Dal febbraio 2016 ad oggi, molta acqua è passata sotto i ponti, ma il Governo, Il Comune di Roma e ogni altra autorità intermedia non hanno trovato un minuto per rispondere o per realizzare un gesto a costo zero per ringraziare Khaled el Assad che ha sacrificato la sua vita per difendere le memorie di Roma sparse in Siria e più specificatamente a Palmira ( TADMOR). Poi se quando arrivano le elezioni li mandiamo a farsi fottere, non si meraviglino. A Palmira c’è una colonna onorifica a nome di un certo SOADOS “che fino ad oggi, solo tra i cittadini che sia stato giudicato degno dalla sua Patria”, per aver difesole carovane dai predoni. Erano altri tempi evidentemente.
ESCLUSIVO: IL COMUNICATO E LE FIRME GIA’ RACCOLTE CHE SARANNO PORTATE AL PREFETTO.
DUECENTO OPERATORI UNIVERSITARI DI ARCHEOLOGIA, STORIA DELL’ARTE ED ORIENTALISTI DOCENTI UNIVERSITARI HANNO RACCOLTO LE LORO FIRME PER CONFERIRE LA CITTADINANZA DI ROMA A KHALED EL ASSAD, GIÀ SOVRINTENDENTE ALLE ANTICHITÀ DI PALMIRA (TADMOR) SACRIFICATOSI PER DIFENDERE IL PATRIMONIO CULTURALE CHE ROMA HA LASCIATO AL MONDO.
CHI E’ KHALED EL ASSAD: un uomo che dopo aver dedicato l’ intera vita alla conservazione del patrimonio archeologico della città di Palmira, in Siria, benché in pensione e debilitato dall’età, appreso dell’approssimarsi di una banda di predoni intenzionati a impadronirsi delle opere d’arte facilmente asportabili per metterle in vendita sui mercati occidentali, con il solo aiuto di un familiare, nascose i reperti e mise in salvo la famiglia, restando al suo posto ad affrontare l’ira dei malfattori a testimonianza della impotenza della furia distruttrice di fronte alla serenità…
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