A PROPOSITO DI GUERRA IRAN-IRAK. LA CIA SAPEVA DELL’USO DEI GAS CONTRO GLI IRANIANI E APPROVAVA. di Antonio de Martini

Ecco un documento che dimostra il coinvolgimento della CIA nell’uso di agenti chimici durante la guerra Iran-Irak. Si tratta di un documento rintracciabile nei national Archives in quanto ormai desegretato.

http://www.scribd.com/mobile/doc/163045562/embed?access_key=key-z5uio9kia395d8e8ljc

Ricordatevene la prossima volta che vi chiedono di indignarvi contro un belligerante. La guerra non è mai tra un innocente e un cattivo, ma sempre tra due ( o più cattivi).
Per questo l’Italia deve promuovere la neutralità armata del Mediterraneo.

http://www.scribd.com/mobile/doc/163045562/embed?access_key=key-z5uio9kia395d8e8ljc

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Commenti

  • Avatar di Armando Stavole Armando Stavole  Il ottobre 18, 2013 alle 2:05 am

    Ho gia’ informato sullo scrittore John Loftus, scrittore USA, ma non pubblicato in Inghilterra ne’ in altra lingua in Europa e ben piu’ in italiano per i due stati che hanno anche loro da nascondere. I segreti vengono qui de-segretati ben prima che nei nostri stati. Ma nessuno e’ il piu’ pulito, mi creda. Ho la nausea e finiamola di fare i Muzio Scevola, non vale la pena per nessun diavolo o santo di questa terra.

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    • Avatar di antoniochedice antoniochedice  Il ottobre 18, 2013 alle 8:21 am

      Musions Scevola era un commando ante litteram che si arrostì la mano su un braciere. Mi spiega cosa c’entra?

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  • Avatar di abrahammoriah abrahammoriah  Il ottobre 18, 2013 alle 7:57 am

    18 ottobre 2013

    A proposito delle mosche cocchiere dell’indignazione à la carte, segnalo l’International Federation for Human Rights (FIDH). Tale benemerita organizzazione gestisce un budget annuale di circa 5 milioni di euro ma si è sempre rifiutata sistematicamente di dire da chi proviene tanto ben di Dio, dimenticando – se proprio vogliamo usare la mano leggera nelle accuse – che il principale diritto dell’uomo è quello di conoscere per deliberare. Ma tant’è, la FIDH è evidentemente occupata in fronti meno secondari per la difesa dei diritti dell’uomo, come quello di definire Assad criminale di guerra (mentre gli altri sono agnellini) e di dire che sì vanno bene le ispezioni in Siria per smantellare le armi chimiche ma che però il vero obiettivo è rovesciare il regime di Damasco. Si rinvia per avere contezza di queste perle della FIDH ai due link in calce al post, mentre per altri argomenti, che evidentemente non meritano altrettanta furia salvifica per tutelare i diritti umani, come per esempio Guantanamo, chi vuole può utilizzare il motore di ricerca del sito della Federazione. Si vedrà che i termini e i toni in cui viene trattato questo lager statunitense, da incendiari come nel caso Siria, diventano ora più felpati, più curiali. E così ci fanno comprendere da quale curia vengono i finanziamenti di questa benemerita organizzazione. E ci fanno anche comprendere che il Great Game geopolitico statunitense non si gioca solo sul piano militare ma anche sul piano della noopolitik (occupazione di quel Lebensraum costituito dalle rappresentazioni ideologiche, un tempo si sarebbe detto propaganda), argomento sui cui torneremo nei prossimi post.

    Massimo Morigi

    I due sopracitati link:

    http://www.fidh.org/en/north-africa-middle-east/syria/Bashar-Al-Assad-Criminal-Against

    http://www.fidh.org/en/north-africa-middle-east/syria/breakthrough-resolution-on-syria

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