Il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda, unito non è più: hanno votato per restare nell’Unione sia la Scozia ( al 62%) che l’Irlanda ( al 55%). Ma mettiamo da parte l’emotività e vediamo i fatti importanti.
Tutti danno l’Europa per morta, ma in realtà è morta la democrazia rappresentativa come è stata intesa in questo dopoguerra. E’ finita l’Epoca della rappresentanza indiretta e andiamo verso forme di democrazia partecipata di cui non possiamo ancora conoscere le forme o il calendario.
Potremmo avere “Brividi Salazariani” , come dice il mio amico Giancarlo Perna, oppure una democrazia di tipo svizzero con referendum a catena. Quel che è certo è che non ci sarà più la selezione a rovescio della classe dirigente che l’Italia in particolare ha sofferto per mezzo secolo. I brividi hanno già raggiunto numerosi punti del Mediterraneo e potrebbero giungere a noi.
L’Europa, come l’abbiamo conosciuta, è rimasta immobile senza offrire soluzioni economiche dal 2008 e senza decidere sull’immigrazione dal 2011. Intollerabile.
La disoccupazione al 20% nell’area mediterranea e al 4 % sul Baltico per lunghi anni avrebbe richiesto interventi decisi e non truffe alla “Barcellona 2000”. Ora è troppo tardi la credibilità non c’è più. Devono andarsene e le classi politiche nazionali che li hanno nominati, con loro.
Aveva ragione De Gaulle che era contrario all’ingresso dell’Inghilterra nel Mercato Comune ( è entrata cinque anni dopo la fine del mandato del Generale) ed era favorevole ad una CONFEDERAZIONE ( sistema in cui i singoli stati conservano la sovranità) e non a una FEDERAZIONE ( sistema in cui gli stati cedono irreversibilmente la sovranità in alcune materie come Esteri, Difesa, Moneta).
Vi dico subito come finirà per evitare suspense : l’Inghilterra- superata la crisi istituzionale che la percorrerà – provocherà la nascita una confederazione europea di fatto ottenendo accordi bilaterali di volta in volta.
Il problema è che potrebbe – dovrebbe – essere seguita da altri paesi a partire dalla Grecia e dai paesi che facevano parte della concorrente “Zona di libero scambio“( paesi scandinavi e Danimarca), che non è mai stata abolita: vive come associazione in Svizzera e basta una mail per riattivarla.
Non è morta l’Europa: è morta Bruxelles e la squallida camarilla dei ” burocrati senza patria” per citare ancora il generale. Il problema sarà di chiedersi se si verificherà anche la terza profezia di De Gaulle di un’Europa ” dall’Atlantico agli Urali” includendo la Russia. Se si vuole riprendere la crescita, non ci sono altre alternative.
Certo, la Nuova Europa avrà come segnale di nascita le dimissioni di Junker, il crollo del falso egualitarismo tra paesi come il piccolo Lussemburgo e la Spagna in cui può diventare Presidente di turno un coglione come il polacco Donald Tusk o il prossimo ( dal 1 luglio) il presidente della repubblica Ceca.
Junker e compari ( Mogherini inclusa) cercheranno di resistere oltre l’estate nella speranza di un oblio estivo o un negoziato assolutorio con Putin. Rinnegheranno l’Austerity, pagata da noi con sacrifici umani.
Offriranno aiuti economici e annunzieranno provvidenze erga omnes ( una replica in grande degli ottanta euro renziani) ma dovranno cedere il passo al nuovo o provocare la fine di un’era e – come avvertito da Cameron, alla guerra in Europa.
