La parte iconografica e le didascalie del libro di Franzinelli sono piuttosto sciatte. Raccattate da archivi di agenzia e prive di interesse politico o umano.
Un argomento tanto nuovo e poco conosciuto, avrebbe richiesto, ad esempio , fotocopie dei documenti più importanti come il Franzinelli ha fatto in un altro suo libro “Guerra di spie” in cui ha forse persino ecceduto nel pubblicare fotocopie di corrispondenze del Tribunale Speciale per la difesa dello Stato.
In particolare la foto di de Lorenzo comandante dell’Arma è stata scattata in altra occasione: infatti non indossa la mantella da Carabiniere che egli scelse come caratterizzazione del suo periodo di comando.
De Lorenzo ha sempre indossato – durante il periodo a viale Romania – il mantello rosso/nero dei carabinieri, dando l’ordine a ufficiali e truppa – tuttora in vigore – di indossare unicamente l’uniforme nera e scartando quella Kaki che i carabinieri indossavano specie nel periodo estivo e in zone rurali. Non è un dettaglio da nulla e spiego perché.
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Si narra che un visitatore, vedendo la gran mole di libri di teologia nella biblioteca di Voltaire, abbia chiesto ” ma li ha proprio letti tutti?” La risposta. ” si, ma me la pagheranno!”

- Franzinelli: storico o “pistarolo”?
Nel mio piccolo, ho letto il libro di Franzinelli su garbata esortazione del prof Alessandro Giacone della Università di Grenoble che ha letto il mio precedente articolo sul PIANO SOLO .
L’idea di affrontare, con la distanza dello storico, queste tematiche è in se lodevole semprecché non faccia parte di una metodologia per coprire altro, come spesso accade nella pubblicistica contemporanea.
un proverbio arabo recita che
“la donna più bella del mondo non può dare che quello che ha”, e con tutti i miei limiti vorrei contribuire a sanare le numerose lacune e pecche riscontrate nella lettura del testo, specie nella parte a me più direttamente nota.
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Il famoso “piano solo” messo a punto dall’arma dei carabinieri, aveva il nome dovuto al fatto . raccontato, che era un progetto che andava predisposto dai soli Carabinieri. Non è esatto. Si sa – ma si preferisce non evidenziare la contraddizione – che i fermati sarebbero stati portati in Sardegna per via di mare. Vero in un primo momento, ma ad un certo punto sorse un problema: cosa sarebbe successo se ci fosse stata una reazione del PCI mentre i camion dei fermati si fossero trovati a transitare nei carrugi di Genova? L’obbiezione venne dai carabinieri della Pastrengo di Milano. Fu così che Continua a leggere →