Ho ricevuto mail private e telefonate che sostengono che sono parziale e antiamericano, specie nel descrivere la vicenda siriana.
Essere accusati di essere parziali é una grave accusa per un analista politico degno di questo nome.
Inoltre sono convinto che gli Stati Uniti d’America siano un grande paese e ne ammiro le istituzioni.
Nondimeno posso elencare una serie quasi infinita di farabutti con in tasca un passaporto americano dalla A di Al Capone in poi.
Per la Siria, ci sono – anche negli USA – due partiti che si combattono senza esclusione di colpi.
Il primo, facente capo alla amministrazione di George W. Bush jr che ha impostato una campagna di “regime change” da farsi con criteri fondamentalisti e da crociata.
Il secondo partito, nato con l’amministrazione democratica di Barak Obama, cerca, mantenendo l’obiettivo della democratizzazione, di cambiare con la giusta lentezza la strategia ( ha riaperto l’ambasciata dopo sei anni e cercato di favorire il dialogo senza armi) , ma i finanziamenti segreti e i legami oscuri ormai stabiliti , continuano a produrre i loro effetti perversi e mortiferi .
Ultima accusa ( cortese, ma accusa) : l’antiamericanismo preconcetto.
Non capisco perché se io dico una cosa, sono anti americano, mentre se fossi americano e dicessi le stesse cose, sarei un patriota democratico.
A riprova – questa é la mia ultima concessione ai critici- ecco il link col quale il “Washington
Post “informa ( 18 aprile 2011) e pubblica gli estremi dei finanziamenti segreti dal governo USA alla opposizione siriana.
Il giornale ha anche scritto di aver accettato di non pubblicare i nomi di chi ha ricevuto i fondi dentro e fuori la Siria. Clikkate sul link sottostante e ….Buona lettura
Commenti
Sottoscrivo sillaba per sillaba, caro Antonio.
La gran parte degli italiani sono educati a ragionare ideologicamente, senza rebdersene conto, dopo mezzo secolo di “pensiero unico”. In quanto ai giornalisti, è ancora peggio. Continua così e fregatene di quelli che hanno la testa per separare le orecchie.
Il premio nobel per la pace, Hussein Barak Obama è un criminale di guerra che ha fatto più morti lui in meno di 4 anni che Pinochet in 25. Contro i fatti non valgono gli argomenti, neppure se, com’è accaduto, il giornale sedicente cattolico Avvenire esulta per i missili sulla Libia.
I fatti sono i fatti. Purtroppo non esistono fatti, ma solo interpretazione dei fatti. Stai bene e continua, te lo dice un antiObamiano viscerale. giC
Gic,
Non ho capito.
la mia approvazione (per quel che vale).
Grazie.
ha anche la mia approvazione ed ammirazione. pochi riescono a dare la visione d’insieme come lei. se posso dare un consiglio: quando scrive usi la penna stilografica. Quella che graffia!