Le ricerche nella Zona di interesse economico esclusivo di Cipro assegnata alla Joint Venture ENI-KOGAS ( Corea del Sud) hanno fatto un vero e proprio buco nell’acqua.
Secondo la CNA ( Cyprus News Agency) si tratta delle ricerche effettuate nel blocco 9 nell’area chiamata “Anassagora”, dove adesso il ministro dell’energia competente Giorgos Lakkotrypis dice che esisteva il 26% di probabilità di un esito fruttuoso come previsto per le perforazioni in mare profondo.
Per converso, la società americana Noble pare stia andando bene nel blocco 12 area ” Afrodite” , anche se quali siano i risultati effettivi si saprà dopo le analisi dei campioni che si faranno negli USA presso la sede della Noble a Houston.
Il blocco 12 è stimato a circa 8 tcf ( trillion cubic feet) ma il livello di convenienza economica per la commercializzazione è di 5.
Il premier turco Davitoglu, dopo aver fatto notare che la Turchia potrebbe essere il cliente principale del giacimento, ha rivendicato una forma di profit sharing per i ciprioti di etnia turca abitanti nella zona nord dell’isola .
Nel 1974 durante la crisi greco-turca per Cipro, vi è stata sull’isola una sorta di scambio di territori tra le due etnie e i turchi migrarono a nord per mettersi sotto la protezione della flotta turca, mobilitata dal premier Bulent Ecevit che i greci abbandonarono a favore dell’area sud. Il regime dittatoriale greco mirava all’ENOSIS , congiungimento alla madrepatria greca.
La crisi provocò la caduta del governo dei colonnelli greci guidati dal duo Papadopulos-Pattakos, ma ora la UE si è schierata a favore della maggioranza greca all’epoca iscrittasi in blocco al partito comunista, il cui segretario è oggi presidente della Repubblica.
La minoranza turcofona riconosciuta dal trattato di Zurigo (1878) ( quando l’Inghilterra si impossessò dell’isola) e appoggiata dalla Turchia – membro della NATO – ha creato nel 1974 una Repubblica turco cipriota del nord riconosciuta dalla sola Turchia, benché il dissidio tra turcofoni e grecofoni sia stato promosso dagli inglesi per contrastare i moti indipendentisti guidati dall’arcivescovo Makarios, divenuto poi primo presidente della repubblica di Cipro indipendente, dove però la Gran Bretagna conserva due ” zone sovrane” con rispettivamente una base aerea e di intercettazioni ed una base navale.
La questione petrolifera rischia quindi di riaccendere una disputa secolare ed ha in se i germi di un esempio – comunque vada – che la collegano al contenzioso arabo-israeliano e con la questione dei due stati o meno, il che contribuisce a rendere insolubile la questione. Il gas che verrà estratto è pronto per esplodere.