2018
- Maggio 2018
- aprile 2018
- marzo 2018
- febbraio 2018
- gennaio 2018
- dicembre 2017
- novembre 2017
- ottobre 2017
- settembre 2017
- agosto 2017
- luglio 2017
- giugno 2017
- Maggio 2017
- aprile 2017
- marzo 2017
- febbraio 2017
- gennaio 2017
- dicembre 2016
- novembre 2016
- ottobre 2016
- settembre 2016
- agosto 2016
- luglio 2016
- giugno 2016
- Maggio 2016
- aprile 2016
- marzo 2016
- febbraio 2016
- gennaio 2016
- dicembre 2015
- novembre 2015
- ottobre 2015
- settembre 2015
- agosto 2015
- luglio 2015
- giugno 2015
- Maggio 2015
- aprile 2015
- marzo 2015
- febbraio 2015
- gennaio 2015
- dicembre 2014
- novembre 2014
- ottobre 2014
- settembre 2014
- agosto 2014
- luglio 2014
- giugno 2014
- Maggio 2014
- aprile 2014
- marzo 2014
- febbraio 2014
- gennaio 2014
- dicembre 2013
- novembre 2013
- ottobre 2013
- settembre 2013
- agosto 2013
- luglio 2013
- giugno 2013
- Maggio 2013
- aprile 2013
- marzo 2013
- febbraio 2013
- gennaio 2013
- dicembre 2012
- novembre 2012
- ottobre 2012
- settembre 2012
- agosto 2012
- luglio 2012
- giugno 2012
- Maggio 2012
- aprile 2012
- marzo 2012
- febbraio 2012
- gennaio 2012
- dicembre 2011
- novembre 2011
- ottobre 2011
- giugno 2011
- Maggio 2011
- aprile 2011
- marzo 2011
- febbraio 2011
- gennaio 2011
- dicembre 2010
- novembre 2010
- ottobre 2010
- settembre 2010
- Afganistan Africa Alcide De Gasperi Aldo Moro Algeria Angela Merkel arabia saudita Banca Centrale europea Banca d'Italia Barak Obama Bashar el assad Benjamin Netanyahu Beppe Grillo Berlusconi bilancio dello stato Charles De Gaulle CIA Cina corruzione David Cameron debito pubblico economia Egitto ENI FMI Fondo Monetario Internazionale Francia Francois Hollande gheddafi Giorgio Napolitano guerra di Libia Guerra di Siria Hamas Hezbollah Hilary Clinton Hillary Clinton Ignazio La russa India irak Iran ISIS Israele Joe Biden john kerry Libano Libia mario draghi mario monti Matteo Renzi Muammar Gheddafi Mubarak NATO New york times NICOLAS SARKOZY ONU Osama ben Laden Pakistan Papa Francesco Randolfo Pacciardi Russia Saddam Hussein Silvio Berlusconi Siria Stati uniti Stupidità Sudan Tajip Erdogan Tajip Erdoghan Tunisia Turchia Ucraina Unione Europea USA Vladimir Putin Wolfgang Schauble
-
Pagine
- About
- DUE ANNI SULL’ALTALENA. TROPPI PER NON FINIRE COL CULO PER TERRA.
- DUE NUOVI LEADER MEDITERRANEI: MATTEO RENZI E ABDELFATTAH SISSI. COMPARAZIONE SUI RISULTATI. di Antonio de Martini
- IL TERMINE “BLOG” HA UN SIGNIFICATO PRECISO. QUALCUNO CREDE CHE SIA CASA SUA E FINISCE CANCELLATO.
- VERSIONE INTEGRALE Di “LO STRANO CASO DEL SIGNOR FIRTASH E DEL SIGNOR ALIEV OVVERO COME LA NEUTRALITA’ PUO’ INFLUIRE SULLA TUA VITA” di Antonio de Martini
-
Meta
-
Unisciti a 1.130 altri iscritti
Commenti
L’ha ribloggato su Il Blog di giornalismo economico e finanziario.
"Mi piace""Mi piace"
Col riconoscimento mondiale di stato ebraico (o giudaico) Israele dovrebbe amaramente rinunciare a essere uno stato moderno. Non costituirebbe questa una sconfitta morale troppo forte per diventare principio fondante di uno stato?
Se infatti l’elemento costitivo fosse quello etnico-culturale, lo stato risulterebbe fondato su un elemento tribale. Se fosse quello religioso, diventerebbe uno stato clericale.
In entrambi i casi rinuncerebbe a essere uno stato democratico. Nel senso auspicato da quella parte della diaspora ebraica che negli anni ’30-40 chiamava la Palestina “la patria comune del popolo ebraico che vi ritorna e del popolo arabo che la abita”. La Palestina è rimasta la stessa. Salvo che da alcuni decenni – con uno scivolamento linguistico che ha sostituito sillabe dolci con suoni più duri – viene comunemente (non unanimamente) chiamata Israele e territori occupati.
Inoltre: l’idea di trasformare tutti gli arabi e gli altri israeliani non ebrei (circa il 25% della popolazione attuale) o i loro figli in stranieri in patria non sarebbe un destino troppo paradossale per persone che per secoli lo subirono?
In un discorso del 1938 David Ben Gurion disse: “Let us not ignore the truth among ourselves … politically we are the aggressors and they defend themselves … The country is theirs, because they inhabit it, whereas we want to come here and settle down, and in their view we want to take away from them their country”.
Se due popoli non riescono più a fare uno stato forse più che altro è perché tre Sharon, Olmert e Netanyahu messi insieme non riescono più a fare un leader politico.
"Mi piace""Mi piace"
Ancora: la proposta mediata da Kerry (altro diplomatico di non alto profilo) relativa a due popoli due stati è accompagnata dal solo riconoscimento delle risoluzioni 242 e 338 del Consiglio di sicurezza dell’ONU, a esclusione di tutte le altre.
Ciò produrrebbe effetti del tutto analoghi a quelli già descritti nel 1995 da Shimon Peres, quando annunciò trionfante: “the deal kept the following in Israeli hands: 73 percent of the lands of the territories, 97 percent of security and 80 percent of the water”.
Teniamo conto dell’attuale tasso di accrescimento demografico dei palestinesi. Potrebbero davvero gli israeliani figli della diaspora europea recintare con le loro stesse mani quello che per gli arabi diventerebbe domani un enorme campo di concentramento, dopodomani una camera a gas?
"Mi piace""Mi piace"
In realtà sarebbe un unico Stato per un unico popolo diviso solo da religioni diverse. Ma fra Bosone di Higgs e scoperta delle onde gravitazionali della radiazione di fondo con conferma provata del Big Bang le religioni sono ormai un giocattolo rotto. Dobbiamo essere ottimisti
"Mi piace""Mi piace"
L’ha ribloggato su CI DISPIACE….MA VINCEREMO NOI!.
"Mi piace""Mi piace"