Pur nato nei paesi a forte tasso di pressione governativa e per reagire a oppressioni straniere con forze preponderanti, il terrorismo non ha mai goduto di simpatie se non dei simpatizzanti irredentisti.
Assassini italiani contribuirono alle lotte di indipendenza ( da Ciceruacchio che uccide Pellegrino Rossi, a Felice Orsini – 41 morti a Parigi con una bomba per Napoleone III – a Guglielmo Oberdan ) e per la democrazia ( Gaetano Bresci che uccide Umberto I nel 1900).
Sulla via aperta dagli indipendentisti democratici d’Europa, anche i paesi del sud mediterraneo ( e relative polizie) adottarono queste tecniche con per obiettivo eliminare tiranni o renderli odiosi addebitando loro azioni perverse attivate provocatoriamente.
Ma, dopo il secondo conflitto mondiale, combattuto da grandi numeri di cittadini non inquadrati in eserciti regolari ( partigiani) , la disseminazione di armi e tecniche dinamitarde ha creato un enorme numero i persone che – non riuscendo a farsi ascoltare dai governi autoctoni o stranieri occupanti, ha messo mano alle armi.
L’area del Levante e del Nord Africa, essendo la più sfruttata e colonizzata, è diventata la principale utilizzatrice di “terrorismo artigianale”, anche se alcune metodologie sono nate all’interno degli Stati Maggiori delle grandi potenze e suggerite a mo’ di assistenza militare agli amici.
Oggi, il terrorismo ” clandestino” ( esiste anche quello ufficiale di stato , dei bombardamenti sulla popolazione civile per indurre alla resa o per dare un esempio e piu di recente le uccisioni mirate coi Drone) è diventato – nessuno si offenda – ” raffinato” e ” umanitario” ed è sempre stato adottato dalla parte che si ritiene più debole nello scontro aperto.
Il giovane stato di Israele ne ha abbondantemente usufruito sia per lanciare messaggi a favore di Israele : l’hotel King David saltato in aria – 90 morti tra cui il mediatore dell’ONU , principe Bernardotte – l’ambasciata inglese a Roma ( a porta pia) .
L’autore di questi attentati efferati, Menechem Beghin, ha concluso la sua carriera dopo aver fatto il primo ministro di Israele ed aver ricevuto il premio Nobel per la pace. Dopo questi atti di terrorismo l’attenzione al problema israeliano crebbe fino ad imporsi come il principale intrico politico dell’ultimo quarto del secolo scorso.
Un altra ondata di terrorismo colpi l’Egitto alla vigilia dell’abbandono da parte degli inglesi.
Si appurò in tribunale che era stato un tentativo di terrorizzare la popolazione e indurre gli inglesi a rinviare la decolonizzazione , messo in atto da una rete di giovani ebrei egiziani , rei confessi, reclutati da Israele.l
I palestinesi, dopo aver cercato per anni di intenerire il mondo con lo spettacolo dei campi profughi
( 4 milioni) che avrebbero potuto inizialmente essere assorbiti nel mondo arabo con relativa facilità, passarono all’attacco in coincidenza col movimento del 1968 iniziando l’attività di propaganda che sfociò in una serie di spettacolari attentati culminati con il sequestro contemporaneo di quattro aviogetti commerciali e – nel 1972 – con il sequestro della squadra Israeliana alle Olimpiadi di Monaco , trasformatosi in strage completa grazie alle autorità tedesche e alla loro inesperienza in materia negoziale.
Ai nostri giorni, il contenzioso arabo israeliano riesce ancora a non trasformarsi in un massacro continuato continuando a centellinare i morti ammazzati , invece di sfociare in scontri armati visto che si tratta di due popoli costretti in n solo territorio e non separati da nessuno.
I due recenti attentati con morti hanno un significato preciso: l’attacco al ministero della sicurezza durante un briefing ha lo scopo di far sentire sotto mira ogni gerarca alaouita di siria e di insinuare il sospetto tra le fila dei dirigenti. C’è un traditore .
Questo modo di procedere è di stile anglosassone. Si tratta di un mix tra l’attentato a Hitler di cui ricorre oggi l’anniversario e quello a Heidrich. Dimostra che l’opposizione siriana non è in grado di mobilitare le folle e non ha seguito che tra i Papaveri americani della CIA .
Sono gli stessi ” analisti” che giuravano che Saddam aveva armi di distruzione di massa e che l’occupazione dell’Afganistan sarebbe stata una passeggiata e che la Russia non sarebbe riuscita a coinvolgere la Cina nel porre il veto all’ONU, e che gli Alaouiti non avrebbero cercato di vender cara la pelle.