Detto come finirà. vediamo le conseguenze che provocherà a breve:
a) L’Inghilterra, uscita o uscente dalla UE, non sarà più costretta ad adeguarsi alle sanzioni contro la Russia e di colpo conquisterà un mercato utile sia ai fuoriusciti russi che a chi è rimasto in Patria. Questo, assieme al fatto che entrambi i partiti ( conservatori e Laburisti) si erano dichiarati a favore del remain, provocherà una crisi istituzionale che potrebbe coinvolgere anche la Monarchia. Un regnante di quaranta/cinquanta anni l’errore di lasciar mettere tutte le uova nello stesso paniere non l’avrebbe avvallato.
b) la Francia metterà in forse l’accordo con la GB di porre la frontiera inglese a Calais ( come avviene oggi in base agli accordi di Touquet) e questo provocherà una nuova ondata di migranti verso l’Isola. Hollande vede crollare tutta la sua politica di differenziazione con la Germania, ma anche qui è tardi per rimediare. Ha fatto crollare l’accordo di consultazione franco tedesco e l’ha sostituito con avventure coloniali e fremiti di vuota teologia antiterrorista.
c) L’Italia, Renzi è riuscito a infilarsi in extremis nella riunione franco-tedesca di lunedì a Berlino, ma a parte concessioni di immagine, non otterrà granché se non promesse da Junker destinate ad essere lettera morta. Di certo, lunedì , si deciderà la sorte della Commissione Europea. C’era certamente chi voleva distruggere l’Europa, ma la cecità della Commissione ha provveduto in proprio.
La Commissione Santer si dimise per una responsabilità contabile minore. E’ impensabile che questa commissione non si dimetta per una così pesante responsabilità politica.
d) il Parlamento Europeo, sarà la prima istituzione europea ad andare in crisi di legittimità: nel suo seno ha 73 parlamentari non più legittimati a legiferare in nome dell?Europa. Daranno le dimissioni? continueranno a percepire lo stipendio? Mistero. Quel che è certo è che dovranno cedere tutte le cariche apicali che eventualmente occupano. Inoltre, il Parlamento Europeo è bellamente ignorato dall’articolo 50 del Trattato Europeo, così come l’articolo 49 che regola la riammissione. In altre parole, non conta nulla.
e) La movimentazione delle merci e dei capitali da e per l’Inghilterra non verrà toccata ed eventuali ostacoli sono comunque aggirabili con disposizioni locali via Irlanda o Scozia.
f) Le borse saranno instabili, per almeno sei mesi, ma tanto peggio per coloro che ancora cercano di barcamenarsi tra i pescecani. Il nuovo potere ” populista” non avrà pietà per questi tipi di perdite.
g) La svalutazione della Sterlina provocherà un aumento dell’export del regno Unito ed una rianimazione del mercato immobiliare britannico. L’inflazione diminuirà il disagio sociale.
h) Questa giornata assomiglia al giorno in cui la Russia iniziò i bombardamenti in Siria: sono tutti meravigliati per la scelta audace e senza parata cui devono confrontarsi. Si è aperta una nuova fase negoziale. La Russia ha adesso un nuovo partner ( in concorrenza con la Germania) capace di far saltare le sanzioni e stiamone certi che ne approfitterà. Speriamo di non essere gli ultimi ad abolirle.
Il “rinnovo automatico” delle sanzioni economiche alla Russia prima del referendum inglese sarà ricordato dagli storici futuri come il grande errore di Bruxelles che,assieme all’atteggiamento spocchioso verso la Grecia, determinò il crollo del sogno di tre generazioni e l’inizio della frana populista sulle istituzioni.
Commenti
Tutto sacrosanto eccetto che’ l’analisi della divisione in seno in UK: se non fosse morta “la martire” Cox non ci sarebbe stata partita in tutti i paesi che la compongono.
Nel bene o nel male i tedeschi verranno ridimensionati. Il mondo multipolare e’ una bellezza!
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Sta per ricominciare lo scontro Germania-Inghilterra e lei ride? Beato!
