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IL FALSO PROBLEMA DEL DEBITO PUBBLICO. di Antonio de Martini

Mano a mano che il tempo passa, vediamo che Tremonti il montanaro ha partorito il topolino mentre le contraddizioni cominciano ad affiorare a tutti i livelli.

La Standard & Poors dopo aver tolto una serie di galloni ai singoli paesi della U E – Italia inclusa – ha dato la tripla A di debitore certamente solvibile al fondo salvastati , un fondo che , per ora , esiste solo sulla carta e che sara’ composto dai singoli stati declassati in precedenza.
Come dire che Gianni non e’ credibile e nemmeno Pinotto, ma faccio credito a Gianni e Pinotto.
Altra contraddizione , a mio modo di vedere, e’ data dai consigli e dai commenti di Barak Obama agli europei: il premio Nobel per la pace , indebitato fino al collo che da consigli di gestione economica e finanziaria agli altri.
Ancora. La banca X viene declassata perche’ lo stato che la ospita e’ troppo indebitato. Allora lo Stato interviene – indebitandosi ulteriormente – sostiene la banca con un finanziamento e tutto rientra nella normalita’. Delirante.
Tutti questi stati predicano trasparenza, dicono che la BCE e’ indipendente dai governi e poi pretendono che uno dei consiglieri eletto alla unanimità’ ( Bini Smaghi ) debba dimettersi per fare posto a un non meglio identificato rappresentante del governo francese. Ci vorranno dire almeno di chi si tratta? Come si chiama questo atteso Salvatore dell’ Europa? Non sarà’ Sarkosi jr visto l’impegno del papa’?
Un mezzo vantaggio gli italiani lo hanno avuto da tutta questa pagliacciata: il governo ha decretato che se si pagano interessi passivi a una banca, questi possono essere interamente dedotti ai fini della composizione del bilancio. Grazie. Ma non e ‘ un incentivo a fare debiti mentre ci si accusa di averne troppi ?
Credo che la intera vicenda debba essere riletta così: nel caso di un individuo, se questo muore senza patrimonio, il debito muore con lui. in tal caso e’ normale classificare le persone a seconda della solvibilità’ .
Ma se si tratta di uno stato o una comunità’ , questi non muoiono mai e quindi il pagamento di un debito E’ SOLO QUESTIONE DI TEMPO.
Se uno Stato ha contratto troppi debiti promettendo il rimborso , mettiamo, in un decennio, lo pagherà’ in quindici o venti anni e nei periodi di prolungamento delle rate, l’accesso al nuovo credito andrebbe razionato e il governo ipso facto dimissionato, indicendo nuove elezioni.
Che l’attuale sistema creditizio internazionale sia inadatto, e’ dimostrato dall’ Argentina che ha pagato i suoi debiti al 25% degli importi e l’Islanda che ha bellamente rifiutato di rimborsare le banche, dopo un referendum che chiede di punire chi ha contratto il debito, non tutti i cittadini.
Nessuno ha preso provvedimenti a loro carico.
Se la sono presa tutti con la Grecia – oggi- con un altro – domani- al solo fine di aumentare gli interessi che si percepiscono dal loro certificati di credito.
La Germania ha sbraitato contro l’Italia ed ha ottenuto di percepire più’ interessi dai nostri BOT e CCT.
Altra contraddizione: le banche centrali che regolano i flussi monetari, stanno alla chetichella diventando ASSOCIAZIONI PRIVATE i cui utili non si capisce bene dove finiscano.
La legge italiana e lo stesso statuto della Banca d’Italia dichiarano che la banca e’ pubblica, ma il dettato della legge non viene rispettato e NESSUNO INTERVIENE.
Altra contraddizione: e’ un assioma che i governanti sono quelli che preparano il futuro.
Orbene, tra sei mesi Sarkosi e la Merkel (li chiamano Sarkel) saranno al museo delle cere trombati dai rispettivi elettorati.
Al prossimo gennaio Obama ( col 75% di insoddisfatti tra i cittadini USA ) farà’ trionfare la previsione di Steve Jobs del ” presidente da un solo mandato” e sarà’ ricordato come il solo premio Nobel per la pace che fece tre ( forse quattro?) guerre e tutte ingiuste.
Berlusconi finirà’ nella annetoddica politica come l’ emulo della torre di Pisa.
Zapatero ha già’ dato forfait. Cameron e’ già’ ai ferri corti coi liberali, ha perso il ministro della Difesa. – in piena guerra – perché’ questi non sapeva difendere con decisione i suoi accessi posteriori ed i fondi dello stato dai focosi attacchi del suo amichetto.
Insomma l’ Europa e’ senza un leader capace di durare, senza una visione del futuro e senza idee.
Che futuro ci stanno preparando?
Continuano a riunirsi, baciarsi, posare davanti alle telecamere, fare comunicati contraddittori e incomprensibili e chiedersi quando e’ che Carla’ ci farà’ vedere quel che ha saputo fare suo marito in un settennato.
A controllare i conti di tutti, una serie di contabili di origine indiana o di Sri Lanka annidati nelle società’ di revisione e di consulenza, i cui campioni abbiamo incontrato nel post di ieri grazie all ‘ interessamento dell’ F.B.I.
Possibile che nessuno se ne interessi e che tutti siano ormai rassegnati o comprati?

