Pubblico un dizionario elettorale scritto, mi assicura per divertimento, da un vecchio routier della politica, Mario Nanni che ha lasciato da poco il posto di redattore capo centrale dell’ ANSA ed ha creato una sua agenzia specializzata su temi parlamentari.
Si tratta quindi un esperto della materia e chissà che non ci diverta. Ogni due ore pubblicherò tre/quattro voci fino alla zeta.
“Una serie di istantanee, di spunti, di particolari messi in evidenza: così è nato questo dizionario ( diario) elettorale, scandito in ‘’voci’’, che tratteggiano, isolano e legano fatti, episodi figure, situazioni, curiosità di questa campagna elettorale un po’ sui generis, a partire dal periodo in cui si svolge.
Per la prima volta, infatti, dal 1948, si andrà a votare per il Parlamento e alcune Regioni in pieno inverno.
AMERICANIZZAZIONE
L’attuale campagna elettorale è probabilmente la più ‘’americana’’ di tutte quelle che si sono svolte dal 1948 a oggi. Molti i tratti che in tal senso la caratterizzano: l’accentuata attenzione ai sondaggi; l’accresciuta importanza attribuita ai ‘’duelli tv’’, o ai talk show ( vedi la perfomance di Berlusconi da Santoro trasformata in evento); il comparire sulla scena dei guru ( Casaleggio per Grillo e il guru di Obama in soccorso di Monti; il farsi accompagnare, come Obama da Michelle, dalla moglie (Monti e la moglie Elsa).
AGENDA
Alla lettera: cose da fare. Ma in questa campagna il termine è diventato, per antonomasia, il nome di un programma politico, quello del premier in carica.
La parola ‘’agenda’’ non è però sfuggita a qualche ironia o consiglio: ‘’(Monti) eviti, se può, di correre il rischio di tutte le agende, che si usano un anno e poi si buttano’’ ((Massimo Gramellini, sulla Stampa)
ARIECCOLO ( dal romanesco: eccolo di nuovo)
Era l’appellativo che Indro Montanelli riservava puntualmente ad Amintore Fanfani, uno dei cavalli di razza della Dc quando, dopo una caduta, ritornava in campo più baldanzoso di prima.
Una nuova versione di ‘’arieccolo’’ è stata dedicata a Berlusconi quando, dopo alterne decisioni, ha finalmente rotto gli indugi e si è di nuovo candidato.
Ma la lista degli ‘’arieccoli’’ potrebbe essere lunga: Ferrero, Diliberto, e tutti i candidati di lungo corso politico e parlamentare che sono sfuggiti, per grazia ricevuta o per merito, alla tagliola della ‘’rottamazione’’ ( per citare il termine-slogan del sindaco di Firenze Matteo Renzi).
BASIC
Racconta Casini: quando eravamo alleati, Berlusconi diceva: Pier, quando vai in tv devi dire solo una cosa, al massimo due. Perché il telespettatore medio di più non capisce, se le dimentica. Ma quelle due cose le devi ripetere sempre, sempre, devi martellare fino alla nausea’’.
In fondo, Berlusconi non faceva che applicare alla politica lo schema iterativo della pubblicità, basata sulla ripetizione ossessiva del messaggio.
BIPOLARISMO
La legge elettorale con cui si andrà a votare anche in queste elezioni di febbraio, l’ormai famigerato Porcellum, pur con tanti difetti, aveva consentito finora il mantenimento del bipolarismo: vinceva il centrodestra o vinceva il centrosinistra; e il terzo polo era solo l’Udc con il 5-6 per cento. Ma con queste elezioni lo schema bipolare è in gran parte terremotato: ci sarà una novità, anzi due: il terzo polo, per la prima volta, avrà un risultato a due cifre; e anche Grillo è accreditato di un risultato anch’esso a due cifre. Ci saranno sempre due poli, dunque, ma anche altri due schieramenti. Più il partito di Ingroia.
In altre parole: due schieramenti antagonisti in lotta per la guida del governo Centrodestra e sinistra; e altre due formazioni. Per una di esse si profila la possibilità di allearsi con la sinistra. E l’altra, il movimento di Grillo che ruolo svolgerà? Avrà un ruolo comunque antagonista, rispetto agli altri schieramenti. Ma poi, si sa, in Parlamento può accadere di tutto. E possono anche nascere alleanze occasioni, tattiche e, con un po’ di fantasia politica, anche strategiche.
Se le cose stanno così, il Porcellum, oltre agli altri difetti ( parlamento di nominati), avrà avuto anche quello di non garantire più la governabilità, o perlomeno una agevole governabilità. Per cui la necessità di cambiare legge elettorale diventa ancor più forte.
Commenti
Ironia veloce e leggera, chiarezza espositiva e informazione puntuale. Il dizionario enciclopedico elettorale di Mario Nanni è interessante da leggere anche per chi, come me, è una semplice cittadina che vuole semplicemente saperne di più, allegramente…
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Trasferirò all’autore. Grazie e vieni a leggere quando vuoi.
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