ATENTATO RIUSCITO IN LIBANO A UN COMANDANTE DEI GUARDIANI DELLA RIVOLUZIONE IRANIANA.

Il generale Hassan Shateri, ” in missione di cooperazione e ricostruzione” del sud-Libano, è rimasto vittima di un attentato sulla strada tra Beirut e Damasco.
Non è dato al momento di sapere in quale punto della strada si sia verificato l’attentato e se al di qua o al di là della frontiera siro libanese.

Certo è che gran parte della strada ( 90km su 135) si svolge in territorio libanese e nella parte di territorio ben controllato da Hezbollah ed è quindi possibile che l’attentato sia stato compiuto in territorio siriano, dove una manovra di sganciamento sarebbe più facile da realizzare.
Si tratta quindi di un attentato ben preparato e ben condotto ( probabilmente guidato da un drone) che il portavoce dei guardiani della rivoluzione ha attribuito a ” Israele e ai suoi mercenari” promettendo vendetta a breve .
Resta il dubbio se si tratti di una azione mirante all’ indebolimento del presidente uscente Ahmadinejad in vista delle elezioni politiche iraniane, oppure di eliminazione di esperti di guerra elettronica in vista della preparazione dell’ attacco di primavera minacciato da quasi un anno.

Al funerale del generale, svoltosi a Teheran, hanno partecipato i più alti esponenti del regime.
Se il ” martire caduto sulla via della Palestina” come è stato definito, verrà immediatamente sostituito, si potrà dedurre che si è trattato di un’azione preparatoria dell’attacco all’Iran che necessita di immediata sostituzione per la riattivattivazione delle necessarie contromisure elettroniche.
La pompa del funerale autorizza a pensare ad una interpretazione politico-elettorale dell’accaduto.

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Commenti

  • Avatar di Donato Donato  Il febbraio 16, 2013 alle 11:24 PM

    IMHO è il primo passo di una serie di aggressioni armate, la fase finale del progetto
    del “Grande Medio Oriente”

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    • Avatar di antoniochedice antoniochedice  Il febbraio 17, 2013 alle 12:07 am

      Credo proprio che non sia così, anche se è di poche ore fa la notizia che il capo dell’intelligence militare iracheno è saltato in aria assieme a tre guardie del corpo in quel di Mossul.
      L’assassinio politico è merce corrente in questa tormentata zona e un progetto politico che miri a egemonizzare il Levante o addirittura il Vicino Oriente comporta ben altro che un paio di guerre condite con omicidi.
      Per conquistare il Levante, bisogna conquistare i cuori di chi ci abita ed intimorirli ad un tempo. Qualcuno riesce a farsi rimpiangere,
      ma nessuno farsi amare.
      Guardano al petrolio e basta.

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  • Avatar di Donato Donato  Il febbraio 17, 2013 alle 12:23 am

    Difatti è solo l’inizio seguiranno provocazioni ed attentati a raffica

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    • Avatar di antoniochedice antoniochedice  Il febbraio 17, 2013 alle 12:27 am

      Ci sono sempre stati, solo che in questo periodo l’attenzione dei media li proietta in occidente.

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