ALITALIA E LA PASSERA

Tutta Italia si è indignata per la cancellazione del marchio della compagnia di bandiera dall’ala di un ATR 42 uscito di pista a Fiumicino durante una manovra di atterraggio non riuscita.

I soliti ” managers” ( cultura Finmeccanica e Telecom, per intenderci) si sono coperti il posteriore con una autorizzazione del procuratore della Repubblica di Civitavecchia che – in virtù dei poteri conferitigli dal Padreterno, immagino – ha autorizzato la manomissione di un corpo di reato su cui si doveva indagare con ben due commissioni.
È anche nato un corollario attorno al problema dell’inchiesta manomessa pr ragioni di immagine.
Ci si chiede se sia lecito affittare un aereo e imbandierarono con le proprie insegne.
Affermativo, ma è necessario informare i passeggeri .
Alitalia non lo fa mai, perché altrimenti dovrebbe informare che la I maiuscola che tutti vediamo sulle code degli aerei, non è l’indicativo della sigla ITALIA, ma IRLANDA.
Infatti, uno dei “capitani coraggiosi” ( Toto di Air One) Che – come dice il cavaliere – intraprende coi suoi capitali, i soldi li ha portati in Irlanda ( e questa è la targa sulla coda) e non ha conferito che i suoi debiti. Gli aerei li affitta ad Alitalia e incassa i soldi all’estero.
Gli addetti ai lavori lo sanno, ma i passeggeri?
Altro che i quattro schei che prendono i rumeni con la vecchia carcassa.

I trackback sono chiusi, ma puoi postare un commento.

Lascia un commento