Il primo impatto tra il nuovo governo greco e la Unione Europea non si è verificato sulla questione del debito, bensì sulla vicenda Ucraina e più precisamente sulle sanzioni da applicare, ampliandole, alla Russia.
Da una parte Francia, Inghilterra e Germania allineate alla tesi americana e Dall’,altra il nuovo ministro greco Nikos kotzias che ha così condensato il mandato : “sono qui per negoziare, portare la pace in Ucraina e evitare una rottura con la Russia.”
Adesso capisco meglio il perché delle obiezioni alla candidatura di Federica Mogherini da parte di vassalli filo tedeschi ” è troppo filo russa” .
Avevano pronto il nuovo pacchetto di sanzioni e non volevano intralci.
Adesso l’intralcio c’è ed è di taglia visto che il governo greco potrebbe disporre del diritto di veto, difficile da usare su questi temi senza mettere in crisi il rapporto anche con la NATO.
La soluzione di compromesso, trovata in tempi brevi, è stata una estensione temporanea delle sanzioni per sei mesi, ma nessun allargamento della lista dei beni su cui porre l’embargo.
Per accontentare le aspettative dei falchi si è deciso di allargare la lista degli individui sottoposti a sanzioni e alla Mogherini hanno dato otto giorni di tempo per fornire l’elenco dei malcapitati.
La tematica è affascinante: la Russia ha investito molto sulla Grecia e su Siryza, finanzia da anni la annuale conferenza sul dialogo delle civiltà che si tiene annualmente a Rodi, corteggia la chiesa ortodossa di cui non ha mai sottovalutato l’influenza e punta a fermare la macchina delle sanzioni europee prima che la situazione sia deteriorata.
La Grecia e Siryza hanno approfittato dei pre-esistenti rapporti tessuti ai tempi dell’URSS per ottenere appoggi e aiuti decisivi per la vittoria elettorale usufruendo della “solidarietà proletaria internazionale” post mortem.
Adesso Tsipras si trova di fronte a un bivio: se privilegiare una politica nazionale, come dalla UE in contrasto con i loro principi suggeriscono e monetizzare questa delicata posizione sul piano del negoziato sul debito, oppure mantenere la solidarietà internazionale con la Russia e sventare il ricatto portato da Martin Schulz ad Atene, continuando a rifiutarsi di avallare l’assedio economico alla Russia.
L’invio di Schulz suona come sfiducia preventiva verso la Mogherini .
Un veto greco ( tecnicamente fattibile) silurerebbe contemporaneamente la compattezza europea ( anche l’Italia ha detto che “. Non è tempo di sanzioni”) e la solidarietà NATO creando un’area di imbarazzo con gli USA.
Commenti
30 gennaio 2015
Per comprendere l’economia, Von Clausewitz ed il suo “Vom Kriege” più utile di Adam Smith : lo abbiamo ripetuto più volte ma nulla meglio di questa bellissima analisi di antoniochedice su Mogherini, caso greco, Syriza e la Russia avrebbe potuto illustrare questa fondamentale affermazione di Kurt W. Rothschild.
Massimo Morigi
"Mi piace""Mi piace"
INTERESSANTE ANCHE VEDERE LA POSIZIONE DELLE CHIESE ORTODOSSE, SIA GRECA CHE RUSSA OVVIAMENTE AUTOCEFALE, MA CHE TSIPRAS NON HA CERTO OMAGGIATO.
POSSO DIRE A MORIGI CHE CERTO SI TRATTA DI PENSATORI FONDAMENTALI, MA CHE VON KLAUSEWITZ E’ MORTO NEL 1830, MI PARE E ADAM SMITH QUALCHE ANNO PRIMA; CERTO, LA BIBBIA HA SEMPRE IL SUO VALORE, MA FORSE LE CIRCOSTANZE MODERNE NON SEMPRE SI ADATTANO ALLE TEORIE DEL PASSATO. GiC
"Mi piace""Mi piace"
30 gennaio 2015
All’amico gicecca: Se Von Clausewitz e Adam Smith possono sembrare roba da ‘matusa’ di fine XVIII inizio XIX secolo, propongo allora di sostituirli, come faro per comprendere la nostra tormentata modernità, un autore del XX secolo che qualcosa ne capiva di politica, pratica e teorica: Lenin e la sua “analisi concreta della situazione concreta”… Massimo Morigi
"Mi piace""Mi piace"
Attendo con fede, ma non è che Tavarish Lenin abbia illuminato il suo futuro e quello del prossimo suo. Con molta simpatia, come sempre. In fondo, ci si diverte con poco. GiC
"Mi piace""Mi piace"
31 gennaio 2015
CVD e come vuole ma nel deserto di riferimenti del passato prossimo e remoto ( ed anche del trapassato remoto, suvvia melius abundare quam deficere, ancora un ultimo passo verso una bella nichilistica tabula rasa…) anche la contemporaneità può essere ricca di riferimenti. A loro modo e presi nella dovuta maniera anche Cecchi Paone, Maria de Filippi e… Nichi Vendola et similia possono essere utili: pure loro hanno saputo svolgere la loro “analisi concreta della situazione concreta” e con molti meno morti, tragedie ed illusioni di tavarish Lenin o dei più italici Mazzini e Garibaldi che pur qualcosa fecero ma non sarebbero certo molto pacificati con l’odierna situazione italiana ed internazionale …
Con profonda ed immutata stima ed aumentato divertimento Massimo Morigi
"Mi piace""Mi piace"