RASSEGNA STAMPA INTERNAZIONALE DEL SABATO 4 APRILE a cura di Gianni Ceccarelli

L’indice della miseria è costituito come è noto dalla somma di alcuni fattori (inflazione, disoccupazione, tassi di interesse, in rapporto alla crescita del PIL pro capite). E’ stato di recente calcolato per 108 Nazioni e secondo tale classifica le cinque Nazioni più “misere” alla fine del 2014 erano: il Venezuela (MI 106,03; elemento più importante: i prezzi al consumo); l’Argentina, la Siria, l’Ukraina e l’Iran (49,10: elemento più importante la disoccupazione). Sempre nello stesso anno l’Argentina l’Ukraine erano “felicemente” arrivate tra le prime cinque, sostituendo il Sudan, Sao Tome e Principe. Allo stesso momento, le cinque Nazioni meno “misere” erano il Brunei (MI 4,94; elemento più importante i tassi di interesse), la Svizzera, la Cina, Taiwan e il Giappone (6,18, elemento più importante la disoccupazione).

http://www.cato.org/blog/world

L’ufficio dell’ High Commissioner for Human Rights (OHCHR) per il Sudest asiatico ha pubblicato il suo ultimo rapporto sulla pena di morte, fornendo le tendenze che si sono manifestate al riguardo nell’area nei confronti di tale punizione. La pubblicazione appare in un momento importante per il manifestarsi sempre più evidente di una tendenza all’abbandono della pena di morte anche in presenza di problemi sociali molto complessi, come i crimini connessi alle droghe e la pressione esistente in alcuni casi al ritorno ad essa dopo un periodo di moratoria. Alcuni Stati, come la Cambogia, le Filippine e Timor est appaiono del tutto abolizionisti, mentre altri, come il Brunei, il Laos e Myanmar sono in pratica divenuti abolizionisti. In Tailandia c’è una moratoria anche se non ufficiale. La Malaysia e Singapore stanno tentando di ridurre il numero di esecuzioni; in Indonesia e in Vietnam la pena di morte è ancora in auge e i tentativi di abolirla appaiono molto modesti.

http://www.thejakartapost.com/news

La Volvo sta pianificando di costruire il suo primo impianto di assemblaggio negli USA al fine di aumentarvi le vendite. Si tratta di uno stabilimento da 500 milioni di dollari e sarà il primo impianto del genere in Nord America. La casa rivelerà prossimamente la località dove sorgerà lo stabilimento. Dal 2010 Volvo è gestita dalla cinese Geely Holding e ha oggi due stabilimenti in Europa e due in Cina.

Japan news, 1 apr

Un articolo apparso sul Lancet del 25 marzo ad opera di un folto gruppo di autori cinesi capitanati da Feng-Cai Zhu, MS riporta i risultati ottenuti su un gruppo di adulti con la somministrazione di un nuovo vaccino contro il virus Ebola; la ricerca è importante soprattutto perché per la prima volta è stato impiegato il virus responsabile dell’epidemia del 2014 e non il vecchio ceppo isolato durante l’epidemia del 1976 in Zaire. Il vaccino si è dimostrato capace di indurre dopo 4 settimane circa una valida risposta anticorpale e da parte delle cellule immunocompetenti. Nello stesso numero della rivista, molto reputata in ambito medico, due autori (A. Marzi e D. Falzarano) commentano l’indagine, indicandone i limiti attuali.

The Lancet, 25 mar [ http://dx.doi.org/10.1016/S0140-6736(15)60553-0 ]

Al fine della sicurezza giapponese appare cruciale la costruzione di una cooperazione strategica con l’Indonesia –un membro fondamentale della Association of Southeast Asian Nations, secondo il Presidente indonesiano Joko Widodo che era in visita in Giappone la scorsa settimana. I due leaders hanno concordato di costituire quanto prima un “Japan-Indonesia Maritime Forum”, allo scopo di avere consultazioni continue sulla sicurezza marittima e sullo sviluppo delle rispettive industrie. Il Primo Ministro giapponese Abe ha detto che il mantenimento di mari liberi e sicuri è essenziale per la prosperità della regione. Da parte sua l’Indonesia si è detta aperta e desiderosa della cooperazione giapponese per quanto riguarda il pattugliamento delle coste, dal momento che il Paese, con le sue 13.00 isole, è una Nazione marittima come il Giappone. E’ stata posta anche molta attenzione al problema della pirateria e al trattamento più efficiente delle risorse naturali. L’interesse della Cina sulla zona  è noto.

Japan news, 30 marJoko Widodo, Shinto Abe, Lancet

Un decreto del Presidente Luis Guillermo Solis e di altre autorità conferisce ai coltivatori di caffè del Costa Rica 24 mesi per eliminare l’uso di pesticidi altamente tossici come l’endosulfan dalle loro colture; il decreto è subito efficace e bandisce l’importazione, l’esportazione, l’uso, la conservazione, la distribuzione, la vendita o il mantenimento di ogni partita contenente endosulfan da parte di entità diverse dai produttori stessi. Inoltre, ogni sostituzione di pesticidi dovrà ottenere l’approvazione governativa prima di poter essere impiegata. L’uso di endosulfan è altamente controverso per la sua notevole tossicità acuta, il potenziale accumulo biologico e il suo ruolo di interferenza a livello endocrino. A causa di ciò, un bando globale del suo uso e della sua produzione era stato negoziato alla Stockolm Convention dell’aprile 2011, ben quattro anni fa. Il Costa Rica è uno dei maggiori produttori di caffè (ultimi dati: Costa Rica 1808000 sacchi da 60 kg; Brasile 45300000 sacchi).