Draghi al Fondo Monetario Internazionale ( FMI) e Geronzi a Bankitalia. Scommettiamo?

La disavventura erotico giudiziaria di DSK ha riaperto i giochi  sulla nomina del governatore della Banca Centrale Europea.

Già pochi giorni fa la Merkel , parlando di Draghi ebbe a dire che si sarebbe trovato più a suo agio al FMI da dove proviene. Continua a leggere

Risposta a Enrico e Roberto, il “mercato dei parlamentari” e il resto

Il mio pezzo su l’atteggiamento tedesco ( vds ” due piccioni con una favola”), mi ha valso una  reprimenda di Enrico e una difesa di Roberto che poi han sconfinato nell’aggressività. Ero a Barcellona per lavoro e non ho potuto rispondere prima.

 Cari amici, la vostra polemica è ‘ il ritratto della situazione italiana fin dai tempi del Manzoni.  Ecco i polli di Renzo che litigano mentre vanno in pentola

ho rozzamente montato una immagine per dare l'idea che sotto i vari cappelli da mendicanti c'è sempre un cilindro da banchiere

Nessuno è disposto a difendere  Mr B.  o   Prodi. Li ritengo entrambi pessimi alla prova dei fatti. Sanno vincere le elezioni, ma non governare. Hanno avuto solo concrete  manifestazioni di piaggeria nei confronti degli alleati USA, nella speranza di ingraziarseli e rafforzare le loro posizioni personali.  Uno mi  ricorda Erode che perse la testa per la minorenne  Salomé e l’altro il gran sacerdote Caifa che vuol fare la pelle a uno per salvare il sistema.   Anche se un banchiere di nuova scelta dovesse succedere a uno o all’altro,   sarebbe lo stesso: nullità politicamente  intercambiabili in temporanea occupazione di un  posto di cui   non saprebbero che  poco o  nulla, salvo che il  fare inchini a Pilato porta fortuna.

  Sia Enrico che Roberto, vomitano per lo  schifo e invece di sciacquarsi la bocca ,  litigano ipotizzando  su quale sia stato l’ emetico decisivo.

Il compito del nostro  CORRIERE DELLA COLLERA è quello  di conciliare la Destra con la Democrazia e la Sinistra con la Nazione, aiutandoci a identificare obbiettivi utili per la comunità italiana nel contesto euro-mediterraneo. Ho fatto questo blog proprio per  mettere in luce elementi di fatto che interessano il sistema Italia, per dare consapevolezza di quel che è l’interesse nazionale  dal quale non possiamo prescindere, neanche volendo, pena la scomparsa dalla scena del mondo.

La Sinistra ha evitato la realtà per molti anni e  ne sta  duramente pagando le conseguenze. La Destra, dal canto suo , ha  snobbato il fattore democrazia –  che solo garantisce la  coesione di un  popolo e di un partito –  ed è recidiva: la lezione dell’8 settembre 1943 non ha provocato che la tendenza a mettere da parte un gruzzolo per i giorni bui.

Nessuno dei due schieramenti ha fatto veramente i conti col proprio passato ed è per questo che siamo condannati a ripeterlo.

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Enrico: non ho attaccato la Germania. Ho elencato alcuni fatti ( alcuni appurati dal magistrato militare come il caso Somalia) che mostrano come i tedeschi sappiano fare i loro interessi e agiscano di concerto tra loro, obbiettivamente in  contrasto coi nostri interessi. Potrei rifare l’esercizio con un altro paese, anche gli USA, Continua a leggere