Se il Putsch militare sia stato autoprodotto o provocato dalla polizia oppure dagli USA o da altri è ininfluente. Se i filo russi sperano di vedere la Turchia allearsi con Putin e se i filo occidentali sperano che il putsch serva ad innescare una più ampia manovra, mostrano tutti una scarsa conoscenza della storia in generale e di quella Turca in particolare. Accettata nell’Europa militare ma rifiutata in quella civile banche paese fondatore del Consiglio d’Europa, il governo turco ha scelto di rompere gli indugi.
Quel che accadde ed accadrà è una diretta conseguenza del rifiuto della Unione Europea ( Francia e Germania) ad includerla nello spazio geopolitico europeo.
Rifiutata dall’Ovest, contrastata da Israele e dai paesi arabi nell’espansione verso la penisola arabica ( Gaza, Mossul, Tunisi) la Turchia aveva bisogno di puntare verso est ( i paesi turcofoni e una stretta alleanza con l’Iran che garantirebbe entrambi da molestie).
La nazione turca deve prima compattarsi in vista della prova impegnativa che ha in mente di affrontare e la pulizia politica che Erdogan si accinge a realizzare, è la premessa indispensabile per la manovra espansiva che avviene in perfetta sintonia con le indicazioni di Mustafa Kemal che, assieme ai giovani turchi, realizzò la pulizia etnica ( armeni, greci,ebrei, circassi), che portò la capitale ad Ankara rivendicando l’Asiaticità delle radici nazionali.
Ataturk, voleva un paese moderno e ” occidentalizzato” ad un tempo. Per farlo, scacciò gli stranieri e schiacciò i religiosi di ogni categoria.
Erdogan, lungi dal voler fare ” il Califfo” – riscoperta culturale angloamericana- o il clericale ( invenzione interna) vuole riprendere il cammino di Ataturk e comincia con lo sgombrare il terreno dalla opposizione interna costituita dagli attardati che rimpiangono l’occidente come se questo non li avesse rifiutati e dai militari che hanno mostrato di aver praticato un nuovo tipo di “clericalismo militare“: molto incenso e niente realtà.
L’obbiettivo è un paese “moderno e asiatico” al contempo, capace di costituire un modello per tutti i paesi dell’Asia centrale coi quali ha già comunanza di lingua e religione ( molto annacquata) e conta avere anche influenza politica e militare. Assieme a una intesa con l’Iran ( altro gran reietto) si creerà un blocco di duecento milioni di abitanti per metà nomadi, frugali e feroci nel combattimento, a confronto dei quali gli afgani fanno la figura di chierichetti.
La Turchia moderna è nata dalla ribellione dell’esercito ottomano contro contro il trattato di Versailles, si affidò all’unico generale che aveva al suo attivo la sconfitta inglese ai Dardanelli.
In sequenza furono sconfitti i francesi e poi i greci e la penisola liberata. Agli alleati non restòn che stipulare il trattato di Sevres – il trattato meno conosciuto della storia moderna- in cui riconobbero il fatto compiuto e rinunziarono alla spartizione dell’Anatolia. Agli inglesi, in fondo conveniva che francesi. italiani e greci non crescessero oltremisura e loro riuscirono a tenersi Mossul e la zona petrolifera adiacente.
COSA SUCCEDERA‘
- Per prima cosa Jubhat el Nusra finirà nell’elenco delle organizzazioni terroriste mentre ancora un mese fa gli americani facevano fuoco e fiamme ad ogni attacco russo in quella direzione.
- L’intesa russo-americana sull’intelligence in funzione anti Daesch subirà una accelerazione
- Erdogan sfrutterà il nervosismo USA circa il possibile coinvolgimento USA nel Putsch per trarne il massimo profitto. Vedremo in che direzione ( Leviathan, Cipro, Mossul, entrata nella UE dei turchi senza visto, consegna di Gulen, prestiti ecc)
- Non c’è più bisogno di riformare la Costituzione. Ormai è padrone della piazza per un decennio. Il clero e i rigoristi islamici verranno messi in un cantuccio.
