Non tutti possono permettersi letture impegnative a complemento della istruzione pubblica, ma in una democrazia semiborgatara come l’Italia questa lacuna non è mai stata di ostacolo a carriere apicali.
Ad esempio Sergio Cofferati ha rivelato in una intervista che legge le avventure di TEX WILLER e questo non gli ha impedito di diventare il capo della CGIL e sindaco di Bologna, anche se altre piu corpose letture o frequentazioni gli avrebbero forse consentito migliori performance ed evitato il ritiro anzitempo.
In fondo, ci sono ottomila comuni e qualche sindaco sicuramente non legge nemmeno i fumetti.
Sorte analoga deve esser capitata ad Alessandro Pansa da Eboli del quale mi
sono ignote le letture. Spero abbia letto il romanzo autobiografico di Carlo Levi – e non voglio pensare che che negli anni del suo soggiorno romano – trentuno- non gli sia capitato di leggere qualcosa di interessante, come ad esempio le avventure del commissario Basettoni uscito dal pennello di Walt Disney.
Tra i due esiste però un fil rouge costituito dalla lettura di giornali politici che entrambi si fanno un dovere di leggere, magari nelle fotocopie delle rassegne stampa, fatte su misura: l’uno leggeva quel che passava la CGIL e l’altro si sorbiva la minestra del ministero dell’Interno.
Chissà per quali ragioni in questa rassegna non deve essere compresa LIMES rivista di geopolitica del gruppo l’Espresso e tra i tanti giornalisti che un poliziotto conosce lungo gli anni, non deve aver mai incontrato Cecilia Tosi.
La giovane giornalista – a giudicare dalla foto anche carina – ha infatti scritto un interessante articolo su LIMES lo scorso anno sul Kazakistan e sull’ormai famoso fuoriuscito Mukhtar vattelappesca.
Nome, cognome, funzioni, asilo politico, avventure.
Leggere di geopolitica non è obbligatorio.
Non è obbligatorio nemmeno fare il capo della polizia.
Obbligatorio è leggere di geopolitica se si vuole fare il capo della polizia nel 2013.
Commenti
“Obbligatorio è leggere di geopolitica se si vuole fare il capo della polizia nel 2013.”; perfetto … in una nazione normale.
Una nazione che a scuola impone i test INVALSI (tanto per dirne una che mi passa per la mente) può essere definita nazione normale?
L’articolo è assolutamente condivisibile, dobbiamo però tener presente la realtà che ci è stata imposta.
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Dovrebbe esistere un Nobel di ironia. Ti verrebbe assegnato. GiC
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Eh, per il Nobel bisogna pubblicare in Inglese….
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Il Nobel dell’ironia è già stato abbondantemente assegnato: 2009 a Barak Obama, 2012 Unione Europea.
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