EGITTO. IL GOVERNO GANZURI DIVENTA GAZZARRA. LA FRATELLANZA MUSSULMANA AVANZA: SE GLI USA SMETTONO DI PAGARE, L’EGITTO ROMPERA’ IL TRATTATO DI PACE CON ISRAELE

La storia si ripete, specie nel più storicizzato dei paesi: l’Egitto.
Gli Stati Uniti di Foster Dulles videro con favore l’ascesa al potere dei giovani ufficiali capitanati dal generale Naguib nel 1952. Poi, quando si accorsero che l’idea di “ufficiale” era diversa da quella di un allievo di West Point, iniziarono i dolori e culminarono in un decennio di scontri indiretti.

Lo stesso sta accadendo, in questi giorni. Il bovaro dell’Oklahoma

che ha dato il via alla scalata al potere dei fratelli mussulmani, ha certamente creduto di avere a che fare con fondamentalisti della BIBLE BELT del Midwest. Sta cominciando ad accorgersi che le cose non stanno proprio come crede e ha cominciato a minacciare di tagliare i finanziamenti ( oltre 3 miliardi di euro annui di cui la metà forniture militari).

Il movimento islamista dei Fratelli Musulmani – principale forza politica del Paese, con il 45% dei seggi parlamentari – ha minacciato di rompere gli accordi di pace con Israele, firmati a Camp David nel 1979, qualora Washington sospendesse l’invio di aiuti finanziari militari all’Egitto.
L’avvertimento degli USA scaturisce dal processo che vede imputati 43 operatori di ONG, accusati dal governo egiziano di finanziamenti illegali dall’estero. Il novero degli imputati comprende 19 cittadini americani, ( tra cui il figlio del segretario ai trasporti la Hood)14 egiziani e altri di nazionalità serba, tedesca, giordana, libanese e palestinese. Il processo, previsto per fine febbraio, è stato aggiornato al 26 aprile dal Tribunale Penale del Cairo.

Il Comitato Elettorale Supremo egiziano ha comunicato che le candidature per le prossime elezioni presidenziali dovranno essere presentate fra il 10 marzo e l’8 aprile, ammettendo però che, al momento, non è possibile stabilire la data precisa in cui gli egiziani potranno scegliere il successore di Mubarak.
Alcune Fonti rivelano che il Consiglio Militare, i Fratelli Musulmani e alcuni partiti liberali si incontrerebbero quotidianamente per accordarsi sulla candidatura di Nabil al-Arabi, Segretario Generale della Lega Araba, alla Presidenza della Repubblica.

Intanto, sono stati resi noti i risultati delle elezioni della Camera Alta tenutesi in 14 distretti: il partito Libertà e Giustizia si guadagna la maggioranza dei seggi, mentre Al Nur e Al Wafed si divideranno

quelli rimanenti. I partiti Al-Wasat, Al-Masriyyn Al-Ahrar, Al-Masry Al-Dimuqratiy, Al-Adl e Al-Hadara si sono uniti a Libertà e Giustizia con l’intenzione di ritirare la fiducia al governo di Kamal Ganzuri – attuale Primo Ministro nominato dalla giunta militare nel novembre 2011 – sottolineando l’importanza di creare un nuovo governo di coalizione nazionale. Si segnala inoltre la possibilità che anche i Fratelli Musulmani ritirino la fiducia al governo di Ganzuri. Non serve già più?

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