Inside Costa Rica, 31 mar

Un composto di aglio, vino e bile che era usato mille anni fa per trattare alcuni infezioni oculari potrebbe rivelarsi capace ancora oggi di uccidere ceppi antibiotico resistenti potenzialmente molto virulenti. E’ il risultato di una indagine compiuta dall’Università di Nottingham, settore di studi anglosassoni e vichinghi, sulla base di una antica ricetta scoperta in un testo del IX secolo conservato nella British Library e che ha permesso ad alcuni microbiologi del Centre for Biomolecular Sciences di ricreare la poltiglia e di usarla nel trattamento degli orzaioli da germi meticillino resistenti, notoriamente molto difficili da trattare con successo.  Tali ceppi secondo stime potrebbero essere in alcuni decenni responsabili di milioni di infezioni difficilmente trattabili.

http://www.ctvnews.ca/health 31 mar

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Una pubblicazione recente della UN Women, la “World Survey on the Role of Women in Development: Gender Equality and Sustainable Development” (2014), rivela che globalmente 748 milioni di persone (il 10%della popolazione mondiale) non è in grado di accedere a fonti idriche adeguate. Le donne e le ragazze sono di norma i “portatori d’acqua” per tali famiglie. In parecchie aree rurali, le donne arrivano a camminare fino a due ore per arrivare all’acqua e nelle zone cittadine stanno in fila per ore.    Questo “lavoro non pagato” limita in modo molto significativo la loro capacità di produrre reddito e ovviamente quella di frequentare scuole. Dove il “diritto all’acqua” non è certo, le ragazze e le donne soffrono di gravi disturbi psichici e dopo anni presentano sofferenze al collo, alla colonna vertebrale e alle ginocchia. Il loro lavoro e le loro potenzialità sono sistematicamente ignorati e sottovalutati. http://www.globalissues.org/news 31 mar

Il nuovo canale interoceanico che è in costruzione in Nicaragua fornisce dati sia utili che sconvolgenti alla comunità scientifica. Lo studio denominato “”Nicaragua’s Grand Canal“, presentato da Alberto Vega, un consulente scientifico del progetto, indica la scoperta di nuove specie di anfibi nel bacino di Punta Gorda, nella costa sud dei Caraibi, specie che necessitano ancora di studi approfonditi in quanto in precedenza del tutto sconosciute. Sono stati inoltre scoperti ben 231 nuovi siti archeologici e si sono avute valutazioni nuove circa lo stato dell’ambiente lungo le nuove pareti del canale. Ciò ha permesso e ancor più consentirà in futuro di identificare le opportunità per prevenire, ridurre o compensare l’impatto ambientale del canale. La via d’acqua avrà una lunghezza di 278 km e comprenderà un tratto di 105 km attraverso il lago Cocibolca; sarà larga 520 metri e profonda 30 metri. Si ritiene che il lavoro, iniziato a dicembre 2014 sarà terminato per il 2019, con un costo di oltre 50 miliardi di dollari, ma ovviamente costituirà una particolare minaccia al lago Cocibolca che con i suoi 8624 km quadrati è, dopo il lago di Maracaibo in Venezuela, la seconda maggiore fonte di acqua fresca dell’America Latina. Lo stesso rapporto riconosce che il tracciato prescelto per il canale dopo lunghe discussioni andrà a colpire riserve naturali internazionalmente protette relative ad almeno 40 specie di uccelli, mammiferi, rettili e anfibi e interferirà con la Cerro Silva Nature Reserve e la Indio Maiz biological reserve, che fanno entrambe parte del Mesoamerican Biological Corridor (CBM), dove vivono specie in via di estinzione come i pappagalli del genere Ara macao L, le aquile dorate, i tapiri, i giaguari, alcune particolari scimmie, le lucertole nere e i formichieri.

Jose Adan Silva (Managua)Tuesday, March 31, 2015 Inter Press Service

Dato il particolare interesse per i lettori del Corriere della collera segnalo:

The Islamic State’s Theater of the Grotesque

March 31, 2015 Felix Imonti su http://www.geopoliticalmonitor.com/the-islamic-states-theater-of-the-grotesque/

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Commenti

  • ilcassiere  Il aprile 4, 2015 alle 2:53 PM

    L’ultimo link segnalato è stato inabilitato dopo la ns pubblicazione. Ci scusiamo coi lettori.

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    • antoniochedice  Il aprile 4, 2015 alle 2:55 PM

      Per ragioni spiegabili solo da wordpress, da antoniochedice sono diventato ” il cassiere” ma sono sempre antonio de Martini. Buona Pasqua.

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  • gicecca  Il aprile 4, 2015 alle 4:00 PM

    Mi scuso anche io per la pubblicazione, ma fino a giovedì il link in questione era leggibilissimo. Oltre tutto il legame tra burlesque e la situazione in Medio Oriente era quanto meno curiosa. GiC

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