Gli USA hanno sottovalutato la compattezza della classe dirigente siriana , che prevedendo l’attacco , si è “arroccata” sulle grandi città sguarnendo i posti di frontiera a sud per evitare attacchi a posti isolati. L’esercito è intatto e l’antiaerea in funzione.
Chiunque abbia pensato e organizzato l’attentato ai turisti Israeliani, ha lanciato un messaggio preciso e letale in misura lieve. Usufruendo della sorpresa, avrebbero potuto uccidere tutti.
Colpendo un paese UE hanno dimostrato che i sistemi di sicurezza non riescono a proteggere nemmeno contro un soggetto schedato e recidivo.
Il sistema difensivo ” Dome” antimissile che gli Stati Uniti hanno portato in Israele per difendere il paese da eventuali attacchi portati da missili iraniani, possono difendere un territorio, ma lo Stato di Israele ha per missione la difesa degli ebrei, non del territorio x o y.
Adesso Israele deve scegliere se accettare il principio di due popoli in una terra – con la prospettiva di una crescita demografica palestinese che consegni loro democraticamente il potere Entro X anni – oppure decidere di diventare un paese organizzato sul principio dell’Apartheid e reggere fino a che possono circondati da un mondo ostile.
In entrambi i casi ( palestinese e israeliano) siamo di fronte a forme di terrorismo nate dalla inesistenza di altre forme di comunicazione conculcate in nome della ragion politica.
Entrambi , a turno, hanno detto: se non senti il suono della mia voce, sentirai il tuonare della mia bomba.
La responsabilità politica e morale di queste situazioni è di tutte le organizzazioni che combattono battaglie di due secoli fa e dei media che occultano, distorcono, semplificano, inventano verità a pagamento o per fanatismo ideologico o religioso o ancor più semplicemente perché sono nati dall’altra parte del fiume.
Commenti
Sarà come dici tu.
Dall’inizio della rivolta sono stati uccisi circa 10.000 civili, ma il dato potrebbe non essere aggiornato.
Eppure continuano a ribellarsi al regime.
Non male per un’opposizione che “non è in grado di mobilitare le folle e non ha seguito che tra i Papaveri americani della CIA “
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Anche il numero diecimila morti e’ di provenienza inglese ( l’uff stampa e’ a Londra) . Non ricordi che diecimila morti furono addebitati anche a Gheddafi ? Non vedi i filmati taroccati con arabi fuori campo che dicono solo ” Allah hu Akbar” e non un’altra parola a pagarla oro? Quando le notizie vengono da una sola fonte e’ probabile che siano false. Non uno dei “22 generali disertori” di cui si abbia una intervista o una conferenza stampa. E persino se i diecimila fossero veri e non lo sono, gli alleati NATO non negano il loro intervento, anzi. Ti consiglio di sintonizzarti per evitare di essere smentito dai tuoi stessi amici, caro il mio anonimo.
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Non sono più anonimo di te, visto che ho lasciato il nome e la e-mail.
Quanto alla “propaganda”, nel caso non te lo ricordassi, 20 anni fa il padre di ASSAD ha raso al suolo la città di Hama, dove i fratelli musulmani si erano ribellati.
Quindi la notizia dei massacri odierni, è perlomeno molto verosimile, anche se non è controllabile da me (ma neppure smentibile da te).
Quindi, in attesa che gli osservatori ONU possano muoversi nel Paese per accertare cosa succede (toh, guarda caso l’esercito siriano non permette loro di muoversi dove si combatte), fino a prova contaia preferisco credere che i miei amici siano più credibili dei tuoi amici.
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Sei anonimo perche’ l’indirizzo non e’ un nome.
Se avessi letto qualche post di questo blog sulla Siria, avresti saputo che ho trattato lungamente dalla distruzione di Hama che costo’ 12.000 morti e fu fotografata dai satelliti americani che offrirono il servizio alla AFP a patto che questa sottoponesse a controllo i commenti. AFP nella persona di Roger Gay-Para( ancora vivo) , rifiuto’ e non se ne fece nulla.
Io non ho amici esteri e nemmeno tu: da come reagisci ( tempi ritardati e modi) hai solo padroni che non si curano nemmeno di informarti con completezza.
Le mail ti raggiungono ovunque con BlackBerry® from Vodafone!
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ma che maniere.
Ti ho dato il mio nome, ti ho dato la mia mail, che altro vuoi? Ti basta se ti scannerizzo la mia carta di identita o ti servono anche le impronte digitali?
Da come reagisco (tempi ritardati! e modi!) hai dedotto che avrei solo padroni che non si curano nemmeno di informarmi con completezza.
Secondo me ti stai sopravvlautando un pochino.
Proprio non riesci a capire che non ho padroni e che ti rispondo quando ho tempo o voglia di farlo.
