ORO E VALUTE. LA SFIDUCIA TRA LE BANCHE CENTRALI REGNA SOVRANA: DOPO LA GERMANIA E L’OLANDA ANCHE L’AUSTRIA RITIRA L’ORO DALLA BANCA D’INGHILTERRA. 

I lettori più “anziani” di questo blog hanno seguito i post  sulla geopolitica dell’oro e le vicende correlate.                                 Abbiamo seguito assieme la richiesta di rimpatrio dell’oro fatta da parte delle banche centrali tedesche, olandesi, venezuelane, equadoriane  e del Messico alla Federal Reserve Bank, alla Banca d’Inghilterra ed alla Banca centrale francese, tutte istituzioni che hanno riscosso fiducia e considerazione unanime per lunghi anni ad onta della grande rapina alla banca centrale Ceca del 1939 che resterà negli annali come un esempio di scuola.

A questa serie di post sull’oro,  ho fatto seguito con altri post sulla Banca d’Italia ed sul suo management, comprese le  decisioni prese da costoro miranti a  per privatizzare l’oro degli italiani,  fiduciariamente depositato presso la Banca d’Italia,  e che il direttorio ha spartito tra le ex Banche di interesse nazionale – cui erano fiduciariamente intestate le quote della banca centrale italiana ( per non costringere il capo dello stato – all’epoca il re – a fare l’assemblea annuale da solo): una rapina da 2500 tonnellate di oro che prima o poi pagheranno e pagheranno ” un prezzo molto pesante,” e se del caso, anche retroattivo.

L’operazione fu fatta  anche in spregio alle  direttive ed obiezioni della banca centrale europea che 

a) lamentò di non essere stata informata a tempo per inviare un parere.

b) avvertì che la decisione rappresentava un modo per aggirare le disposizioni BCE sulla patrimonializzazione delle banche private nell’area Euro ( a oggi 19 paesi).

C) fece notare che l’oro era patrimonio del popolo italiano e non proprietà della banca d’Italia. Detto – anzi scritto – dall’ex governatore della Banca d’Italia…..

Uno dei  miei post in  questa materia ebbe il maggior numero di condivisioni su FACEBOOK nella storia del http://corrieredellaccollera.com ( oltre 590) .  Gli italiani si interessano, ma non ancora al punto di reagire. La fame non morde abbastanza.

Resta da capire come mai non ci siano notizie in merito sui media, ma questo è un problema diverso: Sui big Media non ci sono notizie sul big money.

La guerra in corso nel mondo ( una delle tante)  è anche tra  paesi  –  spesso nominalmente alleati politici o economici – che vorrebbero ancorare la moneta all’oro ( Germania principalmente)  e paesi che stampano carta moneta priva di copertura ( USA, UK in specie), ritenendo la dimensione del paese una copertura sufficiente.

L’Italia ha ( perché prima o poi, sia chiaro, Bazoli e complici dovranno restituire il malloppo) la terza riserva aurea del mondo che generazioni di italiani hanno sudato, accresciuto e difeso.

Alla Germania ed ai paesi latino americani ( Equador, Venezuela, Messico)  che in un primo tempo avevano deciso di rimpatriare l’Oro che una accorta politica di accumulo aveva fatto depositare presso le grandi banche centrali anglosassoni, ( l’argomento era che per potere acquistare e vendere oro bisognava averlo dove c’era il mercato ed evitare così le forti spese di trasporto…)  fece eco l’Olanda  consacrando così il suo passaggio di campo  definitivo nell’area economica tedesca, mentre nei precedenti conflitti armati era neutrale-filo inglese.

Calato il polverone causato dalla notizia e calmatosi il movimento speculativo sull’oro messo in atto contro la Russia e il Sud Africa – grandi produttori già favorevoli alla proposta Gheddafi di transare il petrolio contro l’oro escludendo così il dollaro USA dalla sua vitale funzione di moneta internazionale –  ecco l’Austria colpire  la banca d’Inghilterra con la richiesta di rimpatrio di ben 140 tonnellate di oro di sua proprietà .

A stretto giro Moody’s ha dato l’outlook negativo alla Finlandia, avvertendola che potrebbe essere in arrivo un abbassamento della valutazione della sua capacità di indebitamento sui mercati internazionali.

Come sappiamo, la Finlandia è un altro fedele alleato della Germania ed era stata indicata fino a pochi mesi fa, come  virtuoso esempio da seguire  agli sciuponi italiani.

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Commenti

  • Fabio Cenci  Il giugno 7, 2015 alle 4:35 PM

    Secondo lei…chi detiene oggi l’oro degli Italiani? E che possibilita’ di controllo abbiamo? Se la democrazia non e’ tutta una finzione…

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    • antoniochedice  Il giugno 7, 2015 alle 6:41 PM

      La democrazia non è un meccanismo automatico. I cittadini devono applicarla e non pretendere che funzioni come un relé.
      L’oro si trova in Banca d’Italia, a New York presso la Federal reserve, a Londra e in Svizzera.
      La proprietà nominale è delle ex 4 BIN ( Banche d’interesse nazionale) alcune delle quali si sono fuse: Unicredit, Banca Intesa .

      "Mi piace"

  • ...  Il giugno 7, 2015 alle 5:23 PM

    L’ha ribloggato su Il Blog di giornalismo economico e finanziario.

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