i nemici del mondo arabo-islamico parlano di “attentati in tre continenti”, come fossero realizzati da una stessa mente e braccio. I banalizzatori provinciali contano i morti della propria provincia come fece il sindaco di Torino a marzo per l’attentato del Bardo..
Gli amici del mondo arabo-islamico fanno notare che gli attentati sono ormai all’ordine del giorno.
Il fatto che invece produrrà conseguenze geopolitiche è l’attentato alla moschea sciita a Kuwait city, non perché ci siano stati dei morti e nemmeno perché si è trattato di una moschea. Meno che mai perchè si è trattato di un luogo di culto sciita. Continua a leggere →
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LA PREVISIONE
Ricordo una vecchia barzelletta di ambiente napoletano che illustra una situazione comune a gran parte del Mediterraneo. Un Agente del KGB giunto a Napoli in cerca di un suo corrispondente, si perde nei quartieri spagnoli e cerca di orientarsi con caute domande a una comare affacciata al balcone di un vecchio palazzo. Risposta spiazzante: ” vulite Pascualino o’spione? Sta qua, al secondo piano, interno sei.” Continua a leggere →
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1) Aggiornare le tecniche di combattimento: Quando nel 1980 il generale KENAN EVREN fece il colpo di stato in Turchia, vidi i militari di pattuglia a due a due camminare a venti passi di distanza l’uno dall’altro per non essere falciati dalla stessa raffica di kalashnikov. Questo elementare provvedimento, dopo 35 anni, da noi non viene ancora applicato a casa nostra. Continua a leggere →
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