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LA MINACCIA USA DI BLOCCARE GLI AIUTI ALL’EGITTO È PIÙ PER AMORE DI EL BARADEI CHE DELLA DEMOCRAZIA. È RICOMPARE L’AUTORE DEL “PROGETTO POMED” MC INERNEY IN VESTE DI ESPERTO

Gli Stati Uniti sono angosciati per il loro fedele pupillo Mohammed el Baradei che nella sua ricerca di una sistemazione politica in seno al nuovo ordine egiziano, sembra la Sora Camilla ( Tutti la vogliono, nessuno la piglia).

Per parlare a suocera perché nuora intenda, hanno detto che potrebbero non pagare il loro consueto obolo ( che in gran parte torna a casa sotto forma di acquisti di armamenti per mantenere l’equilibrio bellico con Israele, paese che gli Egiziani si sono impegnati a non attaccare) a meno che non si dimostri la volontà di ripristino di un poco di democrazia.
Ad esempio prendendo el Baradei al governo.

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PRIMI FRUTTI CONCRETI DELLE INIZIATIVE AMERICANE IN MEDIO ORIENTE. di Antonio de Martini

C’è lo dice la Associated Press .
L’assedio economico all’Iran ha provocato un raddoppio del prezzo dei pistacchi.
In Arabia saudita invece la polizia religiosa ha fatto un passo indietro favorendo il processo di democratizzazione: è stata tolta la proibizione alle donne di andare in bicicletta.

L’UOMO DELLA PRIMAVERA ARABA. DI Antonio de Martini

29 ottobre 2011. Gli americani amano a dismisura il loro ” stile di vita” , sono convinti che sia il migliore del mondo e questo e’ un bene per la loro felicita’ personale. Essi acconsentono a separarsi dal territorio e dallo stile di vita che ritengono il migliore per gravi ragioni.
Le due principali sono, il patriottismo e l’omosessualità.
L’omosessuale, si sente rifiutato dalla società’ americana e cerca rifugio psicologico all’estero , se può ‘ permetterselo ; il patriota, accetta di vivere all’estero per difendere l’ interesse nazionale da nemici interni ed esterni , come recita la formula del giuramento di fedeltà’ alla bandiera.
A guardare la foto di Stephen Mcinerney, frocio non lo si direbbe.
E’ un laureato di Stanford e , stando alla sua biografia, si e’ appassionato al mondo arabo insegnando matematica nel Katar. Un’ altra nota biografica- potrebbe essere integrativa- dice che ha insegnato alle Università Americane di Beirut e del Cairo e che ha vissuto per circa sei anni in quei paesi.
Questo fa di lui un esperto ed e’ diventato direttore del POMED ( Project , Middle East Democracy) che negli ultimi quattro anni ha speso una valanga di denaro nei paesi arabi per creare una consapevolezza democratica. Se andate a cercare su internet il sito, troverete il blog, i resoconti delle conferenze e quelli amministrativi da cui si evince che il 73% dei fondi sono andati a ” sicurezza e difesa” e l’ 1 soltanto in aiuti umanitari .
Strano modo di promuovere il giusto modo di governare.
Esiste una traduzione maccheronica del sito anche in italiano , google translator ha fatto passi da gigante negli ultimi tempi. La comprensione del mondo arabo nella sua essenza, ahimè’, no.
Se vi mettete a leggere, trovate tutte le cifre spese, paese per paese, voce per voce, programma per programma e troverete un rapporto diretto tra spesa e successo…militare.

Nota: ho inserito la data a inizio articolo perche’ ho visto che se non la metto, una mano caritatevole scrive ” tre giorni fa” tanto per dare una sensazione di freschezza al pezzo.
A de M