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Non rido, ma non mi faro’ sorprendere. Vero e’ che nuovi Mussolini che si fanno tirare la giacchetta dagli uni o dagli altri ci sono, oggi, in abbondanza. Ma come al solito la Germania, perdera’ essendo nella tenaglia di Uk – Russia e Francia (che ha tra le altre cose un sacco di carne da cannone.. di cui liberarsi)
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Non credo che sta per ricominciare uno scontro fra Germania e Inghilterra. La politica estera inglese non è per definizione anti-tedesca. Fra i sostenitori britannici euro-scettici non vi sono sentimenti anti-tedeschi oggi. Semmai vi è forte diffidenza nei confronti dell’apparato tecnocratico che a grappolo circonda la Commissione europea. I Britannici fino ad oggi hanno sempre fatto di tutto per far funzionare le istituzioni europee come un sistema inter-governativo. Da ciò hanno tratto i loro maggiori benefici. C’ è da dire che sono stati gli Europei continentali a far finta che il sistema non sia inter-governativo. E’ del tutto evidente che agli euro-scettici Britannici non è mai andato giù il fatto che accanto alla inter-governamentalità abbia operato un modo di decidere decisamente ristretto. Questo altro livello è costituito dalla Commissione, dal Fondo Monetario Internazionale e ultimamente dalla Troika nei suoi vari formati. Da un certo punto di vista si capisce: che senso ha spendersi a favore della inter-governamentalità quando poi il potere decisionale reale risiede nelle mani di un gruppo ristretto che ha scarsissima legittimità?
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Bella favola. Germania e Inghilterra si sono fatte due guerre coinvolgendo tutta Europa.
Non si tratta di sentimenti ( la casa reale è tedesca) si tratta di interesso geopolitici.
La gente che si lamenta del burocratismo e fa una rivoluzione esiste solo nelle favole.
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Lo scontro tra Inghilterra e Germania sarà inevitabile mentre Italia e Francia rimarranno finché la UE darà il latte il problema è l ‘ incompetenza della classe dirigente europea su un problema ne creeranno altri dieci. La situazione a medio termine potrebbe diventare esplosiva.
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De Martini ha ragione quando dice che la democrazia rappresentativa come l’abbiamo conosciuta è tramontata. Il Parlamento europeo è una pallida copia di un parlamento ma non perché non ci sia una nazione europea: Piuttosto è un parlamento che legifera a comando e non esercita nessuno controllo effettivo. Dunque in senso stretto non è un parlamento. La classe politica europea viene da pessime scuole e da pessime università. E’ del tutto incapace di far fronte ai mali che lei stessa ha prodotto. Questa Unione Europea si sta scavando la fossa da sola. Bisogna salvare l’UE da se stessa. Ma come? Innegabilmente l’establishment tedesco ha sbagliato tutto negli ultimi vent’anni. Il peggio è stato vedere paesi come l’ Olanda, la Danimarca, la Finlandia e la Polonia seguire pedissequamente le indicazioni di Berlino. A questo punto bisogna anche salvare Berlino da se stessa. Diciamola tutta: l’establishment europeo è allo sbando e la figura di Junker è la tragica icona di una sbornia (lui ne sa qualcosa) collettiva dalla quale non si riesce ad uscire. La Francia è smarrita tanto quanto la Germania che non è riuscita a spegnere il modesto incendio greco. Anzi ha fatto scattare riflessi pavloviani nell’establishment di paesi la cui tradizione politica è assolutamente insignificante. Ricordate con quanta acrimonia rappresentati finlandesi e polacchi si scagliavano contro la Grecia “imbrogliona”? I tedeschi hanno fatto finta che fosse tutta una questione di morale: fate le riforme invece di vivere al di sopra dei vostri mezzi. Tutti in coro abbiamo fatto questa morale. Ma vi pare che uno Stato possa o debba comportarsi come un individuo? Ultimo dato che fa accapponare la pelle: l’ordo-liberalismo tedesco, strizzando l’occhio alle correnti neo-liberali più avanzate non solo ha rinnegato se stesso ma anche generato mostri che fagocitano risorse e aspettative in tutta Europa. Se tanto mi da tanto me lo immagino l’inglese medio: give us Mrs Thatcher back! L’Europa continentale arriva con tre decenni di ritardo alle conclusioni che si potevano già allora trarre dall’esperienza neo-liberale di quei giorni. La cosa grave è che l’Europa continentale non sa leggere i dati che essa stessa produce.
