Il lento processo di isolamento cui la politica estera degli USA sta sottoponendo il paese, non è iniziato con Donald Trump, ma la sua elezione è la logica conseguenza e il proseguimento di una scivolata destinata a provocarne lo sfaldamento progressivo.
La dirigenza americana sembra non essersi resa conto della differenza tra l’ isolazionismo del XIX secolo ( voluto e richiamabile) e isolamento del XXI secolo ( subìto e di difficile richiamabilità).
Gli elementi che hanno a mio avviso contribuito a rendere invisi gli Stati Uniti in questa fase di ” pace calda” rispetto al capitale di popolarità che avevano accumulato durante la guerra mondiale e la “guerra fredda” da cui erano usciti vittoriosi, sono, non limitativamente: Continua a leggere →
Un successo della propaganda di Netanyahu è che molti ormai non chiedono più SE ci sarà una guerra, ma QUANDO.
La legenda metropolitana della fine del mondo, prevista dai Maya per il 21 dicembre prossimo, ha completato lo stato confusionale che i media hanno diligentemente trasmesso a una pubblica opinione concentrata piuttosto sulla rapida fine della tredicesima mensilità.
Proviamo ad anticipare un pò di serenità natalizia dicendo che esistono numerose ” profezie Maya” che superano anche di mille anni la data indicata per la fine del mondo. Rilassiamoci.
Più articolato ma ugualmente ottimistico, il ragionamento geopolitico mirante a smontare un decennio di propaganda bellicista. Continua a leggere →
Di antoniochedice
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