Tunisi ha respinto le condizioni dettate dalla Banca Mondiale e dalla UE per la concessione di aiuti economici alla Tunisia. Un portavoce del governo ha dichiarato oggi che quest’ultimo reputa inaccettabile qualunque ingerenza straniera nella politica interna tunisina, giudicando ” fuori luogo” la richiesta di una stampa libera da parte della comunità internazionale.
Hamadi al-Jabali, inoltre, Primo Ministro e Segretario Generale di Ennahda, ha affermato che la Tunisia è interessata a formare un grande blocco economico arabo.
Il primo passo di questo blocco economico include ovviamente la Libia e gli altri paesi del Maghreb.
La primavera araba ha così fornito l’ennesima nespola acerba che gli europei stenteranno a inghiottire, mentre la Clinton troverà ottima.
D’altronde anche i tunisini non hanno digerito il cambiamento.
Hanno mandato via Zein El Abidin Ben Alì e perso la parvenza di libertà e benessere che lentamente si spandeva, credendo di andare verso un avvenire radioso e prospero: ne hanno ottenuto una restrizione della libertà di stampa, il blocco delle attività economiche e la rovina delle attività economiche connesse al turismo.
Mentre Ben Alì era – per dirla con l’imperatore Tiberio – una ape sazia, i nuovi arrivati non hanno problemi di dieta, ma annunziano digiuni che rischiano di durare piu a lungo del Ramadan.
L’ambasciatore USA otterrà certo una promozione. Potrebbero mandarlo a Roma…
Commenti
“La Tunisia reputa inaccettabili le condizioni poste dall’UE per la concessione di aiuti economici al Paese”. Vuoi vedere che Cartagine finisce per dar lezione ad Atene (ed anche a Roma ) ? GiC
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In compenso possono deliziarsi con la visita della Guida Suprema Napolitano.Il quale ha dichiarato “Il mio pensiero corre alla Siria” Conoscendo i suoi precedenti pare che i damasceni siano in preda al terrore.
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