IL MITO DI EUROPA. UNA PROFEZIA ? CACCIATE LA MERKEL E L’EUROPA TORNERA’ EUROPEA. PAROLA DI HELMUT SCHMIDT di Antonio de Martini

Chi mi conosce sa quanto mi costi riuscire a mettere una immagine nel blog.  Ci sono riuscito grazie ad un amico che si presta  gentilmente a fare da cireneo.

La foto è mia. E’ un mosaico del III secolo D C ( Quando i Germani si pulivano ancora  il sedere con le dita)  trovato a Biblos, la città fenicia “dei libri” ed è di epoca romana.

L”ho scattata nel museo archeologico di Beirut, in Libano e rappresenta Giove in forma di toro che rapisce la bella Europa, figlia del re di Tiro, per usarle violenza, credendo fosse amore, strappandola al sua stile di vita.

Da allora le rapine da parte del nord  verso i mediterranei, hanno cessato di essere dei miti per diventare fosche realtà e l’Italia, terra di passaggio,  ne sa qualcosa.

Pare che  questa volta i barbari non  intendano accontentarsi di una bella donna.

La Grecia è ormai giunta alla fase ribellistica delle molotov ( con dentro bitume, per attaccare la benzina alla pelle ), Spagna e Portogallo sono a quel momento di passaggio in cui le manifestazioni sono ancora un momento di unione  popolare, mentre italiani e francesi che dal prossimo anno dovranno pagare 40 miliardi in più all’anno,  aspettano il momento della ribellione,  sapendo che le manifestazioni lasciano il tempo che trovano  e  sono alla ricerca di nuove forme di lotta, come ad esempio l’iniziativa www.roosevelt2012.fr  un movimento lanciato in rete, ma sostanziatosi in numeri concreti sul territorio.

Roosevelt 2012 ha  tenuto una “Università estiva ” a Bordeaux, seminari in tutta la Francia,  agglomerando quasi centomila persone attorno a un progetto politico simile  – mutatis mutandis –  alle iniziative messe in atto dal presidente americano Franklin Delano Roosevelt ( non Teodoro, Barak, non Teodoro) che in sei mesi sottomise  l’establishement finanziario americano, stimolò la crescita della economia  con , ad esempio la Tennesee Valley Authority che diede lavoro a molti  e colpì alcuni grandi ” rentiers” come ad esempio il magnate Williams.

La novità , invece è che tra i rapinatori del nord c’è, questa volta,  una voce dissonante ed autorevole : l’ex Cancelliere ( dal 1974 all’1982) socialdemocratico  Helmut Schmidt, una volta definito ” la più brillante intelligenza d’Europa” che  – giunto lucidissimo a 93 anni –  ha preso il destro dal cinquantenario della intesa Adenauer -De Gaulle del 1967 a Ludwigshaven, ha avuto parole di fuoco per i suoi compatrioti che vale la pena di ricordare, visto che hanno suscitato vasta eco a causa del rispetto da cui è circondato in tutto il paese.

Mosaico ” tra lo stupore dei nostri vicini europei, la Corte costituzionale tedesca, La Banca centrale tedesca e la Cancelliera Merkel prima di loro, si sono erti ( da soli ndt)a centro dell’Europa” e ancora ” L’Unione Europea  – di cui Schmidt è considerato assieme a Valery Giscard D’Estaing  uno dei pionieri –  potrebbe anche affondare a causa della Germania”. e ha anche ricarato la dose  ” Noi tedeschi, non dobbiamo mai più essere  la causa dell’immobilismo o peggio del crollo del grande  progetto europeo”, imponendo la propria potenza economica ai partners europei che ha ricordato ” hanno tutti contribuito a risollevare  la Germania dalle sue ceneri”.

Questa vera e propria intemerata ha un duplice valore politico: il primo è che il discorso è stato pronunziato durante le cerimonie del cinquantenario della intesa franco tedesca cui era presente la Cancelliera Merkel.

Il secondo punto politico  è che in pari data e richiamandosi a Helmut Schimdt, si è presentato, sotto la bandiera socialdemocratica  il competitore della Merkel alla cancelleria, nella persona di Peer Steinbruck, ex ministro delle finanze  di cui conosco solo due punti chiave: chiede più tempo perché la Grecia possa pagare i suoi debiti e propone che l’Europa  presenti un solo bilancio.

Il partito socialdemocratico tedesco è il più antico della Germania e l’anno prossimo compirà centocinquanta anni di vita organizzata ed ha oltre mezzo milione di iscritti.

I suoi ultimi cancellieri  sono stati Schmidt e Shroeder e il fatto che il candidato si sia riferito più a Schmidt che a Schroeder, fa capire che questa volta i socialdemocratici accetterebbero la collaborazione col PDS il partito degli ex comunisti dalla Germania est che la volta scorsa ebbero il veto di Schroeder.

