Un attacco nella zona di Port El Kantaoui, ( Tunisia centrale) zona turistica di massa costruita , come numerosi altri insediamenti, non in zona abitata dai locali.
L’attacco in spiaggia da parte di un isolato – forse una diversione- ha fatto numerosi morti e feriti, mentre l’attacco principale condotto da un gruppo di fuoco e mirante ad insediarsi in un albergo vicino, è fallito.
Probabilmente l’attaccante singolo- forse preso da ansia – ha preceduto l’attacco principale invece di seguirlo e questo ha messo in allarme la sicurezza dell’albergo che ha sventato il colpo di mano.
L’obbiettivo è lo stesso dell’attacco dello scorso 18 marzo al museo del Bardo: rovinare la stagione turistica che, assieme all’esportazione delle olive e derivati, costituisce la principale fonte di valuta pregiata del paese.
Introiti sicuri consentono l’erogazione di prestiti a condizioni migliori e consentono minori garanzie ( collaterals) verso le banche.
Il luogo scelto , minori controlli che nella zona di Tunisi è abbastanza lontano dalla zona del passo Dove c’è una forte presenza di truppe antiguerriglia, mostra l’esistenza di una intelligenza tattica oltre alla intelligenza strategica che ha scelto di colpire il settore merceologico potenzialmente più florido nel momento in cui i turisti europei cercano un luogo per le vacanze estive.
Il premier francese Manuel Valls ha emesso un Twitter in cui parla di terrore cieco. Errore, i terroristi vi vedono benissimo. Sono gli occidentali che non sono in grado di prevedere alcuna mossa per mancanza di cultura militare adeguata alla guerra rivoluzionaria ( che invece i terroristi mostrano di possedere).
Per favore, ci risparmino le manifestazioni intermediterranee col cartello ” je suis Ali” e pensino di affidare le contromisure a ufficiali di Stato Maggiore capaci di declinare le note della guerra rivoluzionaria, diano la competenza per questi reati ai tribunali militari e promettano ufficialmente l’impunità alla truppa. Avvolgano i corpi dei caduti avversari da seppellire in pelli suine e si appostino nei dintorni.
Commenti
26 giugno 2015
Anche in quest’occasione dei nuovi attentati in Tunisia e in Franzia, spreco di falsa compassione (se intere popolazioni, per colpa della politica caotica statunitense, debbono lasciare in medio oriente la loro terra, pochi, distratti e da vera e propria disinformatia commenti) e uso di parole a sproposito (o troppo a proposito): ancora una volta i terroristi hanno colpito etc. . Come ai “bei” vecchi tempi passati, come al solito, tutta la colpa è del diavolo…
Massimo Morigi
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è ora di dichiarare lo stato di guerra per ogni Nazione dell’Unione Europea che non c’è: che aspettiamo ancora? Maria Grazia Miccheli
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Di diventare Unione Europea
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L’ha ribloggato su Alter Ego.
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La tragedia continua ed è alle nostre porte, le colpe e i mandanti sono da cercare nell’ occidente, niente succede per caso.
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Tono profetico e contenuto lapalissiano
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