Chi non vuole cercare la verità?
La sinistra DC. intendendosi con questa locuzione specialmente i Dc – specie lombardi – finanziati da Enrico Mattei, il presidente dell’ENI di cui oggi – 27 ottobre – ricorre l’anniversario della strana morte ( il magistrato Calia accertò una piccola carica di tritolo).
Nell’intento di affermare i principi in cui credevano, essi forzarono numerose situazioni politiche grazie a disponibilità finanziarie superiori. La sinistra DC assunse una posizione filo USA e anti francese sulla scia della politica dell’ENI nei confronti dell’FNL algerino, ma non sotenne antecedentemente Mattei nella politica filo Iraniana ( sostanzialmente antiamericana) con cui l’ENI ruppe il cartello delle sette sorelle del petrolio mondiale.
Nella sua politica di allargamento al PCI, la sinistra DC aveva tutto l’interesse a valorizzare il pericolo “golpista” anche per sostenere quanti nel PCI avevano bisogno da un lato di avere redini più larghe dall’URSS e dall’altro di tenere a freno il partito ombra che alla fine ha rotto gli argini, provocando l’esondazione di sangue che abbiamo visto. Oggi si preparano a riprovarci con un nuovo Prodi e rivangare non fa comodo.
La Sinistra estrema: Dopo che Gianpaolo Pansa – uno dei loro punti di riferimento per un quarto di secolo – ha smitizzato la politica del PCI degli gli anni 40 documentando l’esistenza di un partito parallelo che non arretrava nemmeno di fronte agli omicidi mirati ; se si smitizzassero anche gli anni dell’apertura a sinistra ( ’60) e delle lotte degli anni settanta( trame), la difficoltà della classe dirigente del PCI sarebbe estrema nel giustificare le scelte per cui è stato alla fine vittima anche chi, come Aldo Moro, aprì il vaso di Pandora della collaborazione con i partiti marxisti.
Del PCI, se si ostinerà al silenzio, potrebbe restare poco più di quel che Christopher Andrew e Vassili Mitrokhin dicono nel libro ( The Mitrokhin Archives, ed. Penguin) a pag 489 ossia che “i dirigenti del PCI, spaventati chiesero l’intervento del KGB per organizzare la guerriglia in Italia in caso di golpe fatto sul modello greco” e che la direzione DGRg del KGB aderì alla richiesta.
La politica estera: Se si cambia la chiave di lettura degli anni sessanta/settanta, si dovrà giocoforza rileggere tutta l’attività di Francia e degli USA sul nostro territorio, ovvero gli sforzi fatti dagli americani per mantenere il controllo delle basi e dell’opinione pubblica italiane.
Si avranno anche molte ragioni di analisi a vedere da vicino la ragioni di sotterranea inimicizia tra USA e Francia che era uscita dal comando militare della NATO , ma non dal Patto Atlantico – la parte politica dell’alleanza- e minacciava di assumere la leadeship europea se l’Italia avesse assunto connotati gollisti/riformisti , che rischiavano di essere compatibili con le non disprezzabili inclinazioni terzomondiste e terzaforziste di una parte della Dc. Fanfani era il concorrente gollista-integralista di Pacciardi e gli Usa riuscirono a dare scacco a entrambi, riuscendo a non farli saldare attorno a un progetto di rinnovamento dell’Italia.
Negli anni sessanta/settanta, la collocazione dell’Italia in Occidente non è mai stata in gioco essendo garantita dagli equilibri di Yalta, ma la partecipazione attiva dei politici, andava conquistata e qualche volta è stata faticosa e frutto di attività illecite che non si vogliono far emergere, specie ora.
Con tanti autorevoli disinformatori in azione ( nell’ opera di Christopher Andrew – pag 621 e seguenti – si cita che tra i 15 agenti del KGB più pagati in Italia, ben sette erano giornalisti di stanza a Roma) , è ovvio che si sia sparsa la nebbia su come e perché sia nato il centro sinistra, su chi lo abbia voluto condizionando politici e opinione pubblica generalmente ostili; nebbia sullo scontro sotterraneo USA -Francia iniziato in Italia con l’avvento di de Gaulle ( 1958); nebbia sulla influenza di ( almeno) una talpa del KGB agli alti livelli del ministero dell’Interno; nebbia sulla esistenza e necessità di proteggere gli equilibri di Yalta con cui USA e URSS si divisero il mondo nel ’45. Nebbia su azioni illegali alla Abu Omar fatte in nome della solidarietà atlantica e via discorrendo.
