DALLE STELLE ALLE STALLE . ALTRO CHE ETICA DELLO SPORT. IL FUTURO DEL SALTO A OSTACOLI INTERNAZIONALE NELL’IPPICA IN MANO AI SAUDITI ( Squalificati per doping)? di Carlo Cadorna

Nel recentissimo Forum organizzato dalla FEI a Losanna si è parlato  sopratutto del futuro del Salto a Ostacoli. Critiche sono state rivolte al Global Champion Tour perchè accetta iscrizioni a pagamento senza selezione:  ma è un pò quello che avviene nella F1 automobilistica.

La grande novità è costituita dall’annuncio che i Sauditi sono disponibili,  a determinate condizioni,  a finanziare il circuito delle Coppe delle Nazioni:  è una bella notizia ma con molte riserve.

Innanzitutto i Sauditi sono i protagonisti di una vicenda poco simpatica: i due loro migliori cavalieri sono stati sospesi 8 mesi per doping alle

selezioni olimpiche.  Sarebbero quindi esclusi dalla partecipazione olimpica senonchè hanno fatto ricorso al tribunale di Losanna….

La principale condizione posta sarebbe una totale ristrutturazione del circuito delle coppe sul modello della coppa Davis di tennis.

Quattro quarti di finale, due semifinali ed una finale ciascuna con la partecipazione di 8-10 paesi.

Quindi una formula più attraente ed universale.

Ma le ricadute sarebbero particolarmente gravi nei confronti di alcuni CSIO di grande tradizione tra cui il nostro di Piazza di Siena.

La data non sarebbe più garantita ed i concorsi della prima parte dell’annata sarebbero ben poco attraenti dovendo ospitare squadre

di livello equestre molto diverso. Una decisione dovrà essere presa a novembre durante l’assemblea generale a Istambul:  nel frattempo la FEI ha messo a disposizione il Suo sito internet per poter ascoltare il maggior numero possibile di pareri e proposte.

Nel mio ultimo intervento, avevo previsto che vi potesse essere una qualche forma di scambio tra l’offerta saudita di sponsorizzare le

coppe delle nazioni e la sospensione per 8 mesi dei loro migliori due cavalieri.

Ma, pur con questo terribile dubbio, era forte in me la

certezza che alla fine nulla sarebbe stato modificato nel rispetto dell’etica dello sport che invece è stata volutamente calpestata.

Infatti,  la sospensione era stata causata non dall’uso di farmaci di nuovissima concezione e, quindi, difficili da rilevare:  sono stati

usati addirittura cortisone e butazolidina ovvero due farmaci che servono  per nascondere gravi lesioni invalidanti e che certamente

sarebbero stati rilevati.   Come dire che non vi possono essere  limiti all’imbroglio ove questo sia sostenuto da interessi economici

superiori.

Poichè viviamo in Europa ed in essa si svolgeranno le prossime  olimpiadi,  pur in un momento di grave crisi finanziaria e politica,

non ci resta che sperare nelle Sue tradizioni di patria del diritto,  anche perché la crisi è stata determinata proprio da carenze etiche

e difficilmente potremo superarla senza stabilire nuove regole eticamente corrette.

Voglio quindi sperare che il presidente della FISE si faccia promotore,  unitamente ai Suoi colleghi europei, di una presa di posizione, necessariamente durissima,  per risparmiarci questo sfacelo etico-sportivo.

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