Che lo stupro sia un’arma geopolitica militare mirante ad affermare supremazia e fiaccare la resistenza, lo abbiamo appreso fin dalla seconda media leggendo l’Iliade: Achille che si appropria di Criseide, e Andromaca – la sfortunata moglie di Ettore – e la figlia di Priamo Cassandra, che vengono schiavizzate dai vincitori.
Per non farla troppo lunga, la seconda guerra mondiale ha visto gli alleati far stuprare le donne italiane della zona dei monti Ernici – Cassino dove più accentuata fu la resistenza militare – Moravia ce ne ha dato un ritratto emozionante. A Napoli esorcizzarono il tutto con una canzone e a Livorno ,a CAMP DARBY, se lo fecero piacere e lo misero a frutto.
I russi che occupando finalmente Berlino stuprarono chiunque respirasse, non usarono violenza. Bastava ordinare ” Davai suda” ( spicciati donna) che esse obbedivano col terrore negli occhi. Era ancora valida la frase latina “Germani a Sarmati mutuo metu separantur”. Continua a leggere