La ragione di questo impegno a consacrare alla storia il “PIANO SOLO” così come tramandato dalla stampa, è intuibile. Il “PIANO SOLO” e la sua storia, letta correttamente, cambia tutta l’ottica con cui si possono leggere molti degli avvenimenti successivi: dalle storielle dei golpe ( quello del ’60 detto del rapimento di Gronchi) agli scontri del ’68; al golpe del 69/70 ( per intenderci quello la forestale contro la RAI e dell'”occupazione” del ministero degll’Interno); a quello del ’74 (il golpe bianco di Edgardo Sogno e del solito Pacciardi); dalle convergenze parallele, al governo delle astensioni, alla P2, allo scandalo Loockeed, all’avvento e caduta di Craxi tanto per citarne i più significativi.
Per lasciare spazio nuovo alla sinistra DC , Pacciardi va tolto di mezzo e il Franzinelli in questo senso non si risparmia.
FINE TERZA PUNTATA
Commenti
“Se si cambia la chiave di lettura degli anni sessanta/settanta, si dovrà giocoforza rileggere tutta l’attività di Francia e degli USA sul nostro territorio, ovvero gli sforzi fatti dagli americani per mantenere il controllo delle basi e dell’opinione pubblica italiane”.
“Si avranno anche molte ragioni di analisi a vedere da vicino la ragioni di sotterranea inimicizia tra USA e Francia che era uscita dal comando militare della NATO , ma non dal Patto Atlantico – la parte politica dell’alleanza- e minacciava di assumere la leadeship europea se l’Italia avesse assunto connotati gollisti/riformisti , che rischiavano di essere compatibili con le non disprezzabili inclinazioni terzomondiste e terzaforziste di una parte della Dc. Fanfani era il concorrente gollista-integralista di Pacciardi e gli Usa riuscirono a dare scacco a entrambi, riuscendo a non farli saldare attorno a un progetto di rinnovamento dell’Italia”.
“Negli anni sessanta/settanta, la collocazione dell’Italia in Occidente non è mai stata in gioco essendo garantita dagli equilibri di Yalta, ma la partecipazione attiva dei politici, andava conquistata e qualche volta è stata faticosa e frutto di attività illecite che non si vogliono far emergere, specie ora”.
“Con tanti autorevoli disinformatori in azione ( nell’ opera di Christopher Andrew – pag 621 e seguenti – si cita che tra i 15 agenti del KGB più pagati in Italia, ben sette erano giornalisti di stanza a Roma) , è ovvio che si sia sparsa la nebbia su come e perché sia nato il centro sinistra, su chi lo abbia voluto condizionando politici e opinione pubblica generalmente ostili; nebbia sullo scontro sotterraneo USA -Francia iniziato in Italia con l’avvento di de Gaulle ( 1958); nebbia sulla influenza di ( almeno) una talpa del KGB agli alti livelli del ministero dell’Interno; nebbia sulla esistenza e necessità di proteggere gli equilibri di Yalta con cui USA e URSS si divisero il mondo nel ’45. Nebbia su azioni illegali alla Abu Omar fatte in nome della solidarietà atlantica e via discorrendo”.
voreei saperne di più su questo scontro tra Francia e USA comabttuta in Italia…..
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Stai commentando un post scritto oltre un anno fa….
Adesso ad affrontare la Francia siamo noi, sul nostro territorio e sulla nostra economia.
Se ti interessa il tema cui accenni, intervista gli ex magistrati Sica e Imposimato. Se vuoi leggere, leggi per i tipi di Longanesi&co il libro di Alexandre de Marenches e Christine Ockrent ” i segreti dei potenti ” con una appendice di Sandra Bonsanti sull’Italia.
In inglese, trovi “The french Secret services” di Douglas Porch edito a NYC da Farrar, Straus and Giroux ; e in francese “SDECE Service 7” di Philippe Bernert ed Presses de la cite’.
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Si grazie. Mi procurerò i libri e i documenti relativi al tema.
La francia è da sempre una nostra rivale, con cui siamo stati in guerra, , si una guerra finalizzata al controllo delle fonti energetiche e per l’egemonia del Mediterraneo. E infatti a mio avviso che Ustica, Bologna, ed altre stragi siano da collocare in questo contesto internazionale, altro che le tesi dietrologiche e complottiste di chi attribuiva le stragi a fascisti e comunisti!……
Tuttavia, sono d’accordo con lei per quanto riguarda i quattro golpe del 60, 64, 70, 74, tutti a quattro da attribuire alla fantasia letteraria dei giornalisti Espresso/Repubblica, con la diffamazione che ne segui della figura di Pacciardi prima e fanfani dopo.
La possibilità di favorire un colpo di stato militare fu paventata dagli inglesi nel 1976 in seguito ai successi conseguiti dal PCI (e l’anno prima 1975 alle amministrative), progetto abbandonato poi, perché gli USA e la Repubblica federale tedesca nella persona del cancelliere Helmut Schimdt erano contrari temendo che questo avrebbe innescato una guerra civile e messo in pericolo la stabilità mondiale.