- Cercheranno di ucciderlo in diretta
- Alla Democrazia sarà offerto il sacrificio della rinunzia alla riforma costituzionale e all’impiccagione degli ufficiali di grado inferiore a tenente colonnello, ma i cinque generali penzoleranno dalla forca quanto prima.
- Se la Siria mostrerà disponibilità a fermare i curdi dalla sua parte della frontiera, faranno pace e il flusso di acque dell’Eufrate sarà più generoso.
- Il mercato alimentare russo si riempirà di prodotti dell’agroalimentare turco.
- La Crimea diventerà il punto di scambio strategico, se i russi avranno l’intelligenza di capire l’opportunità.
- Trenta anni di assistenza militare USA alla Turchia e di integrazione NATO subiranno un ridimensionamento simile a quello imposto da De Gaulle ( adesione al patto atlantico, ma ciascuno a casa sua). Gli stanziamenti per le FFAA subiranno una riduzione e una diversificazione negli approvvigionamenti
- Fine delle extraordinary renditions dalla Turchia verso gli USA se ancora in funzione
Nella prima settimana di agosto, Obama e Erdogan si incontreranno e l’ordine del giorno sarà probabilmente:
a)che fare delle operazioni segrete in corso in Siria e Irak ( sorte di Jabhat el Nursa, Daesch, ribelli sparsi) e continuazione ( o meno) del monitoraggio del traffico navale russo negli stretti.
b) riconferma delle alleanze e giustificazioni USA ( sapevano, fecero entrare una seconda portaerei nel Mediterraneo ecc. ) oppure rivelazione ( leaks su stampa usa) che furono loro a informare Erdogan.
c) I profughi
d) promessa rispetto principi del diritto nel processare i colpevoli
d) promessa USA di imbavagliare Gulen
e) la questione di Cipro
f) un finanziamenti FMI o WB alla Turchia per far fronte alle emergenze profughi e ristrutturazione FFAA. Assistenza FBI per l’inchiesta….( sic)
In caso di disaccordi importanti si accennerà al fatto che alcune questioni verranno demandate al successore di Obama. In ogni caso la sfiducia regnerà sovrana per un paio di mandati se con presidente democratico. Entro novembre sostituzioni nella CIA.
In questo quadro è assente l’Unione Europea, Germania compresa. Questo è quel che accade quando si affida la politica estera a braccia di kellerine strappate alle birrerie della riviera adriatica.
IL CORRIERE DELLA COLLERA 
Commenti
l’analisi mi sembra sensata. minniti ha avvallato l’autenticità del golpe. considerate le circostanze non credo abbia particolari ragioni per mentire, anzi. considerata la dinamica della fuga di erdogan e delle liste chilometriche già pronte è chiaro che è stata l’intelligence che ha fatto la differenza qui, io sono propenso a credere che proprio i russi potrebbero messo sul tavolo queste informazioni nelle scorse settimane, lo affermo considerando i “movimenti” politici dei giorni precedenti, del mentre, e del dopo golpe, tutti coerenti con quest’ipotesi.
aggiungo che se il fronte siriano verrà chiuso come immaginiamo in breve tempo (e qui l’arabia saudita farebbe bene a disimpegnarsi il prima possibile), è plausibile che un altro fronte riesploderà a breve (ucraina o stati dell’asia centrale, o entrambi)
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Ipotesi inverosimili.
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mi rendo conto che è molto più verosimile che erdogan si sia procurato da solo queste informazioni (entrambi i casi possono essere veri, attenzione). ma credo non si possa obiettare che i russi non abbiano i mezzi e le fonti per venire a conoscenza di quel genere d’informazioni, anche in maniera molto dettagliata. e hanno anche l’intelligenza politica per sapere come, quando e dove usarle.
Non concordo quando dice che erdogan stia cercando di sfruttare il nervosismo USA per un loro “possibile” coinvolgimento; il loro coinvolgimento è in una qualche misura assolutamente ovvio, fosse anche una semplice questione di “omertà” informativa nei confronti di un alleato. differentemente un simile atteggiamento di sfida sarebbe un azzardo davvero troppo grosso anche per un temerario come Erdogan.
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COME LA PRENDE L’EGITTO DI AL SISI ? GiC
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Dipende da quanto Erdogan aiuterà i fratelli mussulmani….
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