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Semplificando: “c’è stata una selezione a rovescio delle classi dirigenti. ”
Gli inglesi non hanno fatto eccezione. Noi siamo i più bravi a selezionare alla rovescio.
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Non credo sia una favola. Chi ha un po’ di familiarità con le cose britanniche non fa fatica a capire che l’inglese medio non vede nella UE una maschera della Germania. Semmai vede un pullulare di mezze figure, con notevoli grumi di potere incollate addosso, che decide in lungo e in largo. Ai britannici non sta per niente bene che l’Unione Europea decida come deve essere strutturato il sistema scolastico e universitario, o il sistema azionario e bancario. Mi spiace ma non sono d’accordo. Sono invece d’accordo sul fatto che quel che rimarrà della Gran Bretagna guarderà a Mosca con molta attenzione. Peggio per noi che non lo vogliamo capire come porci nei confronti della Russia di Putin.
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Non divaghi. Parlavamo del pericolo di guerra, non degli umori dei britannici.
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Divagavo? Forse. Allora, a mio parere rinsaldando i rapporti con – ad esempio – la Russia si creeranno le condizioni per placare certe velleità europee. Concorda? Cosa venderà la Gran Bretagna libera dai vincoli di Brussels? Di cosa si armerà per andare alla guerra commerciale senza frontiere? Presumibilmente di prodotti finanziari. Concorda? La guerra. Quale guerra? Quella di tutti contro tutti dentro l’ Unione? Non so. Dica lei. Chi farà la guerra e per che cosa? Non è una domanda retorica. Lo preciso a scanso di equivoci.
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Si legga l’ultimo libro di Kissinger ” l’ordre du monde”. Ignorò se tradotto in italiano.
Mi scusi,non la snobbo. Sono al lavoro su altro e la risposta richiede un pezzo articolato.
Grazie per la comprensione e si fidi di quanto ha detto Cameron.
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” Cosa venderà la Gran Bretagna libera dai vincoli di Brussels? ” Il 60% oil – 30% gas sono le quote riferite all’ Inghilterrra sui totale dei paesi UE,
poi i http://www.lettera43.it/politica/guide/quali-sono-i-paesi-del-commonwealth-2_42285.htm ecc..ecc………. se poi si guarda la loro posizione nella BCE l’ Inghilterra è un partner esterno con un capitale versato di 55 mld non ne recepiscono gli interessi ma non può neanche essere intaccato da un default praticamente è un prestito primario.
Sorrido quando penso al prossimo incontro tema Brexit tra Renzi, Merkel e Hollande tre bari al Casinò di nome BCE.
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Gli inglesi non producono che poche cose : auto, chimica, farmaceutici , ma hanno centralizzato i servizi finanziari di mezzo mondo.del trio indicato l’elemento più dannoso è la Merkel.
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Senz’altro consulterò lo Spengleriano Kissinger. Mi limito a dire che se gli Europei volessero farsi la guerra, a fermarli non sarebbero certo i Trattati europei.
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il libro in italiano titola “Ordine mondiale”
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Grazie. Mondadori?
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Bell’articolo che nasce dalla capacità dell’autore di analizzare i fatti in una prospettiva storica. La conclusione è che la politica ha mancato al suo compito principale che è quello di selezionare la classe dirigente. Forse una legge che regoli il funzionamento dei partiti potrebbe risolvere il problema?
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Aiuterebbe. Esiste una legge che impone le assunzioni per concorso, ma viene sistematicamente aggirata
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Risposte chiare al problema UE, ottimo.
