Uno dei fatti più rilevanti di questi giorni è l’acquisizione della Chrysler da parte della FIAT: dieci anni fa la FIAT era virtualmente fallita tanto che la GM ha pagato una grossa cifra per non essere costretta a farsene carico. Le ragioni del fallimento erano i costi di produzione troppo alti con un margine di guadagno inferiore all’1% ed un management pletorico ed inefficiente.
Sergio Marchionne ha applicato i principi dell’organizzazione industriale senza guardare in faccia nessuno: costi portati al minimo attraverso accordi con i sindacati più collaborativi per contenere il costo del lavoro, accordi con altre aziende per la costruzione di singole parti in comune, innovazioni tecnologiche come il telaio unico, razionalizzazione della produzione accorpando i modelli della stessa categoria, progettazione realizzata in pochi mesi (anziché anni) utilizzando i mezzi multimediali, migliore organizzazione e controllo nella produzione, fidelizzazione dei concessionari. Tutto questo è stato reso possibile da un management ridotto ai minimi termini, con vantaggio nella rapidità delle analisi e delle decisioni, e selezionato secondo il metodo USA: chi supera gli obiettivi viene premiato; chi non li raggiunge viene cacciato. Marchionne, certo di poter battere la concorrenza avendo ora dei margini superiori al 5%, è andato avanti per la Sua strada resistendo sempre, nell’incomprensione generale (almeno in Italia), a qualunque proposta che potesse mettere in discussione quei margini; che gli assicuravano la possibilità di fare profitti anche con un numero di macchine vendute molto più basso. Il risultato parla da solo: la FIAT, senza mettere un centesimo, si è comprata una delle più grandi aziende del mondo.
Quanto avvenuto alla FIAT è una lezione per l’Italia: Marchionne ha individuato e risolto, affrontandoli frontalmente, i problemi della FIAT e della Chrysler. In Italia invece i problemi sono sempre gli stessi dall’unità nazionale perché una classe politica parolaia ha sempre fatto finta di volerli risolvere. Abbiamo una classe dirigente che si mangia 100 mld., delle organizzazioni mafiose che se ne mangiano altri 100, una corruzione che ne mangia 60. E’ di tutta evidenza che, per vivere bene, dobbiamo risolvere questi problemi, con qualunque mezzo purchè sia efficace.
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Commenti
Wow allora brindiamo: mr Antonio is back!
Posso togliermi il lutto? Niente scherzi eh!
I miei più sinceri Auguri per l’Anno Nuovo.
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È come sempre, con i tuoi articoli riesci a mettere il coltello nella piaga….. continua cosi….
Tanti Auguri per l’Anno Nuovo
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Anche a te!
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