Bugie consapevoli dette da Paolo Mieli che la Rai si ostina a definire ” storico”.
1) ha detto che Pertini fu eletto contro Craxi. Falso. Craxi presento tre candidati socialisti tra cui Pertini e Vassalli ( non ricordo il terzo). I testimoni ancora in vita sono almeno trecento.
2) ha detto che l’elezione di Cossiga fu ” il capolavoro di De Mita”. Falso. Cossiga fu un “candidato di risulta” in quanto De Mita non riuscì a portare il suo candidato e dovette ripiegare su un compromesso al primo scrutinio eletto alla unanimità. Testimone lo stesso Cossiga che , quando litigarono lo prese in giro pubblicamente dicendo che ” quando non si ha la maggioranza, bisogna accontentarsi della unanimità” , ottenuta grazie ad accordi che Cossiga aveva in precedenza concluso con Cossutta.
3) parlando di Fanfani , Mieli ha citato la scheda nulla che recitava ” nano maledetto, non sarai mai eletto”. Vero ma parziale. All’ultimo scrutinio la scheda cambiò e recitò ” nano maledetto, io te lo avevo detto”.
Evidentemente, per la RAI uno storico è uno che racconta storie…
Commenti
tu sai chi la scrisse quella scheda?
"Mi piace""Mi piace"
Grande articolo! Alcuni storici ci raccontano, con grande professionalità, la storia così come piace a loro….
"Mi piace""Mi piace"
31 gennaio 2015
A parte il livello dell’informazione in Italia, un problema per il quale per una volta per stanchezza e nausea da ripetizione intendo sorvolare, il vero punctum dolens dell’elezione del presidente della repubblica (di tutti i presidenti, non solo dell’ “ottimo” Mattarella…) è che questa costituisce la dimostrazione matematica che l’Italia non è una democrazia e per essere più espliciti: è solo in un regime oligarchico che la massima carica dello stato viene eletta attraverso un’ elezione di secondo grado ed è quindi totalmente irresponsabile verso quel popolo che dovrebbe costituire il detentore della sovranità democratica (per la verità è politicamente irresponsabile anche presso il collegio elettorale che lo ha eletto ma va bene così: se oligarchia antidemocratica deve essere, meglio allora che lo sia al 100%100 senza se e senza ma). Va da sé che su una simile carica istituzionale, così importante e al contempo così sideralmente distante dai cittadini, si può dire quel che si vuole (stando ovviamente ben attenti, ça va sans dire, di non offendere ma omaggiare comunque il capo dell’oligarchia in carica, se no, come dicono gli antivirus, qui i rischi si corrono): è perfettamente inutile dare informazioni su una carica e su una persona che, comunque vadano le cose, non troverà mai un popolo che direttamente e politicamente gli dovrà chiedere conto (ed anzi ti potrà anche essere grata se si avrà contribuito a rendere la questione sempre più opaca, incomprensibile e quindi irraggiungibile dalla portata cognitiva e politica dei cittadini).
Massimo Morigi
"Mi piace""Mi piace"
del resto, il padre di Mieli era nell’ufficio Psyops dell’esercito inglese. Buon sangue non mente.
"Mi piace""Mi piace"
Mieli é un personaggio che non stimo.
Fazioso e Troppo rufiano di un certo potere.
"Mi piace""Mi piace"
abrahammoriah concordo.
quello della informazione è un problema serio. Che il potere usa sapientemente. Un popolo pigro di sapere. Una ridondanza di informazione fuorviante e spesso non veritiera.
Si trova buona informazione, ma bisogna cercarla molto faticosamente.
La nostra più che oligarchia é un regime di democrazia apparente con elezione di candidati imposti.
"Mi piace""Mi piace"