Federica Mogherini ha fatto ieri una dichiarazione importante anche ai fini della ripresa economica italiana.
La normalizzazione ( e quindi lo scongelamento dei beni) con l’Iran è ormai questione di poco.Noi italiani stati il primo fornitore di beni e servizi dell’Iran per lunghi anni e abbiamo tutte le carte in regola per tornare al nostro posto.
Per aiutare le imprese italiane a recuperare il tempo perduto dobbiamo mobilitarci in quanti siamo in grado di operare su quei mercati complessi e irti di trappole posate dai concorrenti delle merci italiane: Moda, Design, Arredamenti di interni ed esterni, meccanica e meccatronica, attrezzature sportive, alimentari, aeronautica satellitare, sono tutti prodotti per cui siamo apprezzati nel mondo.
Nella seconda decade di febbraio mi recherò a Teheran per un viaggio esplorativo e di ripresa di contatti, nonché per organizzare fiere e mostre dei nostri prodotti consentendo agli operatori italiani di riprendere contatto con i clienti.
Se qualche imprenditore o impresa fosse interessata a penetrare in un mercato amico ma sconosciuto, mi contatti.
Costì commisurati ai risultati. ( antoniodemartini@gmail.com)
Commenti
Che sia il caso di promuovere il vino italiano,soprattutto il prosecco?
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Se avesse mai letto le poesie di Omar El Kayam sulle delizie del bere vino, non farebbe questa domanda.
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Chi é Omar El Kayam?
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Un grande bevitore
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Sig. De Martini le posso chiedere a che titolo andrà in Iran? Potrebbe essere considerata una stupida domanda, ma non la conosco personalmente, non so però se di questi tempi sia una buona cosa recarsi in M. O., nulla contro l’Iran che credo sia un Paese interessantissimo e, come dice lei, sconosciuto.
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Uno sconosciuto che chiede a uno sconosciuto il perché di un viaggio in un paese sconosciuto ai più.
Mi pare un racconto di Kafka…..
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La prego di scusarmi, ha ragione, la mia era una stupida domanda.
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