Ricordiamo tutti un defunto ministro dell’economia – Tommaso Padoa Schioppa – che definì bamboccioni i giovani italiani che restavano a casa in famiglia, mentre nel nuovo mondo ci si tuffava con slancio nella vita e negli studi, abbandonando la mamma.
Peccato sia morto, perché vorrei poter essere
più mordace nella considerazione che segue.
Il Canada, uno dei paesi che ci sbattono sotto i denti ad ogni pie sospinto, nel nuovo bilancio ha appena fatto un ” write off” .
Per chi non conoscesse questo termine, si tratta di ” mettere una croce” su un credito vantato, ma che si riconosce come non esigibile.
Un ” write off” di 516 milioni di dollari sono una cifra variante tra gli ottocento miliardi di vecchie lire e i novecento.
Cosa è stato cancellato? Semplice il credito vantato dallo stato nei confronti dei giovani che hanno fatto i loro studi universitari ottenendo un prestito d’onore che poi non hanno rimborsato.
Il Canada presta ai suoi studenti un massimo di novemila euro l’anno cadauno, rimborsabili in 15 anni. Evidentemente non sono molti i rimborsi, anche tenendo conto che il Canada privilegia l’immigrazione di laureati ed ha 34 milioni di abitanti.
Cadono tre miti:
A) i giovani americani del nord che si mantengono da soli.
B) i giovani anglosassoni che mantengono la parola data allo stato che offre loro prestiti senza garanzia e li vede rimborsati.
C) le università che fanno pagare tasse salate agli studenti che nessuno contesta per autocoscienza. ( tranne le recenti manifestazioni concluse si con sei feriti).
In quella terra felice, in realtà il meccanismo creditizio e tutta la panoplia descritta esistono, ma è tutto sulla carta. Ogni X anni, si azzera e si ricomincia.
In Italia, si va all’Università a spese della propria famiglia e si scopa in automobile ; mi pare più sano, specie per l’alimentazione e l’incentivazione del desiderio per non parlare della stiratura delle camicie.
Abbiamo capito che al ministero dell’Economia deve sempre andare un ammiratore dei modelli anglosassoni, ma non si potrebbe coniugare questa attitudine con un minimo di intelligenza? Farebbe bene anche al dicastero.
Commenti
Pero’ il Canada non e’ gli USA. Li’ il socialismo e’ meno applicato e chi non restituisce rischia anche di trovarsi con le mutande in mano. La correttezza e’ anche legata all’applicazione piu’ o meno proporzionata della pena, e ci sarebbe ben di piu’ da dire nel fare i paragoni. Una battuta rimane tale.
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Caro Antonio,
Sei uno dei miei miti, da quando ti ho conosciuto.
Però, per dirla con le parole di un personaggio di un film di Verdone (di quando Verdone era ispirato e creativo) “stai a perde’ colpi”.
Non é da te generalizzare così semplicisticamente. Il Canada é un paese delle americhe, confina solo con gli USA e per questo molti lo considerano una sorta di appendice naturale degli USA. Non é così, per storia e cultura il Canada é molto più simile all’Europa che ai suo vicino a stelle e strisce. Ha pochi abitanti, un territorio immenso (gli USA ci entrerebbero diverse volte) che molti considerano una landa ghiacciata, desolata e inutilizzabile. Questo é invece il nocciolo della questione: quella landa desolata é uno dei pezzi di terra emersa più ricchi di minerali. Il Canada può permettersi quel write-off perché, come e ancor più del mio caro Sudafrica sola dove ti scrivo, facendo un buco per terra estrae, in poco tempo e da costi assai bassi, risorse che potrebbero risanare anche i disastrati conti pubblici italiani.
Noi avremmo una risorsa simile, il patrimonio culturale e archeologico, ma dovremmo avere il coraggio di non demonizzare la gestione privata (e profittevole) di quei beni.
Le miniere canadesi sono private, tutte! Pagano royalties pazzesche allo stato e fanno comunque grandi profitti
Se la destra italiana fosse e fosse stata liberista anziché sociale, oggi forse faremmo discorsi diversi. O forse no.
Cristiano M. Sassolini
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La “bolla” dei prestiti d’onore sta esplodendo anche negli USA. Ci sono due articoli non recentissimi ma interessanti su http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/12/21/debiti-universitari-usa-collassano/447586/ e su
http://www.roars.it/online/prestiti-donore-negli-usa-luniversita-e-una-rovina/
Il problema secondo me é che fare debiti ad un certo punto é quasi sempre una rovina se alla fine qualcuno deve comunque ripagarli, come oltre tutto é anche, sempre fino a un certo punto, moralmente corretto.
Nell’antico Israele, come si sa, vigeva (Lev 25,8 ss) il costume del “giubileio” e come dice lo Scrittore “ciascuno tornerà in possesso del suo”. Ma chi glielo dice oggi alla banche ? GiC
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Per me ha risposto Gicecca, che ringrazio. Rispondo a tutti gli interlocutori incluso uno in linea privata da Filadelfia.
Prendo atto della impossibilità di dichiarare bancarotta sul prestito studentesco ome mi dice Fred da Filadelfia.
Prendo atto che il Canada se lo può permettere di regalare cinquantamila borse di studio annuali perché è ricco ( Cristiano dal sud Africa), premesso che non chiedo permesso a nessuno per fare battute ( A Stavole), il punto a mio avviso è che anche i giovani italiani saprebbero uscire di casa se ricevessero 9.000 euro annuali da restituire a quindici anni. Forse.
Devo aver calcato molto sulla mancata restituzione, deviando l’attenzione di tutti dal punto centrale. Me ne scuso.
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L’ha ribloggato su IL CORRIERE DELLA COLLERAe ha commentato:
I bamboccioni e i bischeri
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