Il resto e solo il frutto delle ricostruzione dietrologiche e e come lei ha precedentemente accennato “pistaroliste”.
Da quello che ho capito, gli americani temevano che l’italia potesse assumere connotati gollisti, il quale avrebbe sicuramente rafforzato il ruolo dell’italia nello scenario mediterraneo e africano con il filo terzomondismo e arabismo di fanfani e Moro e quindi Gallismo nemico della logica di Yalta.
Non è così?
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Ignoro questo concistoro di capi di governo sul. Tema Italia, così come ignoro la genesi del terrorismo. Penso che il comunismo gia’ all’epoca non facesse tanta paura in quanto era gia’ un fenomeno monitorato.
La rivalità’ tra stati per ragioni politiche o economiche e’ un fenomeno fisiologico e i paesi latini hanno piu’ elementi di Unione di altri.
Il fattore pericoloso in Europa sono sempre stati la Germania che cercava l’egemonia e l’Inghilterra che glielo impediva.
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A proposito del confitto sotterraneo Usa/Francia combattuto in Italia…..
Si può intravvedere, una alleanza tra una parte della nostra classe politica con la Francia. vedi apertura di Prodi alla grande distribuzione alimentare e non francese con i vari Auchan, Lecrerc, Intermarché, Le Roy-Merlin ecc. a danno della grande distribuzione nazionale; recentissimo tentativo di conquista, da parte francese di Telecom e di ENEL, ai quali, peraltro, era stato impedito qualche anno fa – veto Chirac – di fare acquisizioni in Francia con la scusa dell’interesse nazionale; protezione pervicace da parte della Francia delle “Brigate Rosse” e di esponenti della sinistra compromessi con la giustizia in Italia; immediato schieramento filo francese, della sinistra italiana sulle posizioni falsamente “umanitarie” di Sarkozy…..
L’unico che tentò di arginare le mire espansionistiche della Francia nel nostro sistema economico.
basti pensare che tutte le privatizzazioni sono state oggetto di mire da parte di imprese francesi da AYR FRANCE al Credito Parigino, da Danone a DN Ambro.
Craxi rispose con analoghe azioni italiane rivolte al sistema francese (acquisto di berlusconi di la Cinq e le sue mire su Canal Plus.
Craxi poi favorì l’ascesa di ben Alì in Tunisia considerata zona di influenza francofona….
La Francia associata all’Inghilterra potrebbe essere il grande vecchio perché è sempre stata la nazione che ha sempre protetto tutti i brigatisti e anche estremisti (vedi caso battisti) nell’intento di indebolire l’italia per fare a miglior prezzo degli acquisti programmati da tempo. (discrso analogo per Inghilterra, usa, germania, olanda).
Ecco perché nel 1992 complottarono contro lo stato italiano una serie di poteri nazionali e internazionali….ecco perché? sempre nel 1991/92 più servizi segreti stranieri si coalizzarono e complottarono contro il nostro paese per ridurre a brandelli una grande nazione industriale come l’italia……
E per quanto riguarda il gollismo? lo scontro sotterraneo USA/Francia?
Il terrorismo apparso in Italia negli anni 70′ (brigate rosse/Hyperion/Eliseo) trovò sostegno da parte delle autorità francesi che hanno promosso la destabilizzazione dell’Italia.
Per tanto tempo Parigi, (e non comunemente a quanto si crede Washington) è stato il vero incrocio di tutti gli intrighi internazionali, sostituendosi a washington e mosca nel ruolo di piattaforma destabilizzante per l’italia.
Dopo la fine dell’era De Gaulle, Mitterand avrebbe guidato in francia un asse “SOCIALDEMOCRATICO EUROPEO” tentando di giocare la carta della “terza forza” e di equidistanza tra le due maggiori potenze dell’epoca (usa,Urss) destabilizzando l’italia grazie alla “dottrina mitterand”.
A tutto ciò si aggiungeva un pizzico di insofferenza della francia verso il sistema di Yalta. Infatti la Francia fu praticamente esclusa dalla trattiva condotta da Churchill, Stalin e Roosvelt per la sistemazione del mediterraneo e dell’europa.
Quindi la volontà della Francia di mettere in discussione gli equilibri geopolitici stabiliti a yalta.
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L’ha ribloggato su IL CORRIERE DELLA COLLERAe ha commentato:
Cos’È LA VERITÀ’? L’UNICA DOMANDA CUI IL CRISTO NON RISPOSE. MA POSSIAMO SAPERE CHI NON LA VUOLE CERCARE. ( dal post del 29 ott. 2019)
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Gentile Sig. Antonio, la risposta della domanda fatto a Cristo è nel latino: quid est veritas? est vir qui adest
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[…] https://corrieredellacollera.com/2010/10/29/il-piano-solo-e-le-favole-dei-golpe-del-60-del-64-del-70… […]
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