Il Cardinal Legato designato a rappresentare il Papa in Irak, intervistato su
” Il Messaggero ” di oggi, a pag 2 , dice in linguaggio diplomatico quel che scrissi esattamente e apertamente due mesi fa ( “Bartala, Papa Francesco e la signora Pinotti”) e cioè che questo ” esercito islamista” “non nasce in un giorno” e ” non senza che nessuno se ne accorga”.
Lo dice in risposta a una domanda (” colpa degli Americani?”) che la giornalista non gli ha posto.
La signora Mogherini, nostro ministro degli esteri, ha aggiunto in altra parte del giornale, che sta ” concertandosi con il Ministero della Difesa” . Brava!
Se alle parole seguiranno i fatti.
In una altro trafiletto del giornale si inserisce l’aspirante candidata alla presidenza Hillary Clinton, accusando Barak Obama di lentezza di riflessi .
Ne approfitta per dire che se avesse armato adeguatamente i ribelli siriani, adesso il ” Califfo” Baghdadi non occuperebbe il vuoto creatosi nell’area.
Dalla donna che ha negato l’evidenza delle corna fatte dal marito di fronte al mondo, non ci aspettavamo niente di meno.
Finge di non essersi resa conto che si tratta delle stesse persone ( i jihadisti), delle stesse armi ( pagate dai sauditi) e degli stessi addestratori ( americani).
Sono gli stessi assassini dei cinque americani di Benghazi sulla cui sorte, per non essere interrogata, si è data malata per mesi.
Per capire come sia possibile tanta contraddizione in un grande paese con grandi responsabilità, , leggete ” Dans les archives inedites des services secrets” edito da Gallimard (coll.folio) a cura di Bruno Fuligni.
C’è una storia similissima al fondo della quale c’è la sconfitta di Dien Bien Phu. ( 1954).
Il presidente Roosevelt e il suo capo della CIA, gen Bedell Smith erano decisi anti colonialisti e rifornirono di armi e addestratori i vietnamiti di Ho Chi Min ( con cui Bedell Smith restò in rapporto amicale tutta la vita) e all’arrivo del presidente Truman ( e del suo capo CIA Allen Dulles) , prevalse l’animo anticomunista e rifornirono la Francia, offrendo anche un massiccio bombardamento aereo di appoggio che i francesi rifiutarono per orgoglio, salvo richiederlo troppo tardi e vederselo rifiutare. Gli USA si erano ormai orientati a subentrare.
SPIEGAZIONE
Barak Obama è stato eletto per consolidare la base elettorale di colore ( neri e latini) e per farlo – cinquanta anni dopo l’eguaglianza dei colori imposta dai Kennedy per legge e con la guardia nazionale – la strategia scelta è stata concedere l’assistenza sanitaria gratuita ( o quasi).
Per farlo, sta bloccando gli stanziamenti militari e spingendo quelli sociali.
La lobby pro armamenti, appoggiata da Repubblicani ( Mc Cain e consoci) cercano di sfruttare situazioni di crisi ( Siria, Ucraina e Irak) , mentre Obama mantiene la calma: le elezioni si vincono in America e non sui campi di battaglia.
Questa ennesima crisi viene trasformata in catastrofe umanitaria per provocare un intervento massiccio che vanifichi la politica sociale dei democratici.
Hillary Clinton col suo atteggiamento si accattiva l’opinione repubblicana del sud da cui proviene, attacca Obama per vendicarsi del licenziamento, si da una statura internazionale che non riesce ad avere e cerca di ottenere appoggio finanziario dalla lobby militar industriale. Otterrà di essere considerata ambigua dai democratici e non otterrà la nomination con il plebiscito che spera.
Obama non può dire che sta controllando la situazione tramite l’intelligence di Israele e il riottoso ” califfo” Baghdadi .
Vuole solo defenestrare il premier Al Maliki ( che continua ad ammassare truppe a Bagdad per timore di un golpe e trascura il resto del paese e ha denunziato il Presidente della Repubblica che non gli ha dato il reincarico) .
Il presidente USA ha concesso un bombardamento in difesa degli Yazidi ( detti adoratori del diavolo, una innocua setta di origine indiana) : due ripeto due bombe a guida laser da 250 kg ciascuna. …
MORALE:
Siria e Irak erano governate in forma stabile e con giustizia sociale notevole per la zona, grazie a cartelli di minoranze che tenevano a bada la maggioranza sunnita in Siria e quella sciita in Irak. Gli USA hanno rovesciato il vaso di Pandora. In entrambi i paesi i cristiani erano rappresentati al governo e rispettati nei loro tradizionali costumi pre-islamici. Liquidato Baghdadi, torneranno, come sono sempre riusciti a fare.
Bashar al Assad è riuscito a resistere all’ondata offensiva, ma gli resta un paese in rovina. L’Irak idem. La Libia non ha più nemmeno un simulacro di stato. In Yemen gli houtis minacciano da vicino il territorio saudita. I sauditi prima o poi dovranno affrontare la doppia e contemporanea successione del re e del crownprince, ma al successore costerà più la riconciliazione che la guerra.
Israele ha messo il piede nella trappola di Gaza e attorno al vecchio ordine di Sykes-Picot del 1928, volteggiano i pretendenti del NWO: Turchia ( con Erdoghan vittorioso), Israele ( in cerca di un nuovo leader) e l’Iran ( speranzoso di grandi intese col ” grande Satana” di un tempo).
Gli USA, possono accontentarne uno solo ( due al massimo) e scontentare tutti gli altri.
Commenti
Mi scuso per il traduttore automatico che travisa il mio pensiero, ma almeno oltreoceano si prova a includere tutti, diversamente da come avviene in questo ignorante, arrogante e stupido paese.
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Bannato perché contiene insulti
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Forse non si rende nemmeno conto di ripetere quel che Mussolini diceva per giustificare la guerra ” è la lotta dei popoli giovani contro popoli vecchi e isteriliti dall’odio” e non capisce che la vecchia Europa ( un tempo ” lo sdentato leone britannico” ) sa ancora reagire, per non parlare degli USA. Comunque viene bannato per insulti.
Lascio la sua mail e quella di Frank per un’ora a scopo didattico. Si può sostenere qualsiasi causa, ma senza insultare. Denota povertà di vocabolario.
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L’ha ribloggato su IL CORRIERE DELLA COLLERAe ha commentato:
Scritta a agosto 2014 . L’analisi resta intatta, ma Aleppo non è più in mano ai mercenari filo americani. E Erdogan e i sauditi sono imbufaliti. Non fa difficile da capire……
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