OBAMA E IL BREXIT, OVVERO ECCO L’ALTERNATIVA DEL DIAVOLO di Antonio de Martini

Molti lettori chiedono come mai il governo degli Stati Uniti sia tanto silenzioso in occasione di questa crisi britannica. Trovate la risposta in questa analisi storico-politica pubblicata nel maggio 2014 ( e ribloggata nel marzo 2015) dedicata alla crisi ucraina, ma in realtà, dalla riunificazione tedesca in poi, ogni crisi è una crisi europea.                                      Per chi volesse l’originale del testo, gli basterà battere nella finestra di “cerca”  il titolo ” Si scrive Ucraina ma si legge Germania.”

“Per capire come mai la rana ucraina- un paese senza arte, parte e identità sul cui suolo passano dei gasodotti- venga gonfiata fino all’inverosimile dai principali media del mondo e perché gli Stati Uniti premano tanto sulla U.E. perché sanzioni la Russia inimicandosela, bisogna fare un breve corso di storia e di geopolitica di cui anticipo le conclusioni in corsivo per chi non avrà la pazienza di leggere l’intero testo e che ci porterà a constatare come la geopolitica tedesca, da Bismarck in poi, non abbia mai cambiato direzione se non durante la parentesi della costruzione europea post 1945. Esistono forti correnti economiche e di pensiero che pensano di cambiare registro e gli USA si preoccupano di eventuali scelte geopolitiche indipendenti tedesche.

“La costruzione europea ha iniziato ad andare in crisi con le prospettive storico-politiche aperte dalla unificazione tedesca e il crollo dell’URSS; sta scricchiolando con la crisi dell’Euro e rischia il crollo definitivo alla prossima sfida.

Una strategia geopolitica indipendente della Germania significherebbe una nuova guerra mondiale a breve. L’Ucraina è l’offerta che gli USA fanno alla Germania per allontanare ( per dieci anni ?) il fantasma di Otto von Bismarck e del rapporto stretto con la Russia. Se l’operazione separazione non dovesse funzionare, il mondo sarebbe in serio pericolo. Per questo ritengo che in Italia debba nascere un movimento popolare in favore della neutralità. E presto.

Gli USA non possono tollerare una uscita della Germania dalla zona euro e dall’Europa perché significherebbe la necessità di una nuova strategia geopolitica per la Germania e questa non potrebbe che tendere verso una intesa russo tedesca che rivoluzionerebbe gli equilibri militari e politici del globo. E’ intuitivo anche che non possono lasciar crescere l’ euro perché il suo successo suonerebbe come campana a morto per il dollaro USA e la fine del ruolo degli Stati Uniti come detentore del quasi monopolio della valuta degli scambi internazionali.

Di qui l’urgenza assoluta per il governo Obama della conclusione del trattato TAFT che creerebbe una comunità industrial-commerciale nord atlantica rendendo impensabili e non vitali eventuali alternative.

Fatte le conclusioni, passiamo all’antefatto per i lettori più pazienti.

1) All’indomani del Congresso di Vienna ( 1815), il mondo si trovò gestito dagli alleati che avevano sconfitto Napoleone: Russia, Austria-Ungheria a est e Inghilterra e Francia a ovest. Queste potenze pensarono di tornare a incontrarsi e scontrarsi nelle “terre di mezzo”, Italia e Germania che non rappresentavano entità geopolitiche, ma secondo l’espressione del principe di Metternich erano espressioni geografiche, divise com’erano in numerosi statarelli neutralizzantisi a vicenda.

Le cose non tornano mai come “prima della guerra”. Le incursioni napoleoniche in Europa produssero movimenti nazionalistici e indipendentistici che portarono alla unificazione di questi territori (Germania e Italia) in entrambi i casi sotto la guida dello stato più militarizzato delle rispettive regioni.

2) La Germania, diventata un impero nel 1870 dopo la sconfitta della Francia, ebbe una economia inizialmente equilibrata – tra la Prussia agricola e la Renania industrializzata la bilancia dei pagamenti era in equilibrio – si lanciò in una politica di espansione anche per recuperare i due secoli di ritardo nello sfruttamento delle colonie. Questo protagonismo politico alimentò il revanscismo francese, mentre il programma navale del Kaiser Guglielmo lo pose in contrasto con l’Inghilterra. Le due vecchie rivali si coalizzarono ( da Fashoda in poi) e con l’alleanza tra Russia e Francia fissarono i chiodi della bara del Kaiser. Alfred Milner si occupò dello scoppio del conflitto e del “buon diritto” degli alleati della Intesa. La Germania non tenne conto del monito dei suoi grandi vecchi ( von Moltke ” rafforzate l’ala destra” e Bismarck ” allearsi con la Russia”) e ad onta dell’aver estromesso i russi dal conflitto con una brillante operazione di intelligence del colonnello Nicolai, perse la guerra. Era entrato in ballo un nuovo superpower: gli USA.