No, devo stare ad monotorare in tempo reale le tue autorevoli opinioni, per rispondere immediatamente, anzi, chiedere istruzioni ai miei padroni (man in black/mafia/savi di sion) perchè mi informino (peraltro con incompletezza) su come risponderti, altrimenti crolla il mondo.
Mi spiace, non sei al centro del mio mondo. Non sei al centro del mondo.
Otima invenzione il BlackBerry. Ma, a proposito di padroni, se permetti a chiunque di raggiungerti quando diavolo gli pare sei libero come un cagnolino al guinzaglio.
P:S. Ho visto che mi hai dedicato un articolo.
Grazie ma non meritavo tanta considerazione.
comunque non ti ho accusato di non essere della mia opinone.
ho solo cercato di dimostrare che se non posso dimostrare la veridicità delle notizie dei massacri, tu non puoi dimostrarne la falsità
cordiali saluti da Paolo Lividone
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Certo, forse mi sopravvaluto e dandoti dimostrazione che avevi torto – anche sulle notizie dei massacri – ti ho sopravvalutato.
Ti ho anche dimostrato che ho parlato più volte del massacro di Hama, ma opportunamente sorvoli.
Ho commentato i falsi video che vengono messi in giro e l’assenza di colonne sonore decenti, ma anche questo non scuote la tua fiducia nei massacri.
Ho ricordato che che la balla dei massacri è stata usata anche per la Libia, ma anche questo non scuote le tue meningi.
Hai notato sagacemente che ho un blackberry che uso per lavorare e ne approfitto per rispondere a chi mi scrive perché cerco di rispettare i miei interlocutori, anche quelli che si nascondono dietro pseudonimi.
Chi usa pseudonimi lo fa per paura – ma in genere teme il potere non un povero blogger – e quando polemizza e si rifiuta di misurarsi con argomentazioni, lo fa perché prezzolato o stupido. Ho scelto l’ipotesi per te più favorevole.
Poiché hai anche scritto che crederei in balle tipo i savi di Sion ecc,
Fatti un giro dalla parti dell’8 luglio dove c’é un post intitolato
” fortress Israel” e guarda la firma dell’estensore.
Sei incappato in un blog che da voce a tutti coloro che hanno qualcosa di intelligente da scrivere. E firmare con nome e cognome.
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Caro Paolo, a mio avviso chiunque abbia una certa eta’ (diciamo almeno 35) ha visto e sentito molti casi simili. Non serve essere un cervellone per capire che ci sono tantissime falsità propagandate dai media nella faccenda Siria, che ho visitato, così come ce ne erano e ce ne sono in Afganistan o Iraq. Il fatto che tu non le colga e’ un problema tuo, e pure grosso a mio avviso. Infatti cercando in rete e capendo lingue straniere non e’ difficile imbattersi in molte notizie celate in Italia, come per esempio i soldati francesi fatti prigionieri illegalmente infiltrati in Siria. Certo tutte cose difficilmente verificabili da qui, ma una cosa e’ certa: quando i media propagandano con tale forza la cattiveria del dittatore di turno ignorando la Birmania o tante altre situazioni scabrose come, per esempio, i brasiliani che massacrano gli indios, c’e’ da sospettare. Quando poi gli stessi media pubblicano foto di “ribelli” palesemente forniti di mimetiche militari nuove di zecca e fucili a telescopio più moderni di quelli da me usati durante il militare…..ma di che stiamo a parla’? Dell’ennesima ingerenza criminale negli affari interni di un paese. Ma tu ti rendi conto di quello che potrebbe succedere in Italia se seicento infiltrati cominciassero a uccidere carabinieri a raffica, a mettere bombe di potenziale enorme etc etc? Io penso che sarebbe peggio che in Siria. Ma molto ma molto peggio. Chiunque sia il regista, visto quello che era il paese prima di questo casino, questo e’ l’atto criminale più barbaro che abbia mai visto. Non parliamo della Libia di Gheddafi (paese di merda) o dei cialtroni tunisini amici di craxi. Parliamo di un paese meraviglioso, di una gente che dava ampio distacco agli italiani in fatto di civiltà e tolleranza religiosa. Nulla di tutto questo esisterà più , comunque vadano le cose. Quindi fammi un favore personale. Torna a leggere la gazzetta dello sport o il corriere della sera. E continua a essere fiero del tuo paese di merda e della vostra capacita’ di esportare quella che chiamate democrazia. Ed in ultimo, tanto per mettere una ciliegina doverosa, i dodicimila morti di assad padre sono probabilmente pari a quelli uccisi da carabinieri e forze dell’ordine negli ultimi 100 anni. Anzi forse inferiori.
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L’ha ribloggato su IL CORRIERE DELLA COLLERAe ha commentato:
IL TERRORISMO: COME NASCE E SI NUTRE. (prima parte)
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