Nessun media, nessun commentatore, nessun programma televisivo hanno speso una parola di commento sulla Nuova Costituzione della vicina a Repubblica di Tunisia. Ricorderete che era vicina anche per Catone duemilacentotrenta anni fa. Ho pensato che gatta ci cova e sono andato a dare un’occhiata. Ci covano sei gatti:
PRIMO: la Nuova Costituzione è stata predisposta da una Assemblea Costituente. Questo è il sistema più democratico universalmente accettato dal Diritto Costituzionale. Il suo contrario è rappresentato da un dirigente politico che sceglie una “commissione di saggi” che presentano una bozza che il dirigente può mutare a suo piacimento prima di divulgarla.
Questa seconda opzione è il trattamento riservatoci dal Presidente della Repubblica.
SECONDO: La libertà di coscienza e di credo ed il libero esercizio del culto preferito viene sancito dall’art 6 della Costituzione tunisina che dichiara lo Stato ” guardiano della religione” , ma anche garante della neutralità delle moschee e dei luoghi di culto rispetto a ogni strumentalizzazione di parte”. Altro punto vitale: l‘accusa di apostasia non è più formulabile.
Da noi l’art 7 della Costituzione stabilisce che la Chiesa cattolica è indipendente e che i Patti Lateranensi sono inseriti nella Costituzione: ne derivano una serie di vantaggi impropri ed una serie di limitazioni alle altre fedi, che sono libere di organizzarsi ” in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano“( art 8) del quale, come dice l’art 7,fanno parte i patti Lateranensi.
TERZO: un altro articolo – sempre della Costituzione tunisina – stabilisce che le libertà fondamentali NON possono essere regolate da alcuna legge in forma preventiva, sistema che i regimi autoritari usano per svuotare i principi. In particolare non sono regolabili preventivamente le libertà ” di pensiero, di opinione, di informazione, di espressione e di pubblicazione.”
Da noi la religione, il Presidente della Repubblica, gli spettacoli, sono sottoposti, come sappiamo, a censura preventiva da una miriade di disposizioni tipiche dei regimi autoritari.
QUARTO: lo sradicamento degli atti di violenza sulle donne è stato posto – sempre nella Costituzione tunisina – nel dettato dei costituenti. Da noi nel titolo primo della carta costituzionale ( diritti e doveri) articoli dal 13 al 28, non si nominano le donne. Nel titolo 2 ( rapporti etico-sociali) l’art 29 dice che ” la Repubblica riconosce i diritti della famiglia”. Punto.
All’art 48 e siamo al titolo 3 finalmente una citazione ” sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, ” ecc. E qui finisce .
QUINTO: dove invece si misura la vera democraticità di una Costituzione, è nei limiti che questa pone al potere del Capo dello Stato di imporre lo stato di emergenza, il coprifuoco ecc. La Costituzione tunisina è chiara: qualsiasi sia la ragione e il testo della legge che promulga lo stato d’eccezione, dopo trenta giorni, i poteri passano alla Corte Costituzionale.
Da noi, la Costituzione è altrettanto chiara. In base all’art 89 gli atti del presidente della repubblica, per essere validi devono essere controfirmati dal “ministro proponente” ( che nomina lui) e in base all’art 90 della Costituzione, il Presidente della Repubblica non è imputabile di nulla, a meno che non venga accusato di Alto Tradimento, reato di difficile definizione. Il movimento 5 stelle , un terzo del Parlamento, ha denunziato il Presidente della Repubblica per Alto Tradimento, ma il testo dell’accusa non è stato nemmeno letto in Aula.
SESTO :IL dogma della indipendenza della magistratura viene ripetuto fino alla nausea in Italia, ma il consiglio superiore della magistratura viene per un terzo scelto dal Presidente della Repubblica che lo presiede e sceglie anche il proprio vice. In Tunisia, l’art 109 della Nuova Costituzione stabilisce che il Consiglio Superiore della Magistratura elegge nel suo seno il Presidente.
Credo possa bastare.
Commenti
La Costituzione tunisina è chiara: qualsiasi sia la ragione e il testo della legge che promulga lo stato d’eccezione, dopo trenta giorni, i poteri passano alla Corte Costituzionale.
Nella Roma antica repubblicana lo stato d’eccezione prendeva il mome di imperium ed era una carica a tempo.
Bisogna ammettere che Scipione l’africano la lezione ai Cartaginesi gliela ha insegnata proprio bene se dopo oltre duemilaanni se la ricordano ancora.
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Già, hanno la memoria lunga e ricorderanno come li abbiamo trattati.
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Mi auguro siano più fortunati di noi la nostra costituzione è libro dei sogni
che quando è stata applicata (Regioni) ha portato solo disastri.Al posto
del governo tunisino tuttavia più che di astratte enunciazioni mi preoccuperei
dello stato comatoso dell’economia.
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L’assemblea Costituente non si occupa di economia. Questo lo fa il governo che, come avrà letto un paio di giorni fa, ha ottenuto crediti per 2 miliardi di euro garantii da Giappone e Stati Uniti.
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