Archivi del giorno: gennaio 10, 2014

L’ ARMA ASSOLUTA E’ L’ELETTRONICA. DA AUSILIARIA AD ARMA PRINCIPALE. HA DECLASSATO ANCHE LE BOMBE NUCLEARI. PUÒ ESSERE USATA ANCHE CONTRO PAESI AMICI . COME FANNO CON NOI. di Antonio de Martini

Il regalo della Befana dello scorso anno

IL CORRIERE DELLA COLLERA

Militarmente parlando, le armi nucleari hanno un limite politico di impiego e un inconveniente “tecnico”.
Si possono usare solo in tempo di guerra dichiarata e le aree colpite restano inagibili per un periodo di tempo medio-lungo.
Le armi elettroniche invece, possono essere usate

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UN SENATO DELEGITTIMATO APPROVA CON MODIFICHE DI FACCIATA IL DECRETO DI PRIVATIZZAZIONE DELL’ORO DELLA BANCA D’ITALIA. BISOGNA FERMARLI PRIMA CHE COMPLETINO IL COLPO. di Antonio de Martini

In attesa di organizzarci per presentare organicamente la situazione dello scandalo della Banca d’Italia e del tentativo di rapinarne la riserva aurea, non posso esimermi dal commentare subito Continua a leggere

ESATTAMENTE 80 ANNI FA ROOSEVELT SALIVA AL POTERE E IN CENTO GIORNI METTEVA LA MUSERUOLA ALLA CRISI E AI MERCATI. di Antonio de Martini

CORSI E RICORSI: IL PARALITICO ROOSEVELT SI MUOVEVA, MENTRE OGGI I MANEGGIONI DEMOCRISTIANI DI OGGI ( LETTA, ALFANO, SACCOMANNI) SONO PARALIZZATI IN TUTTO TRANNE NEL DEPREDARE LA BANCA D’ITALIA.

IL CORRIERE DELLA COLLERA

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Dopo una campagna elettorale all’insegna del ” New Deal” il “nuovo accordo” col popolo americano, FD Roosevelt assumeva il potere con il discorso di insediamento del 4 marzo 1933.
Nella campagna elettorale aveva illustrato cosa avrebbe fatto e si mise subito in azione.

FDR ordinò la chiusura preventiva di tutte le banche per quattro giorni – dal 6 al 9 marzo – data in cui emanò l’ ” EMERGENCY BANKING ACT” ossia, visto che le banche non furono estranee alla crisi economica epocale che dal 1929 imperversava in tutto il mondo, il primo atto del nuovo governo fu di fissare delle nuove regole di comportamento e controllo per questi egoisti che avevano mostrato miopia assoluta e pavidità non comune.

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CRISI DI CIPRO: LE SETTE CONSEGUENZE CIVILI E POLITICHE DI UN FALSO SALVATAGGIO FINANZIARIO. di Antonio de artini

ECCO UN POST DELLA SCORSA PRIMAVERA DAL QUALE VEDIAMO CHE I “SALVATAGGI FINANZIARI” SI FANNO SEMPRE A SPESE DEI CLIENTI/CITTADINI E MAI A SPESE DEI BANCHIERI. DA MARTED^ TUTTO SULLA BANCA D’ITALIA E IL TENTATIVO DI PRIVATIZZARLA PER IMPOSSESSARSI DEL SUO ( NOSTRO) ORO:2500 tonnellate.

IL CORRIERE DELLA COLLERA

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La prima conseguenza della crisi finanziaria e dell’accordo notturno conseguito è che abbiamo ormai tutti capito che le banche che falliscono a Nord del 42 parallelo vengono salvate ( Irlanda). Quelle a Sud vengono fatte messe alla stanga, previo ricatto come quello compiuto dal rappresentante BCE Jörg Asmussen che ha minacciato di bloccare la liquidità se i Ciprioti non avessero ceduto.
La BCE ha usato lo stesso sistema con il Portogallo – primavera 2011 – per convincerlo ad accettare l’assistenza finanziaria.
Questa volta però, hanno dovuto cedere parte del bottino ed hanno perso credibilità, che per una banca è tutto.

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