3) Dopo la prima guerra mondiale, che per un primo tempo sembrò aver liquidato il contenzioso franco tedesco, con l’avvento di Hitler al potere e la scelta di una geopolitica indipendente ( La teoria dello spazio vitale) da parte del Reich (e i tentativi di entrare in possesso di porzioni di territorio ( ” dove vivevano popolazioni tedesche”) destinato dal trattato di Versailles ad altri paesi) creò la situazione di tensione ad onta dei periodici tentativi di apeasement (Locarno, Monaco). L’annunzio del patto Germano sovietico del 1939 ( il 23 agosto) precedette di poco l’arrivo della guerra ( il 3 settembre).

4) Dopo la rovinosa sconfitta del 1945 la Germania non ha più avuto intenzioni di definire una geopolitica indipendente e si è a mano a mano integrata nei dispositivi predisposti dai vincitori della guerra mondiale accettando la comunità europea, la NATO, il Consiglio d’Europa, l’OSCE ecc.

Tutte queste organizzazioni erano state pensate per evitare che la Germania rinnovasse la sua tradizionale rivalità nei confronti della Francia creando nuove tensioni in Europa.

5) L’intesa Franco Tedesca del 1967 tra De Gaulle e Adenauer (statisti che conoscevano le leggi della geopolitica) condusse questi due paesi all’avanguardia in Europa. L’Italia non aderì, invitata, per non dispiacere all’Inghilterra su insistenza di La Malfa & co. che chiedevano un asse Roma-Londra.

6)Dopo la riunificazione tedesca, l’integrazione tra le economie francese e tedesca iniziò a mancare. La Francia con forte componente agricola aveva supplito all’assenza della Prussia nel bilanciare l’ economia della Renania e le due economie vissero di concessioni reciproche, spesso a spese degli altri partner, specie mediterranei.

7)La nascita dell’Euro e della Banca Centrale Europea – costruita sul modello della Bundesbank tedesca col solo mandato di combattere l’inflazione – pose le basi per una crescita disuguale tra i paesi contraenti e la apodittica convinzione teologica che alle crisi economiche si deve reagire con l’austerità (non suffragata da alcun elemento scientifico) sta lavorando il fegato dei paesi mediterranei mentre la Germania ebbe tutto l’appoggio dei partners quando si trattò di riunificare i due monconi di paese dopo la caduta del muro ( 1989).

La caduta dell’URSS prima di allora non “abbinabile” ad altri partners occidentali, ha posto la Germania di fronte allo stesso dilemma con cui si confronta Israele: entrambi sono paesi privi di profondità territoriale e vulnerabili ad attacchi concentrici e di sorpresa.

8) Una rottura tra la Germania e i partner europei – sia politica o sia economica – costringerebbe la Cancelliera Merkel ad una situazione da paria – come oggi il turco Erdoghan – di indecisione tra una geopolitica che guardi a est ed un aumento della immigrazione che a questi livelli sarebbe suicidaria per l’identità tedesca.

Mentre “capricci alla turca” ( come ad es la recente assegnazione del sistema difensivo missilistico antiaereo ai cinesi, con i russi in seconda posizione) possono essere tollerati , salvo un regime change alla prima occasione, per la Germania, le sue tecnologie i suoi capitali, i suoi contatti politici, un rapporto organico con la Russia avrebbe un solo significato: relegare gli USA tra le potenze di seconda schiera e togliergli il dominio del mondo.

Logico che l’idea non piaccia agli americani, logico che vogliano opporsi in ogni modo, logico che offrano ai tedeschi l’Ucraina – in tutto o in parte – col suo serbatoio di mano d’opera, terreni agricoli e risorse boschive di grande importanza, per non parlare del vantaggio di essere a 300km da Mosca. Questa ipotesi fa innervosire i russi e che potrebbe scavare un fossato coi tedeschi, ma per ora i russi fingono di temere l’istallazione di rampe missilistiche in Ucraina.

Per un missile avanzare di trecento Km non è nulla, per i carri armati essere a 300 Km dalla capitale è tutto. Questo dovrebbe dare da pensare agli analisti russi.

