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MEDITERRANEO A TUTTO GAS ( e petrolio). COME STA CAMBIANDO LA GEOPOLITICA DEL LEVANTE. videointervista a Antonio de Martini

I grandi giacimenti di gas scoperti davanti alle coste di Israele, Gaza, Siria e Libano sono solo una piccola parte di un immensa riserva che copre una vasta area del mediterraneo orientale, interessando anche Egitto, Libia,Malta e Grecia. In questa videointervista, concessa a lafinanzasulweb, spiego in che modo la corsa per accaparrarsi queste ricchezze stia destabilizzando l’area e quali siano le prospettive future.
Per vedere l’intervista, clikkate sul link sottostante.

AFRICA: LA LIBIA DA ALLA B.P. CONCESSIONE DI PERFORAZIONI PETROLIFERE IN MARE, SENZA GARANZIE DI ECOSOSTENIBILITÀ. MA NON SONO QUELLI CHE HANNO AVVELENATO IL GOLFO DEL MESSICO E NON HANNO ANCORA INDENNIZZATO GLI ABITANTI?

La notizia del 1 Novembre è buona solo per la BP ( British Petroleum) la compagnia petrolifera che – per chi non se lo ricordasse – ha impestato il Golfo del Messico col petrolio estratto da un suo pozzo che non è riuscita a controllare per mesi.
Si trattò del ” Deepwater Horizon” scoppiato il 20 aprile 2010 e affondato due giorni dopo.
Pare che il sistema di blocco automatico della fuoriuscita del petrolio non abbia funzionato e pare che il sistema non sia stato sostituito da uno più sicuro.
La zona interessata dalla catastrofe, copre gli Stati americani della Luisiana ed Alabama, oltre al Messico.
Si è trattato del disastro ambientale più grande mai occorso nella storia delle perforazioni off shore.

LA STORIA NON INSEGNA

In Libia, a parziale rimborso delle spese sostenute per la sovversione del legittimo governo in carica , non essendo evidentemente bastati i dieci milioni di euro passati dall’Unione Europea alla società britannica di sicurezza G4 ( che aveva tra i contratti la difesa del consolato USA di Bengazi) , la BP ha ottenuto la concessione di perforazione di 17, diconsi diciassette , pozzi di petrolio.

Fin qui, affari loro. Continua a leggere