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D’accordo, la politica ha messo in piedi un sistema di selezione della classe dirigente che fa rabbrividire. Ovunque in Europa i partiti politici hanno smesso di fungere da scuole di formazione. Abbiamo e giustamente tuonato contro i partiti-apparato. Non è che abbiamo buttato via il bambino con l’acqua sporca? Come possiamo noi oggi concepire un sistema di selezione della classe politica se oltre ai partiti anche scuola e università sono in condizioni pessime? Prevale la dannossissima idea che i talenti nascono spontaneamente. Ma che significa? Se non c’è cura e trasmissione i talenti non si formano se non per puro caso. Non c’è Rinascimento senza Giotto e la sua scuola. L’Unione Europea, culturalmente, ha creduto di vivere alla fine della storia, nell’epoca in cui tutto quello che è servito fino ad ora non serve più. Scusatemi ma io vedo in ciò un lascito velenoso della temperie culturale emancipativa “sessantottina”.
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Concordo con lei, per la nascita di un nuovo rinascimento Il travaglio sarà lungo e difficile ma arriverà la storia c’è lo insegna.
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Ho cancellato la sua “piccola precisazione” su Churchill che era di ben 58 righe.
Abbia pazienza, ma il post non riguardava Churchill e 58 righe sono un articolo non richiesto, non un commento.
Mi do abbastanza da fare e non mi va di fare i compiti a casa leggendo tutto, né far passare testi non letti.
Se vuole collaborare può farlo inviando un testo per approvazione.
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Vedo anche altre 25 righe che seguono il ” commento” precedente.
Stessa sorte e motivazione.
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Francamente non mi pare proprio cortese. Comunque ne prendo atto. Può rimuovere con agio ogni altro commento, evidentemente, non richiesto.
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È scortese entrare in casa d’altri senza chiedere permesso. Grazie.
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Caro Signore, non comprendo tanta inutile acrimonia. Nessuno è entrato in casa d’altri senza chiedere il permesso. Se Lei desidera che si chieda il permesso prima di poter liberamente offrire dei contributi d’opinione, lo specifichi a chiare lettere al momento della registrazione. Se però il Suo risentimento dipende dal sostenere tesi su Churchill o De Gaulle che non collimano con quelle a Lei gradite, pazienza, ce ne faremo una ragione. Ad ogni modo, grazie per il contributo che Lei offre con degli articoli che rimangono interessati.
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Non vedo acrimonia nelle mie considerazioni, ma potrei essere vittima di un abbaglio.
Non ho letto cosa ha scritto di Churchill e De Gaulle e non ho l’abitudine di sfuggire al contraddittorio, perché o mi diverto o imparo.
Accetto tutti i commenti non insultanti e non lunghissimi.
Il suo era lunghissimo.
Un commento , a mio avviso, deve concernere l’argomento del post, non superare le quindici righe e, non contenere insulti o toni aggressivi.
Se documentati, i commenti sono ancor più benvenuti.
Non accetto link di blog e siti ” schierati” per principio su tesi o partiti. Se vuole scrivere un testo, me lo proponga.
Guardi quante cose si scrivono in dieci righe.
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Può cortesemente indicarmi come provvedere alla de-registrazione? Grazie.
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Ignoro. Credo debba chiedere a wordpress. O alla cortesia di un lettore esperto.
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Nell’articolo non si parla degli USA. Staranno buoni alla finestra a gurdarsi gli eventi in Europa?
Mi pare inverosimile. E’ da 70 anni che ci mettono il becco.
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L’Inghilterra è come la Madonna descritta da Dante Alighieri: madre e figlia in contemporanea.
Obama ha partecipato alla campagna elettorale. A risultato ottenuto ha dichiarato che dia la UE che l’Inghilterra ” sono partner indispensabili” ( il contrario di quanto disse durante la campagna).
Credo basti.
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