Ecco a mio parere il perché delle pressioni USA per far schierare aspramente e personalmente la Merkel, la previa pubblica informazione che le sue comunicazioni più private erano monitorate, ecco perchè la pausa negli attacchi all’Euro.

Se la Merkel non si schiera con l’occidente e non litiga con Putin, sarà segno, per gli analisti americani, che vuole fare il Bismarck in gonnella.

Quanto a noi, nella prima guerra mondiale restammo neutrali per dieci mesi. Nella seconda restammo neutrali ( “non belligeranti”) per altri dieci mesi. Sappiamo come è andata. Sarebbe ora di seguire i consigli di neutralità che all’epoca diedero Giolitti e Benedetto Croce e non di seguire quelli di un D’Annunzio lubrificato ( come Mussolini) dall’oro francese. Nel secondo conflitto, addirittura, ci tuffammo a titolo gratuito.”

Pubblicità
I trackback sono chiusi, ma puoi postare un commento.

Commenti

  • SC  Il giugno 28, 2016 alle 10:16 am

    “Per un missile avanzare di trecento Km non è nulla, per i carri armati essere a 300 Km dalla capitale è tutto. Questo dovrebbe dare da pensare agli analisti russi”. : dipende dalle testate installate…..
    fortunatamente i russi hanno i sistemi missilistici piu’ avanzati al mondo e con glonass si sono resi indipendenti anche per la georeferenza avanzata.
    Il dollaro ha gia’ un piede nella bara, da quando gli Usa hanno tentato di gabbare i cinesi con la conversione dei debiti da Usd ad Amero…
    Dimenticavo Londra sta diventando l’hub piu’ grande del mondo in yuan e l’uscita di Uk dalla gabbia di socialismo reale che e’ l’ “europa” ha gia’ capito come andranno le cose.Lunga vita alla regina (chi potrebbe subentrare non ha una frazione della lungimiranza di Elisabetta)….

    "Mi piace"

    • antoniochedice  Il giugno 28, 2016 alle 10:36 am

      Bere la mattina? Solo tè prego. Nè limone nè latte.

      "Mi piace"

      • SC  Il giugno 28, 2016 alle 1:45 PM

        Preferisco una robusta colazione, siccome per lanciare un missile con testata nucleare dall’ucraina tra comando ed arrivo a Mosca dal confine ucraino ci vanno meno di 2,5 minuti. Non bevendo caffe’ (colazione veloce italiana per antonomasia) avrei pochissimo tempo per decidere le necessarie contromisure (se fossi russo ed al comando dei sistemi difensivi di intercettazione e deterrenza).
        Il succo del discorso e che le distanze contano… anche per i missili e specie per evitare errori di deterrenza…

        "Mi piace"

      • antoniochedice  Il giugno 28, 2016 alle 4:33 PM

        Lei dovrebbe smettere di giocare al dottor stranamore lo lasci fare ai militari.

        "Mi piace"

      • SC  Il giugno 28, 2016 alle 6:44 PM

        I militari obbediscono, c’e’ bisogno di gente che sappia anche far di conto in maniera razionale: non ho mai imparato ad obbedire…. e trovo insopportabile obbedire a persone prive di logicita’…

        "Mi piace"

      • antoniochedice  Il giugno 28, 2016 alle 7:16 PM

        Pensi a rispettare le competenze altrui, senza menare il cane per l’aia…..
        Le tecnologie militari sono infarcite di disinformazioni. Se non si è esperti si prendono abbagli ” alla Mussolini”.

        "Mi piace"

      • SC  Il giugno 28, 2016 alle 7:57 PM

        la competenza dei militari con (rispetto) e’ obbedire, ed usare i gingilli tecnologici che gli vengono affidati. Tali gingilli, hanno dei parametri, dei tempi di preparazioni misurabili, dei limiti fisici e meccanici ecc. ecc.
        Studiano i gingilli si possono capire molte cose: solitamente e’ roba da analisti.
        Se gli analisti sono seri, si fa’ come i tedeschi ed i russi, se si gioca si fa come i turchi: Erdogan ha inviato una lettera di scuse a Putin e l’ha contattato scodinzolante….
        Mussolini, lo lasci stare: principalmente e’ stato vittima di se stesso ed ha distrutto un paese.. se avesse avuto degli analisti “puri” certe sciocchezze se le sarebbe risparmiate… Poi per sua fortuna non c’erano missili che viaggiavano a 20 volte la velocita’ del suono

        "Mi piace"

      • antoniochedice  Il giugno 28, 2016 alle 8:01 PM

        Lei ha una visione sabauda dei militari e della loro funzione e non ha idea di cosa sia uno Stato Maggiore e come lavori.

