UNA PROPOSTA DI SVILUPPO ECONOMICO A COSTO ZERO

UNA PROPOSTA DI SVILUPPO ECONOMICO A COSTO ZERO dal post del
ottobre 20, 2011 – 6:20 am
Dalle indiscrezioni dei media trapelano notizie sul decreto sviluppo. La
Idea meno peregrina he si e’ ventilata e’ la garanzia statale ai mutui delle giovani coppie.
Non e’ una cattiva idea, ma oscilliamo tra la rassicurante banalità e il favore alle banche. Serve di piu’ e di meglio. La prudentissima Merkel, proprio ieri ha dichiarato la necessita’ di iniziative fuori dall’ordinario per far fronte ad una situazione fuori dall’ordinario.

Si sa, da che mondo e’ mondo, che se si vuole sviluppare un’ economia bisogna riuscire a dare il via ad un ciclo ” virtuoso” capace di generare flussi di denaro e posti di lavoro prima inesistenti.
Senza questa premessa, non c’e’ sviluppo.
Si sa anche che e’ necessario riportare nell’ alveo della legalità segmenti di popolazione costretti a delinquere per sopravvivere.

Mi chiedo se la crisi che ci tormenta non sia anzitutto crisi dell’intelligenza.
Non mi stancherò di ripetere che basterebbe – per ridurre significativamente il debito pubblico – ” nazionalizzare temporaneamente le fondazioni bancarie e cedere le azioni delle banche in esse contenute ai cittadini italiani a titolo di ” dividendo sociale” con impegno a conservarle per almeno cinque anni come si fa con gli immobili che gli enti pubblici hanno ceduto di recente.

Si inietterebbero oltre 90 miliardi di euro nelle casse statali e anche la più bieca speculazione accuserebbe il colpo. Sarebbe una operazione di cassa positiva non essendo dovuti indennizzi a chicchessia, ma anche questo non e’ sviluppo vero.

La mancanza di sviluppo in Italia e la sua stagnazione ritengo siano dovute a sistemi ipocriti e “moralistici” nel senso deteriore del termine come ad esempio ridicole certificazioni antimafia che non servono a nulla.
Altro esempio:la magistratura provvede ad ingenti sequestri di beni e di denari che vengono sottratti al circuito monetario e magari depositati in banca vincolati.
A mio avviso i fondi sequestrati dovrebbero essere investiti in Buoni del Tesoro e restare così fino alla fine dei tre gradi del procedimento invece di essere affidati a magistrati che non sono in grado di creare ricchezza.

E questo sarebbe un primo minimo passo.
Il secondo passo potrebbe essere quello di imitare lo stato della California che prendendo in seria considerazione l’idea di liberalizzare la cannabis, detta volgarmente marijuana . ( nel frattempo altri cinque stati si sono messi su questa strada. Ndr)
Esaminando spassionatamente la situazione – personalmente non fumo e non ho mai provato la marijuana – possiamo prevedere che emerga dall’attuale commercio clandestino , migliorando la situazione della pubblica sicurezza;

la nuova situazione avrebbe un benefico influsso sull’agricoltura in quanto verrebbe prodotta in Italia; si potrebbero dare licenze sulla falsariga delle licenze dei sali e tabacchi ( non agli stessi) sulla base di due licenze mediamente per ogni comune ( 16.000 nuove piccole attività commerciali) otto depositi di area come i tabacchi, autotrasportatori, una forza di vendita e un giro di affari assimilabile a quella del monopolio tabacchi; un gettito fiscale comparabile.

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Commenti

  • Avatar di Edoardo Edoardo  Il giugno 22, 2013 alle 9:09 am

    … e invece no. Dopo i fondi salvastati messi generosamente nelle disponibilità delle banche, il prossimo passo sarà mettere a loro disposizione la cassa depositi e prestiti…
    Le consiglio (affettuosamente) di rivolgersi alla ipotetica associazione “vittime del romanticismo”… prima o poi la sofferenza ci costringerà ad aprire gli occhi, e allora riconosceremo che la nostra fiducia verso aspettative di benevolenza altrui, non è mai stata tanto mal riposta quanto nei fantocci merkel monti letta e certi primi cittadini che solo a pensarne male si rischia il confino.

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    • Avatar di antoniochedice antoniochedice  Il giugno 22, 2013 alle 9:12 am

      Vedo che oggi è di umore allegro.
      Preferisco restare associato alla FODRIA. ( forze oscure della reazione in agguato). Cordiali saluti

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  • Avatar di Edoardo Edoardo  Il giugno 22, 2013 alle 8:11 PM

    L’importante è che al FODRIA siano consapevoli delle seguenti realtà:
    1) EU=BCE
    2) le banche hanno nazionalizzato gli stati.

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  • Avatar di Edoardo Edoardo  Il giugno 23, 2013 alle 9:09 am

    forse è ancora più adatto “privatizzato”.
    Banco e i suoi derivati semantici, ha ancora un’accezione positiva, mentre “privatizzato” dalla Teacher in poi, produce spontanee e fastidiose irritazioni mentali.

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    • Avatar di antoniochedice antoniochedice  Il giugno 23, 2013 alle 10:37 am

      Per dirla papale papale, lo Stato non c’è più. Da cinquanta anni. Ora che gli avvoltoi scarnificano le spoglie, cominciamo ad accorgerci che è morto. Il fetore non lo sentiva nessuno evidentemente. Tranne Randolfo Pacciardi e pochi altri.

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