Chiunque , ma non la soporifera cancelliera il cui abbraccio si è rivelato mortifero per un elettorato motivato come quello della sinistra moderata.

Sono d’accordo.

Un’altra ragione per cui sono d’accordo, è che da quando c’è la Merkel, i tedeschi sembrano non avere la stessa aritmetica degli altri europei: non sono d’accordo sulle cifre dei bilanci di nessuno ( mentre loro per quadrare i conti hanno estrapolato dal bilancio i conti della loro Cassa depositi e prestiti, se li includessero il loro rapporto Deficit PIL , salirebbe al 93%).  Sbagliarono i conti anche alle fosse ardeatine uccidendo cinque persone in pi§ di quanto stabilito dalle loro stesse ordinanze. Non sono d’accordo nemmeno sul numero dei morti ( 560 ) della Strage di S Anna di Stazzena ( lo ha stabilità nei giorni scorsi la procura della Repubblica  di Stoccarda). Come è noto non sono d’accordo nemmeno sul numero di morti ebrei ammazzati per opera loro. Mi pare evidente che non sanno tenere di conto, ma vogliono imporci la loro lugubre matematica.

Berlusconi e il  PDL darebbero prova di patriottismo autentico se  ignorando i legami – peraltro teorici – del Partito popolare Europeo,  dessero indicazione di non votare  per il partito del fanatico  Wolfgang Schauble, la melliflua Angela Merkel e compari,  che di giorno fanno i democratici a 24 carati e di notte fanno assolvere  belve che hanno ucciso a sangue freddo donne e bambini inermi ( i bambini erano 150 sui 560 uccisi). Mandiamoli a tenere compagnia a Sarkozy che già parla coi suoi fantasmi..

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Commenti

  • antoniochedice  Il gennaio 27, 2015 alle 8:02 am

    L’ha ribloggato su IL CORRIERE DELLA COLLERAe ha commentato:

    2 OTTOBRE 2012. La Germania migliore non sta con la coppia Merkel-Schauble fautrice dell’immobilismo fine a se stesso. Adesso con Tsipras inizia la fase di movimento.

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  • abrahammoriah  Il gennaio 27, 2015 alle 9:28 am

    27 gennaio 2015

    In estrema sintesi: errore (anzi, orrore o, ancor meglio, crimine) fu la costruzione di quest’Europa direttamente governata dalla banca e dalla burocrazia trasnazionale. Altrettanto catastrofica sarebbe una fuoruscita dall’Unione e/o dall’Euro. Unico percorso politico praticabile: governi (e quindi i rispettivi popoli) della fascia debole del sud Europa che si rendano finalmente conto (e quindi mettano in pratica) della fondamentale nozione che è la politica a venire prima dell’economia (e non viceversa, come è invece nel progetto, intrinsecamente totalitario, di costruzione dell’attuale Europa). Le linee di frattura della futura politica non passeranno quindi più fra destra e sinistra ma fra chi ritiene la decisione politica prevalente sull’economia e chi no ( prevalenza della politica che, se vogliamo, è il punto qualificante del repubblicanesimo geopolitico). Ed è per questo che quello che è successo in Grecia con la vittoria di Syriza e l’alleanza di governo di Tzipras col partito nazionalista di destra dei greci indipendenti Anel di Panos Kammenos, oltre che per l’evidente significato di un no reciso ai diktat troikesti, è di sommo interesse sia politico che politologico per tutti coloro che ritengono definitivamente tramontati i vecchi idola fori ideologici ereditati dal secondo dopoguerra. Massimo Morigi

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    • antoniochedice  Il gennaio 27, 2015 alle 9:38 am

      @abramhorriah Catastrofica potrebbe essere una nostra in quanto mediterranei ” uscita dal basso” dall’area euro in quanto equivarrebbe a una mozione di inadeguatezza dell’uscente con conseguenti difficoltà sul mercato internazionale. Non traumatica invece sarebbe ( per noi) la fuoriuscita dei paesi a ” tripla AAA” dall’area euro ( quattro su 19) che andrebbero a farsi un super euro rivalutato, mettendo in crisi il loro export.
      I paesi restanti, dopo una svalutazione dovuta all’uscita tedesca che darebbe ossigeno al nostro export, offrirebbero un euro stabile con paesi economicamente più omogenei.

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  • abrahammoriah  Il gennaio 27, 2015 alle 2:04 PM

    27 gennaio 2015

    Concordo in pieno, dovrebbero essere le triple AAA a decidere di uscire e dovrebbero essere i cosiddetti pigs a costringerle a questo passo … cosa per la quale ci vorrebbe, da parte dei paesi del sud Europa, fegato ed intelligenza strategica. Insomma, politique d’abord… Massimo Morigi

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