LE IDEE DI BARAK OBAMA E DI SILVIO BERLUSCONI : ANALOGIE E DIFFERENZE. di Antonio de Martini

Barak Obama ha mosso il Dipartimento di giustizia che ha chiesto alla Standard & Poor cinque miliardi di dollari a titolo di indennizzo per non aver messo in guardia le autorità dalla crisi dei mutui che a sua volta ha provocato quella dei subprime.
L’approccio è interessante ed inedito e lo segnaliamo alla procura di Trani.
Infatti, l’accusa non punta questa volta ai danni provocati dalle previsioni errate.
Sembra fissare il principio che se quei signori vogliono fare previsioni ed essere pagati come profeti, devono anche accettare la responsabilità per le previsioni NON fatte.

” i mercati” hanno reagito, questa volta contro i profeti, facendo cadere di oltre il 13% il titolo della S&P che in un solo giorno è sceso sui 50 dollari.
Resta ai rimanenti profeti, Fitch e Moody, divinare se dopo la S&P toccherà anche a loro .
Cirio, Parmalat, Monte dei Paschi: ecco altrettante occasioni perdute per colpire questi “profeti in vacanza.”

La seconda proposta di Obama è l’equivalente della dichiarazione di Kennedy quando decise di piantare la bandiera a stella e strisce sulla luna e recuperare il vantaggio preso dai sovietici nello corsa alla conquista dello spazio con la cagnetta Laika e col colonnello Yuri Gagarin.

Il Wi Fi presente su tutto il territorio degli Stati Uniti e concesso gratuitamente a chiunque, implica uno sforzo industriale enorme, addita un traguardo ambizioso , impegna tutta l’America in uno sforzo corale di quelli che, quando li vediamo al cinema, sentiamo la musica in crescendo e vediamo i bambini aiutare i grandi, ciascuno con tutte le proprie forze.

Questa è l’America che ci è sempre piaciuta.

Ci sono già i ladri di casa nostra molto preoccupati che le implicazioni di questo piano audace e realizzabile non prendano piede anche a casa nostra: niente più abbonamenti a Internet da pagare, telefonate gratis in tutto e per tutto ( anche all’estero).
Aiuto ! La disoccupazione ! I cretini che stanno devastando le nostre Telecomunicazioni stanno già piangendo e chiedendo a gran voce che non si parli nemmeno di ipotesi tanto rischiose.

In realtà le società di telefonia smetterebbero di rubacchiare i denari dei clienti con offerte commerciali quasi sempre scorrette, fatture gonfiate e incontrollabili, recuperi crediti disinvoltamente estorsivi.
Le Telecoms diventerebbero costruttori , installatori e manutentori di ponti radio il cui numero crescerebbe di cento volte e sarebbe sufficiente a far lavorare e vivere le migliaia di tecnici attualmente impiegati e ad assumere tanti di più.
Solo che invece di coartare milioni di piccoli clienti, avrebbero , in Italia ,lo stato o al massimo venti clienti ( le regioni) in grado di analizzare i costi , contestare le truffe grandi e piccole di uso quotidiano ecc.
I benefici per i cittadini sarebbero enormi in termini di comunicazione, capacità di calcolo, applicazioni scientifiche, assistenza sanitaria a domicilio, controllo della malavita, controllo di gestione, facilitazione di monitoraggio delle attività logistiche.

Interessanti anche le proposte di Silvio Berlusconi: stabilire il principio che una tassa ingiusta o eccessiva possa essere restituita, è una primizia assoluta per l’Italia e potrebbe avere conseguenze rivoluzionarie nel rapporto tra cittadini e Pubblica Amministrazione: più fiducia, più dialogo, più attenzione.
La promessa di un Condono Fiscale è stata ingiustamente criminalizzata, perché accompagnata da una giusta considerazione: SE si facesse una radicale riforma tributaria, è evidente che l’Amministrazione finanziaria NON sarebbe in grado di gestire due sistemi fiscali differenti.
Vediamo tutti che non riescono a gestire nemmeno un solo sistema ( su 120 miliardi stimati di evasione annua, l’Agenzia delle Entrate ne recupera a stento il 10% e passa per eroica!)
Se ne deduce che chi si oppone al Condono Fiscale – a corollario della riforma – in realtà non vuole una riforma moderna, efficace ed efficiente.

Sia Obama che Berlusconi hanno presentato idee nuove e sfidanti. La differenza tra i due è che Obama prima ha vinto le elezioni e poi fatto le proposte in forma di decisioni presidenziali.
Berlusconi usa le sue idee per cercare di rimontare una china che aveva precipitosamente disceso, mi viene a mente il comunicato della vittoria, con orgogliosa sicurezza.

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Commenti

  • abrahammoriah  Il febbraio 6, 2013 alle 11:47 am

    La locuzione “capacità servili” può esprimere un giudizio più o meno condiviso ma il suo grado “insultante” è dello stesso livello di quello come quando si dà dell’ignorante a qualcuno nel senso che ignora e non nel senso di ridotte capacità di giudizio. Quindi la locuzione va intesa appunto nel senso dell’abilità di poter compiere o meno un servizio … L’insulto, che è poi un giudizio politico e non personale di cui rivendico interamente la responsabilità, è che il politico in questione “serve” interessi che non sono quelli dell’Italia. Le mie preferenze vanno quindi per futuri ministri (dal latino ministrum che significa, appunto, servo) che siano al mio servizio in quanto italiano. Altri, se vogliamo del tutto legittimamente, possono avere altri gusti. Gusti che, però, al di là delle diatribe stilistiche ed espressive, non hanno mai trovato alcuna rappresentanza in questo luogo di discussione ed è una caratteristica che rende questo blog, oltre che per le sue caratteristiche di approfondimento politico, veramente unico nel panorama italiano.

    Massimo Morigi

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