        "Mi piace"

      • SC  Il giugno 28, 2016 alle 8:46 PM

        gli stati maggiori pullulano di analisti : in alcuni vengono tenuti in considerazione in altri meno…
        ma alla fine un militare deve obbedire, al limite mi puo’ dire visione prussiana… sabauda proprio no… né 🙂

        "Mi piace"

      • antoniochedice  Il giugno 28, 2016 alle 10:17 PM

        Sabaudissima.
        La visione del militare coglione e obbediente è sabauda al 100%.
        Quando il premier di Weimar , Brüning mi pare, chiese al generale Schleicher ” con chi sta la Reichwher ? “, si sentì rispondere ” l’esercito sta con me”.
        Il piano della guerra Franco-Prussiana fu opera di von Moltke e certamente non di Bismark.
        I cambiamenti apportati nel 1914 da un incompetente favorito dell’imperatore furono invece fatali
        Quando l’esercito prussiano seguiva il principio della Fuherarmee (esercito di capi) il ministro della Difesa era un militare, non viceversa con conseguenze tipo ” i due marò”.

        Le consiglio la lettura de ” La nemesi del potere” Storia dello Stato Maggiore tedesco dal 1918 al 1945. di John Weheeler-Bennet.
        Feltrinelli. E se preferisce ” Storia dello Stato Maggiore sovietico” di John Erickson, sempre Feltrinelli.
        Mi prometta di non aprire più bocca sul tema fino a che non li ha letti e fatti propri. Quando avverrà , mi mandi il msg : ” Savoie bonne nouvelles” che , come certamente sa, era il motto del Savoia Cavalleria.

        "Mi piace"

      • SC  Il giugno 28, 2016 alle 10:25 PM

        leggero i due libri certamente, ma non le garantisco di non considerare il tema:
        1) il tema per me e’ troppo ghiotto
        2) le mie argomentazioni sono supportate dai fatti
        3) non le mandero’ mai un messaggio del genere:
        1) i savoia sono stati una disgrazia per i popoli italici
        2) la cavalleria (dei savoia e non) e’ morta e sepolta almeno fino a che non ci sara’ uno scontro termonucleare (che non auspico) dovuto a scelte scellerate di qualche spicopatico, o ad errori di sensori e trasduttori senza un debito tempo per analizzare tali segnali (come e’ gia’ accaduto nel passato…)

        "Mi piace"

      • antoniochedice  Il giugno 28, 2016 alle 10:27 PM

        ” le mie argomentazioni sono supportate dai fatti” . Non siamo in pretura. Li citi, li citi

        "Mi piace"

  • Grog  Il giugno 28, 2016 alle 12:00 PM

    Vedrete i carri armati russi fare il pieno negli autogrill dell’Agip e mettersi in coda per un panino con la frittata ed un bicchiere di lambrusco.

    "Mi piace"

  • SC  Il giugno 28, 2016 alle 10:34 PM

    Molto spesso i vertici militari e coloro che prendono decisioni strategiche non sono come gli altri militari. Se i militari non fossero votati all’obbedienza (od alla paga mercenaria) ci sarebbe il caos, cosa intollerabile in prussia, in francia, come in savoia. Ovviamente non so’ in italia…

    "Mi piace"

    • antoniochedice  Il giugno 28, 2016 alle 10:46 PM

      Badi che rompere gli specchi porta jella….
      Buona notte

      "Mi piace"

      • SC  Il giugno 28, 2016 alle 10:48 PM

        Non sono superstizioso.
        Buona notte anche a lei.

        Ps. grazie ancora per i titoli, so di non perdere il mio tempo.

        "Mi piace"

  • luigiza  Il giugno 29, 2016 alle 1:56 PM

    ..e e non di seguire quelli di un D’Annunzio lubrificato ( come Mussolini) dall’oro francese.

    Sicuro che non c’entrasse pure e forse di più il carbone tedesco in alternativa a quello inglese che non arrivava più e non per volontà di Albione ma perchè con miniere in via di esaurimento?

    "Mi piace"

  • Armando Ret. Col Stavole  Il luglio 4, 2016 alle 3:06 am

    Francamente mi pare che ci sia della gente, Sig. SC, che a come lei piace giocar alla guerra non tenendo in debito conto che con l’atomica ci giocherebbero solo i coglioni non certo coloro che sanno che bestia e’, per non citare che la reazione sarebbe quasi automatica. Qui prodest?

    "Mi piace"

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: